Dal 27 aprile al 16 maggio, alla Società Umanitaria di Milano, si terrà la mostra 'SPAZI E COLORI DELLA FANTASIA: MARIO UGGERI - NADIR QUINTO', avventure parallele nell'editoria a fumetti milanese del Novecento.

Si terrà dal 27 aprile al 16 maggio presso la Società Umanitaria, in Via Daverio 7, la mostra antologica 'Spazi e colori della fantasia: Mario Uggeri - Nadir Quinto', dedicata a due grandi maestri lombardi creatori di immagini.

La rassegna, promossa da Provincia di Milano/Cultura e beni culturali con la collaborazione della Società Umanitaria e di Sergio Bonelli Editore, è curata da Gianni Bono e realizzata da Epierre.

Dalle testate Bonelli a quelle della famiglia Crespi, 'Corriere dei Piccoli' in testa, passando per le pubblicazioni delle Edizioni San Paolo, le vicende professionali di Mario Uggeri e Nadir Quinto si intersecano più volte contribuendo, da un lato, alla definizione di un universo creativo misurato attraverso le rispettive cifre stilistiche, dall'altro, offrendo al visitatore l'affresco di una 'Milano del fumetto', nonché capitale italiana dell'editoria per ragazzi.
Il percorso per i visitatori si snoderà lungo il Chiostro dei Glicini (e annessa Sala Biblioteca), sviluppandosi per un centinaio di metri lineari, con un allestimento che andrà ad integrarsi in maniera trasparente rispetto alla suggestiva cornice del prezioso ambiente espositivo.

L'evoluzione creativa dei due disegnatori sarà mostrata in parallelo attraverso un ricco e dettagliato percorso, che si avvarrà dell'esposizione e della riproduzione di opere realizzate per conto di alcune delle maggiori case editrici italiane.

Due le tipologie di percorso. Nel Chiostro, pannelli riccamente illustrati scandiscono le tappe professionali dei due maestri attraverso la riproduzione di numerosissime testate d'epoca. Nella Sala Biblioteca, ampie teche conservano i più svariati manufatti e documenti come prove, layout, inediti, fotografie private, lettere e contratti mai esposti in precedenza, che gettano luce anche sulla vita privata degli artisti.

Dopo l'appuntamento all'Umanitaria, la mostra sarà ospite del Museo Italiano del Fumetto di Lucca nel prossimo mese di novembre, in occasione della manifestazione 'Lucca Comics & Games'.

Nadir Quinto, nato nel 1918 a Milano, esordisce nel fumetto nel 1938 con 'L'Arciere Nero', realizzato per la Casa Editrice Nicolli nella collana 'I Romanzi del Cigno'. Nel Dopoguerra, collabora lungamente con il 'Corriere dei Piccoli'.
A partire dagli Anni Cinquanta e fino ai primi Anni Settanta, si dedica all'illustrazione con una vasta produzione destinata al mercato inglese. In Italia pubblica con Mondadori e Principato.
Dalla seconda metà degli Anni Settanta, riprende la collaborazione con alcune delle principali testate italiane per ragazzi: prima il 'Corriere dei Ragazzi', poi 'Corrier Boy' e 'Il Giornalino'.
Il suo indubbio talento, nutrito da una grande passione per le rappresentazioni in costume ne hanno fatto un autore altamente evocativo e romantico nell'accezione più squisitamente letteraria del termine.
Quinto si è spento a Milano nel 1994 mentre stava lavorando alla serie 'Issing del fiume', per le Edizioni Paoline e a una lunga avventura di Tex Willer.

Mario Uggeri, nato a Codogno (Lo) nel 1924, incontra il fumetto collaborando con i fratelli Aldo e Tristano Torelli al fumetto poliziesco 'Ravengart'. Notato per il suo stile, passa in seguito a collaborare ad alcune testate Bonelli, tra cui - seppur fugacemente – 'Tex', e con la Casa Editrice Universo, per la quale realizza il western 'Rocky Rider', che continua fino al 1963.
Dalla fine degli Anni Cinquanta e fino agli Anni Settanta, illustra per il 'Corriere della Sera' e soprattutto per la 'Domenica del Corriere', ereditando la cattedra delle celebri copertine disegnate che era già stata di Achille Beltrame e di Walter Molino. Sul 'Corriere dei Piccoli' nasce il sodalizio con lo scrittore Mino Milani, che regala al pubblico l'indimenticabile capitolo delle illustrazioni per i racconti di Tommy River e numerose serie a fumetti.
La sua straordinaria capacità di sintetizzare visivamente la realtà e la storia, unita a un gusto per le inquadrature inattese e ricercatamente dinamiche, ne fanno un alto e completissimo esempio di cronista per immagini. Negli ultimi anni ha continuato la sua ricerca espressiva attraverso la pittura. Mario Uggeri è scomparso l'8 marzo 2004.

Il catalogo della mostra, suddiviso in sei capitoli, oltre alla doviziosa iconografia e alla descrizione delle opere esposte, contiene due introduzioni di Giulio Giorello e Antonio Faeti che raccontano il loro personale 'incontro' con gli autori e note finali degli illustri colleghi Bruno Bozzetto e Mino Milani che hanno a lungo collaborato, rispettivamente, con Nadir Quinto e Mario Uggeri.