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Bambini nel tempo. L’infanzia e l’arte
L’artista è assieme all’infanzia il protagonista di questa mostra, perché è risaputo che proprio l’artista è stato capace di riconquistarla, con un atto di volontà intenso che gli è stato necessario per giungere al cuore della vita
Comunicato stampa
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L’artista è assieme all’infanzia il protagonista di questa mostra, perché è risaputo che proprio l’artista è stato capace di riconquistarla, con un atto di volontà intenso che gli è stato necessario per giungere al cuore della vita.
Ha spiegato Baudelaire, che sul tema è ritornato più volte, che l’artista si deve dotare “di un occhio fisso e animalmente estatico di fronte al nuovo quale che esso appare, volto, paesaggio, luce, doratura, colori, in preda ad una curiosità profonda e gioiosa”. “Bambini nel tempo” è allora una mostra “senza tempo”. Non vuole essere un’esposizione filologica né storicistica, e se pure propone opere straordinarie, dall’antichità ai nostri giorni, non mira a presentare una consecutio cronologica delle rappresentazioni legate all’infanzia nell’arte occidentale, ma segue il fluire delle suggestioni, percorrendo diacronicamente, questa “storia a più dimensioni”.
Il percorso espositivo si dipana in sezioni tematiche: Ecce Puer - Primi Passi - Ba-Bi-Bo-Bu, Graffiti, Disegni e Scarabocchi - Amore Materno - Età Aurea - Il Principe e il Povero - Kinder Garten.
Per l’occasione, circa 160 opere giungeranno a Mantova, tra dipinti, sculture, realizzazioni grafiche, fotografie, installazioni ecc., prestate dai maggiori musei europei ed italiani - tra cui il Centre Georges Pompidou, la Fondazione Dubuffet e il Museo Picasso di Parigi, la Fondazione Pilar Joan Mirò di Mallorca, il Museo Nazionale di Capodimonte, Il Museo Provinciale Campano di Capua, i Musei Capitolini, la Galleria Spada, Palazzo Barberini e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, Firenze, di Torino, la Pinacoteca di Brera, il Museo Civico Archeologico e Pinacoteca Nazionale di Bologna, il Museo Nazionale Archeologico di Napoli, il Museo Egizio di Torino e importanti prestiti da collezioni private italiane e straniere.
Si potranno ammirare opere d’epoca pre-italica (significativo il nucleo delle opere archeologiche presenti in mostra: marmi, bronzi, terracotte, affreschi ecc,) e installazioni di grandi maestri di oggi come Cy Twombly,Arnuf Rainer, Giulio Paolini, Gilberto Zorio, assieme a opere di Pablo Picasso, di Tintoretto e Guido Reni, passando da Costantin Brancusi, Joan Mirò, Jean Dubuffet, a Giacomo Ceruti,Adriano Cecioni, Ubaldo Gandolfi, Salvator Rosa, Giuseppe Maria Crespi, e poi Joose Van Cleve, Battistello Caracciolo, Bartolomeo Schedoni, Mattia Preti, fino Theodore Gericault,Antonio Mancini, Medardo Rosso, Giuseppe Previati, e Felice Casorati, Gino Severini, Cagnaccio da San Pietro, Arturo Dazzi, Fausto Melotti, Henry Moore, e tanti altri.
E poi i grandi nomi dell’arte contemporanea come Mona Hatoum, Rosemarie Trockel, Robert Gober,Grazia Toderi, Eva Marisaldi, Jeff Wall, Dan Graham, Nan Goldin,Yoshimoto Nara, Marlene Dumas, Carsten Holler, Loris Cecchini, Marco Bagnoli, Paola Di Pietri ed altri ancora, assieme ad alcuni dei grandi fotografi e pubblicitari dei nostri anni come Armando Testa del quale sarà realizzata un’inedita installazione.
La mostra, nata da un’idea di Sergio Risaliti, è curata da Sergio Risaliti e Michela Scolaro, affiancati da un Comitato Scientifico Internazionale formato da Jacqueline Burckhardt, Andrea Emiliani, Francisco Jarauta, Carlo Ossola, Eduard Pommier, Carlo Sisi e Nicola Spinosa con la collaborazione della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano.
È promossa dal Comune di Mantova e dal Centro Internazionale d’Arte e Cultura di Palazzo Te ed è organizzata da Codice. Idee per la cultura. Bambini nel tempo L’infanzia e l’arte.
