Mostra collettiva di 4 artisti senza padroni


Ci sono artisti che hanno come “padrone” la codificazione del proprio linguaggio espressivo, altri che vagano con il loro alfabeto pittorico nei tunnel accademici,compiacendosi delle acclamazioni rituali costruite a volte nei centri “ d’arte” più accreditati ( naturalmente questo non toglie nulla al valore dell’artista ).

Altri ancora, come Eliana Prosperi, Ivano Tomat, Anna del Vecchio, Domenico Campisano, che hanno deciso di ritualizzare a loro volta il decesso delle codificazioni . Nel modo più semplice: esporre, esporsi, mettersi in gioco senza paracadute, semplicemente lasciando al pubblico il giudizio sul loro lavoro, sul loro impegno artistico.

Cosi vediamo i pastelli poetici della Del Vecchio, la vernice sparsa col furore dell’ispirazione della Prosperi, i rossi aggressivi di Campisano e i totem metroculturali di Tomat.

Un altro modo di dire ancora “…e io me ne frego “.