Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Francesco Montemurro
L’artista, di matrice espressionista, ha metabolizzato la lezione di Munch, Nolde, Viani, e sì pur nella sospensione fantastica la sua pittura riesce a comunicare un’intensità simile a quella provocata dalle opere di Van Gogh.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura mercoledì 12 maggio alle ore 18 negli spazi espositivi dello splendido chiostro del Museo di Sant’Apollonia la personale di Francesco Montemurro, per la prima volta a Venezia.
La mostra, curata e presentata da Paolo Rizzi, allinea 30 lavori realizzati dall’artista negli ultimi quattro anni. Si tratta di tecniche miste su tela di medie e grandi dimensioni.
L’artista, di matrice espressionista, ha metabolizzato la lezione di Munch, Nolde, Viani, e sì pur nella sospensione fantastica la sua pittura riesce a comunicare un’intensità simile a quella provocata dalle opere di Van Gogh.
Montemurro è uno di quegli artisti che ha resistito all’epoca, soprattutto nel ultimo quarto del secolo, delle espressioni artistiche profondamente cerebrali e l’apparente “morte della pittura”, che infatti sta rianimando con potenti trasfusioni del colore come vuole la tradizione espressionista.
Il pittore lavora sulla tela con gesti forti, istintivi ed appassionati esprimendosi con colori brucianti ed esplosivi. L’occhio dello spettatore percepisce immediatamente che il colore è l’elemento strutturale della sua visione.
Senza dubbio, le opere di Montemurro producono un forte impatto emotivo. Animali, alberi, figure umane appaiono nei suoi lavori senza distinzione di scale di valori. La sua pittura, antigraziosa, non vuole sedurre il riguardante, ma è tesa ad una propria costante mediazione filosofica quasi a ricomporre il rapporto tra corpo e psiche.
Francesco Montemurro (Viareggio 1957) di padre lucano e madre calabrese vive ed opera in Versilia.
Ha realizzato mostre in prestigiosi musei e istituzioni in Francia e in Italia. Tra le ultime personali si segnalano: Castel dell’Ovo, Napoli (2002), Palagio di Parte Guelfa, Firenze (2003), Sala Reale, Grandi Stazioni, Milano (2004), patrocinate rispettivamente dai Comuni di Napoli, Firenze e Milano.
La mostra, curata e presentata da Paolo Rizzi, allinea 30 lavori realizzati dall’artista negli ultimi quattro anni. Si tratta di tecniche miste su tela di medie e grandi dimensioni.
L’artista, di matrice espressionista, ha metabolizzato la lezione di Munch, Nolde, Viani, e sì pur nella sospensione fantastica la sua pittura riesce a comunicare un’intensità simile a quella provocata dalle opere di Van Gogh.
Montemurro è uno di quegli artisti che ha resistito all’epoca, soprattutto nel ultimo quarto del secolo, delle espressioni artistiche profondamente cerebrali e l’apparente “morte della pittura”, che infatti sta rianimando con potenti trasfusioni del colore come vuole la tradizione espressionista.
Il pittore lavora sulla tela con gesti forti, istintivi ed appassionati esprimendosi con colori brucianti ed esplosivi. L’occhio dello spettatore percepisce immediatamente che il colore è l’elemento strutturale della sua visione.
Senza dubbio, le opere di Montemurro producono un forte impatto emotivo. Animali, alberi, figure umane appaiono nei suoi lavori senza distinzione di scale di valori. La sua pittura, antigraziosa, non vuole sedurre il riguardante, ma è tesa ad una propria costante mediazione filosofica quasi a ricomporre il rapporto tra corpo e psiche.
Francesco Montemurro (Viareggio 1957) di padre lucano e madre calabrese vive ed opera in Versilia.
Ha realizzato mostre in prestigiosi musei e istituzioni in Francia e in Italia. Tra le ultime personali si segnalano: Castel dell’Ovo, Napoli (2002), Palagio di Parte Guelfa, Firenze (2003), Sala Reale, Grandi Stazioni, Milano (2004), patrocinate rispettivamente dai Comuni di Napoli, Firenze e Milano.
12
maggio 2004
Francesco Montemurro
Dal 12 al 30 maggio 2004
arte contemporanea
Location
MUSEO DIOCESANO DI SANT’APOLLONIA
Venezia, Castello, 4312, (Venezia)
Venezia, Castello, 4312, (Venezia)
Orario di apertura
10 – 18
Vernissage
12 Maggio 2004, ore 18