Ha spiegato Baudelaire, che sul tema è ritornato più volte, che l’artista si deve dotare “di un occhio fisso e animalmente estatico di fronte al nuovo quale che esso appare, volto, paesaggio, luce, doratura, colori, in preda ad una curiosità profonda e gioiosa”. “Bambini nel tempo” è allora una mostra “senza tempo”. Non vuole essere un’esposizione filologica né storicistica, e se pure propone opere straordinarie, dall’antichità ai nostri giorni, non mira a presentare una consecutio cronologica delle rappresentazioni legate all’infanzia nell’arte occidentale, ma segue il fluire delle suggestioni, percorrendo diacronicamente, questa “storia a più dimensioni”.
Il percorso espositivo si dipana in sezioni tematiche: Ecce Puer - Primi Passi - Ba-Bi-Bo-Bu, Graffiti, Disegni e Scarabocchi - Amore Materno - Età Aurea - Il Principe e il Povero - Kinder Garten.
Per l’occasione, circa 160 opere giungeranno a Mantova, tra dipinti, sculture, realizzazioni grafiche, fotografie, installazioni ecc., prestate dai maggiori musei europei ed italiani - tra cui il Centre Georges Pompidou, la Fondazione Dubuffet e il Museo Picasso di Parigi, la Fondazione Pilar Joan Mirò di Mallorca, il Museo Nazionale di Capodimonte, Il Museo Provinciale Campano di Capua, i Musei Capitolini, la Galleria Spada, Palazzo Barberini e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, Firenze, di Torino, la Pinacoteca di Brera, il Museo Civico Archeologico e Pinacoteca Nazionale di Bologna, il Museo Nazionale Archeologico di Napoli, il Museo Egizio di Torino e importanti prestiti da collezioni private italiane e straniere.
Si potranno ammirare opere d’epoca pre-italica (significativo il nucleo delle opere archeologiche presenti in mostra: marmi, bronzi, terracotte, affreschi ecc,) e installazioni di grandi maestri di oggi come Cy Twombly,Arnuf Rainer, Giulio Paolini, Gilberto Zorio, assieme a opere di Pablo Picasso, di Tintoretto e Guido Reni, passando da Costantin Brancusi, Joan Mirò, Jean Dubuffet, a Giacomo Ceruti,Adriano Cecioni, Ubaldo Gandolfi, Salvator Rosa, Giuseppe Maria Crespi, e poi Joose Van Cleve, Battistello Caracciolo, Bartolomeo Schedoni, Mattia Preti, fino Theodore Gericault,Antonio Mancini, Medardo Rosso, Giuseppe Previati, e Felice Casorati, Gino Severini, Cagnaccio da San Pietro, Arturo Dazzi, Fausto Melotti, Henry Moore, e tanti altri.
E poi i grandi nomi dell’arte contemporanea come Mona Hatoum, Rosemarie Trockel, Robert Gober,Grazia Toderi, Eva Marisaldi, Jeff Wall, Dan Graham, Nan Goldin,Yoshimoto Nara, Marlene Dumas, Carsten Holler, Loris Cecchini, Marco Bagnoli, Paola Di Pietri ed altri ancora, assieme ad alcuni dei grandi fotografi e pubblicitari dei nostri anni come Armando Testa del quale sarà realizzata un’inedita installazione.
La mostra, nata da un’idea di Sergio Risaliti, è curata da Sergio Risaliti e Michela Scolaro, affiancati da un Comitato Scientifico Internazionale formato da Jacqueline Burckhardt, Andrea Emiliani, Francisco Jarauta, Carlo Ossola, Eduard Pommier, Carlo Sisi e Nicola Spinosa con la collaborazione della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano.
È promossa dal Comune di Mantova e dal Centro Internazionale d’Arte e Cultura di Palazzo Te ed è organizzata da Codice. Idee per la cultura. Bambini nel tempo L’infanzia e l’arte.
08
maggio 2004
Bambini nel tempo. L’infanzia e l’arte
Dall'otto maggio al 04 luglio 2004
arte moderna e contemporanea
Location
PALAZZO TE
Mantova, Viale Te, 19, (Mantova)
Mantova, Viale Te, 19, (Mantova)
Biglietti
Intero 9,00 euro
Ridotto* 6,00 euro
Ridotto** 2,50 euro
Orario di apertura
lunedì 13.00 - 18.00
martedì - venerdì dalle 9.00 alle 18.00
sabato e domenica dalle 9.00 alle 18.30.
La biglietteria di Palazzo Te è aperta dalle 9.00 alle 17.30