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Peter Roesch – Bevagna
Peter Roesch (*1950), nell’estate del 2002, soggiorna per un periodo a Bevagna, paesino umbro non lontano da Assisi. Nel corso del viaggio, l’artista pensa ad un ciclo pittorico.
Comunicato stampa
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Peter Roesch (*1950), nell'estate del 2002, soggiorna per un periodo a Bevagna, paesino umbro non lontano da Assisi. Nel corso del viaggio, l’artista pensa ad un ciclo pittorico al quale meditava da tempo; un’opera sui cicli della navigazione fluviale all’interno del paese, della peregrinazione verso il centro del continente, della ricerca di un varco.
Un concetto iconografico chiaramente ispirato a tre libri che l’artista porta con sé nel viaggio: “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad, “Brasile” di Blaise Cendras e “Magellano” di Stefan Zweig.
Gli scenari letterari, mescolati al paesaggio collinare umbro e alle visite a chiese e conventi con i loro affreschi e dipinti, sono gli elementi che ritroviamo negli 8 acquarelli formato cm. 140 x 160 presentati per la prima volta in mostra.
Peter Roesch
E’ nato in Svizzera nel 1950, si è diplomato in grafica, pittura e scultura alla Scuola d’Arte di Lucerna. Dal 1975 al 1977 è stato membro dell’Istituto Svizzero di Roma. Nel 1975, 1982 e 1983 gli sono state assegnate delle borse di studio federali. Nel 1977 e nel 1980 ha avuto la borsa di studio della Fondazione Kiefer-Hablitzel. Nel 1983 gli è stato assegnato il Prix de la reconaissance della città di Lucerna. Nel 1984 ha avuto la borsa di studio del Cantone e della città di Lucerna. Ha vissuto e lavorato a Parigi dall’1981 al 1982 e dal 1984 al 1995. Nel1993 ha vissuto a Monaco di Baviera. Dall’estate 1995 vive e lavora a Lucerna. Dal 1975 ha presentato le sue opere in esposizioni personali e collettive in Gallerie e Musei svizzeri e internazionali. Alle sue opere sono stati dedicati numerosi cataloghi e pubblicazioni artistiche. Dal 1996 al 2004 è Membre de la commission des Arts plastiques de la Ville de Lucerne. Dal 1999 è titolare della Cattedra di Pittura e Disegno alla Ecole Supérieure des Beaux-Arts (ESBA) di Ginevra. Nel 2003 è stato invitato a partecipare al concorso dell’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica: Luzern, Eidg. Versicherungsgericht Künstlerische Intervention im Gottahrdgebäude. Nel 1998, su invito dell’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica, ha partecipato al concorso: Bern Bollwerk 27, Verwaltungsgebäude Bundesamt für Verkehr. Künstlerische Intervention. Nel 2003 è stato membro della giuria di fine anno del HGK Hochschule für Gestaltung und Kunst Luzern. Nel 1997 è stato membro di giuria per i diplomi all’ECAL di Lausanna.
Ha inoltre all’attivo numerose collaborazioni con architetti: con Patrick Gmür Zurich, ha realizzato il concept artistique de coloris per la scuola Scherr Zurich 2000-2003 / Prix principale du canton de Zurich: Gute Bauten im Kanton Zürich 2003 (publication), ha realizzato il concept artistique de coloris pour l’école Ahorn Schwamendingen, Zurich 1999 / Prix du canton de Zurich: Gute Bauten im Kanton Zürich 2001 (publication). Prix de la ville de Zurich: Auszeichnung gutes Bauen der Stadt Zürich 1995-2001 (publication). Ha collaborato con gli architetti Bosshard + Luchsinger Lucerne. Ha realizzato il concept artistique de coloris pour la construction de l’établissement de bain en plein air LIDO Lucerne 1999. Ha collaborato con Beda Achermann et l’agence de publicité Studio Achermann Zurich. Dal 1985 ha realizzato illustrazioni e seguito progetti artistici in campo pubblicitario e per riviste di life-style. Nel luglio e agosto del 2003 e nell’agosto del 2004, Roesch ha fatto un soggiorno di studio a Bevagna, in Umbria. Nel 1998 e nel 2002 è stato invitato dall’ Hôtel Anse Chastanet a Soufrière, a St. Lucia, nelle Indie orientali, per un soggiorno di lavoro.
Nel 2002 ha partecipato ai colloqui sulla pittura presso l’Ecole des beaux-arts di Sierre.
