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Giancarlo Nucci
L’artista già conosciuto dai lecchesi in quanto una sua opere è stata donata alla Biblioteca Civica, presenterà una selezione dei suoi lavori prodotti durante l’ultimo decennio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Giancarlo Nucci è un artista della materia. Attraverso i suoi lavori è
facile anche per un profano riuscire a comprendere in maniera
abbastanza esaustiva la sua poetica e il suo messaggio e molto
probabilmente anche qualche sfaccettatura del suo carattere.
Di fronte ai quadri di Nucci si entra in un mondo dove il colore è
materia e dove la materia altro non è che energia. Il colore è una
parte essenziale della sua opera, è disegno; la sua matericità,
estremamente particolare, trasmette anche un valore tattile oltre al
consueto valore cromatico che si dipana, come in un flusso infinito, in
una ricca gamma di tonalità.
L’ energia dei lavori scaturisce dall’illusione che l’artista riesce a
creare portandoci in scenari montani fatti di vette, di morene, di
ghiacciai, ricreando quelle energie che sono insite nella natura.
Nelle sue opere sembra quasi che l’artista sia alla ricerca di
qualcosa, e che lo vada a cercare tra le spaccature delle rocce, tra
il molto grande (è il caso delle montagne), ma anche nell’
infinitamente piccolo. Crea come un novello alchimista i colori:
mischiando polveri e catalizzatori ed altre sostanze tenute gelosamente
segrete; si ottengono così impasti dai cromatismi originali e dalla
consistenza granulosa e rocciosa.
La ricerca alla base della poetica di Nucci è la voglia di ricreare
una particolare suggestione che si può avere solo con un personale
contatto con la natura nella sua forma di materia rocciosa, di pietra
di montagna, che come Dio è possentee forte, e dona vita e
protezione.
E’ forse una ricerca spirituale quella dell’artista: la ricerca del
contatto con Dio. Nucci rappresenta spaccature nella roccia nelle
quali egli stesso sembra infilarsi all’ inseguimento di una purezza
nascosta, celata, che risale forse alla creazione primigenia. Di
fronte a tali lavori ci rendiamo conto di quanta forza compositiva sia
presente, tuttavia tale forza trova un suo equilibrio naturale, una
sintesi tra spirituale e materiale, tra terreno e trascendente, tra
luce e ombra.
Le opere di Nucci sono vive, possiedono un anima, una fiammella vitale
che l’artista ha saputo infondere nella materia da lui stesso creata.
Respirano la stessa aria che respira lo spettatore il quale viene
fortemente suggestionato dalle atmosfere per nulla artefatte di Nucci
che si limita attraverso simboli ermetici a trasmetterci il suo
pensiero di artista contemporaneo saldamente legato a valori etici e
morali alti, puri e assoluti.
Nucci è si artista della materia ma a buon titolo anche artista dello
spirito.
facile anche per un profano riuscire a comprendere in maniera
abbastanza esaustiva la sua poetica e il suo messaggio e molto
probabilmente anche qualche sfaccettatura del suo carattere.
Di fronte ai quadri di Nucci si entra in un mondo dove il colore è
materia e dove la materia altro non è che energia. Il colore è una
parte essenziale della sua opera, è disegno; la sua matericità,
estremamente particolare, trasmette anche un valore tattile oltre al
consueto valore cromatico che si dipana, come in un flusso infinito, in
una ricca gamma di tonalità.
L’ energia dei lavori scaturisce dall’illusione che l’artista riesce a
creare portandoci in scenari montani fatti di vette, di morene, di
ghiacciai, ricreando quelle energie che sono insite nella natura.
Nelle sue opere sembra quasi che l’artista sia alla ricerca di
qualcosa, e che lo vada a cercare tra le spaccature delle rocce, tra
il molto grande (è il caso delle montagne), ma anche nell’
infinitamente piccolo. Crea come un novello alchimista i colori:
mischiando polveri e catalizzatori ed altre sostanze tenute gelosamente
segrete; si ottengono così impasti dai cromatismi originali e dalla
consistenza granulosa e rocciosa.
La ricerca alla base della poetica di Nucci è la voglia di ricreare
una particolare suggestione che si può avere solo con un personale
contatto con la natura nella sua forma di materia rocciosa, di pietra
di montagna, che come Dio è possentee forte, e dona vita e
protezione.
E’ forse una ricerca spirituale quella dell’artista: la ricerca del
contatto con Dio. Nucci rappresenta spaccature nella roccia nelle
quali egli stesso sembra infilarsi all’ inseguimento di una purezza
nascosta, celata, che risale forse alla creazione primigenia. Di
fronte a tali lavori ci rendiamo conto di quanta forza compositiva sia
presente, tuttavia tale forza trova un suo equilibrio naturale, una
sintesi tra spirituale e materiale, tra terreno e trascendente, tra
luce e ombra.
Le opere di Nucci sono vive, possiedono un anima, una fiammella vitale
che l’artista ha saputo infondere nella materia da lui stesso creata.
Respirano la stessa aria che respira lo spettatore il quale viene
fortemente suggestionato dalle atmosfere per nulla artefatte di Nucci
che si limita attraverso simboli ermetici a trasmetterci il suo
pensiero di artista contemporaneo saldamente legato a valori etici e
morali alti, puri e assoluti.
Nucci è si artista della materia ma a buon titolo anche artista dello
spirito.
08
maggio 2004
Giancarlo Nucci
Dall'otto al 28 maggio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA CAMAVER KUNSTHAUS
Lecco, Corso Giacomo Matteotti, 8b, (Lecco)
Lecco, Corso Giacomo Matteotti, 8b, (Lecco)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
Vernissage
8 Maggio 2004, ore 17,00