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Andrea Maragoni – Oro, altro ed oltre
Oro, visto come simbolo di ricchezza, potere ma anche di fatica, accompagnato dai suoi amori: argento, rame, nero e vari colori che fanno da sfondo e spesso possono diventare protagonisti.
Comunicato stampa
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Tessuti, nati dalla bocca di un vulcano nel suo pieno… posizionati sulla tela con un certo dinamismo a rappresentare la forza,la tenacia con la quale la lava erutta e poi dolcemente, danzando, scende lungo la strada che l’artista ha preparato in questi anni.
La strada,raffigurata con pietre che appaiono piccole se viste da lontano,ma grossissime se viste da vicino, e’ il mezzo col quale l’artista riesce a sciacquare i tessuti imbevuti di fatica, e rivestirli di un nuovo sudore; un sudore dorato,che porta ricchezza…
Sempre con le pietre,in alcune opere, si vuole rappresentare la pioggia di scaglie infuocate, lanciate da lontani pianeti che materializzandosi in qualche cosa di stupefacente,di tangibile,di ricco, si soffermano nella mente dell’artista dando vita ad un nuovo segmento della sua linea,quindi della sua strada.
A questo punto, la fittissima polvere d’oro che in questi anni vagava invano innanzi a lui, esprime riconoscenza concretizzandosi nella sua mente, così da creare effetti quasi spaziali sulla tela (tra terrestre ed extraterrestre).
Questa polvere, ormai divenuta materia,viene spesso accompagnata da piccoli tratti neri che evidenziano la lunga strada percorsa e da percorrere e che spesso termina su di una scala(oggetto che porta in alto).
In alcune opere l’artista rappresenta la scala, arnese statico, con un suo enorme significato sia oggettivo che espressivo; una scala che andando all’infinito vuole essere mezzo di espressione della sua continua ricerca nella vita e dell’evoluzione di essa(dall’alto si vede tutto meglio!).
Improvvisamente quel leggero velo di polvere dorata e’ pronto a dare i suoi frutti: delicate nascon le scarpe d’improvviso;senza rumore, ma con destrezza, si collocano spesso vicine e allineate, proprio a rappresentare il chiaro,deciso, pensiero dell’artista che dopo aver preso padronanza,si appiglia ai ricchi pioli della scala, e facendone uno dopo l’altro verso l’alto, non teme.
La scarpa viene vista non tanto come un oggetto, ma come un soggetto ricco di emozioni,energia e profumi e spesso e’ proprio lei la protagonista di tutta una ricerca che poi si rivela ricca di passioni e gioie.
“E’ dall’alto che bisognerebbe vedere questi quadri ,in quanto dipinti in tale maniera comportano un quasi totale sconvolgimento delle prospettive personali e di conseguenza,la corsa a dover cercare di sintetizzare la raffigurazione di uno strano concetto che solo dopo un buon risveglio riesco a trovare”.
Cercare di capire ,vuol dire cercare di calarsi all’interno dell’opera,quindi riuscire a diventare piccoli ,piccoli,senza poi dimenticarsi di tornare quello che eravamo.
La strada,raffigurata con pietre che appaiono piccole se viste da lontano,ma grossissime se viste da vicino, e’ il mezzo col quale l’artista riesce a sciacquare i tessuti imbevuti di fatica, e rivestirli di un nuovo sudore; un sudore dorato,che porta ricchezza…
Sempre con le pietre,in alcune opere, si vuole rappresentare la pioggia di scaglie infuocate, lanciate da lontani pianeti che materializzandosi in qualche cosa di stupefacente,di tangibile,di ricco, si soffermano nella mente dell’artista dando vita ad un nuovo segmento della sua linea,quindi della sua strada.
A questo punto, la fittissima polvere d’oro che in questi anni vagava invano innanzi a lui, esprime riconoscenza concretizzandosi nella sua mente, così da creare effetti quasi spaziali sulla tela (tra terrestre ed extraterrestre).
Questa polvere, ormai divenuta materia,viene spesso accompagnata da piccoli tratti neri che evidenziano la lunga strada percorsa e da percorrere e che spesso termina su di una scala(oggetto che porta in alto).
In alcune opere l’artista rappresenta la scala, arnese statico, con un suo enorme significato sia oggettivo che espressivo; una scala che andando all’infinito vuole essere mezzo di espressione della sua continua ricerca nella vita e dell’evoluzione di essa(dall’alto si vede tutto meglio!).
Improvvisamente quel leggero velo di polvere dorata e’ pronto a dare i suoi frutti: delicate nascon le scarpe d’improvviso;senza rumore, ma con destrezza, si collocano spesso vicine e allineate, proprio a rappresentare il chiaro,deciso, pensiero dell’artista che dopo aver preso padronanza,si appiglia ai ricchi pioli della scala, e facendone uno dopo l’altro verso l’alto, non teme.
La scarpa viene vista non tanto come un oggetto, ma come un soggetto ricco di emozioni,energia e profumi e spesso e’ proprio lei la protagonista di tutta una ricerca che poi si rivela ricca di passioni e gioie.
“E’ dall’alto che bisognerebbe vedere questi quadri ,in quanto dipinti in tale maniera comportano un quasi totale sconvolgimento delle prospettive personali e di conseguenza,la corsa a dover cercare di sintetizzare la raffigurazione di uno strano concetto che solo dopo un buon risveglio riesco a trovare”.
Cercare di capire ,vuol dire cercare di calarsi all’interno dell’opera,quindi riuscire a diventare piccoli ,piccoli,senza poi dimenticarsi di tornare quello che eravamo.
17
giugno 2004
Andrea Maragoni – Oro, altro ed oltre
Dal 17 giugno al 17 luglio 2004
arte contemporanea
Location
JACARANDA STUDIOS
Milano, Via Enrico Caviglia, 3, (Milano)
Milano, Via Enrico Caviglia, 3, (Milano)
Orario di apertura
09.00/19.00 chiuso la Domenica
Vernissage
17 Giugno 2004, ore 18.30