Esposizioni personali e cataloghi :
Nel 2005, Museum im Bellpark Lucerne 2005 (publication). Nel 2004, Centro Culturale Svizzero Milan; Galleria Communale Bevagna/Umbria (publication). Nel 2003, Kunstpanorama Lucerne (publication). Nel 2002, Galerie Marlene Frei Zurich. Nel 2001, Neues Kunstmuseum Lucerne. Nel 2000, Galerie Marlene Frei Zurich; Galerie Joachim Blüher Cologne. Nel 1999, Luzerner Kantonalbank. Lucerne. Bilder für einen Raum (publication). Nel 1998, Galerie am Dorfplatz Stans; Galerie Joachim Blüher Cologne; Galerie Silvia Steiner Bienne. Nel 1997, Galerie Marlene Frei Zurich;. Galerie Lisa Ungar Muniche. Nel 1996, Galerie Joachim Blüher Cologne; Galerie Anton Meier Genève. Nel 1995, Galerie Priska Meier Zell. Nel 1994, Schweizer Beitrag für die 5. Internationale Biennale Kairo, Le Caire (catalogue); Galerie Anton Meier Genève; Galerie Raymond Bollag Zurich; Galerie Joachim Blüher Cologne. Nel1993, Galerie am Dorfplatz Stans (publication); Galerie Marianne Grob Berlin; Galerie in Lenzburg Lenzbourg. Nel 1992, Galerie Jörg Stummer Zurich. Nel 1991, Aargauer Kunsthaus Aarau (catalogue); Galerie in Lenzburg Lenzbourg; Galerie Anton Meier Genève. Nel 1990, Galerie Jörg Stummer Zurich, 1989, Galerie Anton Meier Genève; Galerie Silvia Steiner Bienne. Nel 1988, Musée des Beaux-Arts La Chaux-de-Fonds (catalogue). Nel 1987, Galerie Anton Meier Genève; Galerie d’Eendt Amsterdam; Galerie Prosart Lucerne; Galerie Jörg Stummer Zurich. Nel 1986, Galerie Silvia Steiner Bienne. Nel 1985, Galerie Jörg Stummer Zurich. Nel 1984, Galerie Anton Meier Genève (publication). Nel 1983, Galerie Arte Viva Bâle; Galerie Toni Gerber Berne; Galerie Apropos Lucerne. Nel 1982, Galerie Filiale Bâle; Galerie Toni Gerber Berne; Galerie Jörg Stummer Zurich. Nel 1981, Raum für Aktuelle Schweizer Kunst Lucerne; Galerie Toni Gerber Berne. Nel 1980, Galerie Jörg Stummer Zurich. Nel 1978, Galerie Jörg Stummer Zurich; Junge Schweizer Künstler 3: Peter Roesch. Kunstmuseum Lucerne (publication).
Esposizioni collettive e cataloghi :
Nel 2004, Lasko. CAN Centre d`art Neuchâtel (publication). Nel 2003, Zeichnen. Eine Konfiguration. Museum im Bellpark Kriens (publication). Nel 2002, Art Forum Berlin. Galerie&Edition Marlene Frei Zurich; Spitzenbilder-Paper Cuts. Museum Bruder Klaus Sachseln; Ich weiss was du diesen Sommer gemalt hast. Kunstpanorama Lucerne « Les isles de tohu et bohu » Galerie Anton Meier Genève (publication). Nel 2001, Prospekt! Kunsthaus Aarau (catalogue); Sammlung der Mobiliar. Kunstmuseum Berne (catalogue); Sammlung der Bank Bär. Helmhaus Zurich (catalogue); Projekt Zentralschweiz. Neues Kunstmuseum Lucerne „Art&Musik“. Galerie Anton Meier Genève et Galerie Marlene Frei Zurich (publication); „Ad Majorem Dei Gloriam“. Galerie Joachim Blüher Cologne. Nel 2000,
Phoenix. Galerie PZK Lucerne. Nel 1999, 99 respektive 49. 70 Jahre Schweizer Kunst. Kunsthaus Aarau; Arts Lavaux. Maison des arts Chexbres Celeste. Galerie Joachim Blüher Cologne. Nel 1998, Im Reich der Zeichnung. Werke des 20. Jahrhunderts aus dem Aargauer Kunsthaus. Kunsthaus Aarau/ Bündner Kunstmuseum Coire/ Musée Jenisch Vevey/ Civica Galleria d’Arte Bellinzone (catalogue); Editionen 1985-1997. Galerie Marlene Frei Zurich
It looks familiar. Galerie Marlene Frei Zurich. Nel 1997, Arkadien. Südlicher Ort. Galerie Joachim Blüher Cologne, Editionen 1985-1997. Galerie Marlene Frei Zürich à Art Forum Berlin. Nel 1996, Essen und Trinken. Galerie Joachim Blüher Cologne. Nel 1995; Über Musik. Zeichnungen. Galerie Joachim Blüher Cologne, Works on Paper. Galerie Tony Wüthrich Bâle, Zeichnung: Innerschweiz II. Talmuseum Engelberg. Nel 1994, Ouverture. Galerie Jean-François Dumont Bordeaux. Nel 1993, Gesichte. Museum zu Allerheiligen Schaffhouse/ Kunstmuseum Coire (catalogue). Nel 1992, Artistes de la Galerie Anton Meier Genève: de Montaigu, Roesch, Schärer, Winnewisser. Centre Culturel Suisse Paris. Nel 1990, Zeichnungen. Helmhaus Zurich (catalogue). Nel 1988, Roesch, Walker, Winnewisser. Kulturpanorama Lucerne (publication), Dessins. Galerrie Jean-François Dumont Bordeaux.
Nel 1987, Roesch, Suter, Winnewisser. Galerie Camomille Bruxelles, Stiller Nachmittag. Aspekte Junger Schweizer Kunst. Kunsthaus Zurich (catalogue), 13 Schweizer in Bonn. Galerie Steinmetz Bonn. Nel 1986, Die Sammlung Toni Gerber im Kunstmuseum Bern. Kunstmuseum Berne (catalogue). Nel 1985, 3. Internationale Triennale der Zeichnung. Kunsthalle Nuremberg (catalogue). Nel 1984, Artistes de Lucerne. Musée Rath Genève (catalogue), Blüten des Eigensinns. Kunstverein Muniche/ Berlin (catalogue). Nel 1983, Dulk, Melcher, Roesch. Galerie Georg Nothelfer Berlin. Nel 1982, Zwitserse Avant-garde. Galerie Nouvelles Images La Haye (catalogue), Présence Suisse. Galerie Farideh Cadot Paris. Nel 1981, Aspekte der Jungen Schweizer Kunst. Regensbourg (catalogue), 30 Künstler aus der Schweiz. Innsbruck/ Vienne/ Francfort/ Zuog (catalogue). Nel 1980, Schweizer Museen sammeln aktuelle Schweizer Kunst. Zurich/ Lausanne (catalogue). Nel 1975, Tentativo Bevagna. Arte Svizzera in Piazza Silvestri a Bevagna. Bevagna (publication).
Pubblicazioni
Bevagna . Edizioni Periferia Lucerne 2004
Peter Roesch. Arbeiten 1995-1997. A+R Edition Lucerne 1997
Peter Roesch. Zeichnungen. Galerie am Dorfplatz Stans 1993
Alla pittura
Commento a «Bevagna»
di Hilar Stadler (critico d’arte e giornalista)
L’opera – creata a Bevagna nell’agosto del 2002 – si inserisce in un luogo, in un orizzonte temporale, in un contesto. La località dà anche il nome al titolo dell’opera. I quaderni sono numerati da 1 a 3. Il primo quaderno reca il titolo «Navigazione sul fiume». Risulta evidente che questi tre quaderni di disegni conducono alla dimensione della memoria e dell’immaginazione. L’osservazione dell’opera non presuppone la conoscenza dell’esatta localizzazione di Bevagna. Pare che la località sia in Umbria, dalle parti di Assisi. La cartina potrebbe fornire un’indicazione più precisa. La Bevagna di Peter Roesch, tuttavia, è un costrutto, che si genera nell’ambito di quest’opera. Bevagna rinasce nell’unione fra la lettura e gli incontri. Il punto di partenza era rappresentato dalla realizzazione di un ciclo pittorico cui Peter Roesch si stava dedicando da tempo. Roesch era all’opera su cicli della navigazione fluviale all’interno del paese, della peregrinazione verso il centro di un continente, della ricerca di un varco, un concetto iconografico sotteso da chiari riferimenti a tre libri, «Heart of Darkness» di Joseph Conrad, «Brasile» di Blaise Cendrars e «Magellano» di Stefan Zweig.
Tali nitide attinenze vedono tuttavia affievolirsi la loro importanza nel corso del lavoro. Questi scenari della letteratura, infatti, si mescolano a ricordi e impressioni che, nelle numerose escursioni fra le colline umbre e nelle visite a conventi e chiese con i loro affreschi e dipinti, si rinnovano e si rigenerano. Talvolta i riferimenti sono chiaramente riconoscibili, talaltra se ne avverte la presenza implicita. Peter Roesch ha fatto presente, ad esempio, che gli affreschi di Piero della Francesca, la sua Madonna del Parto, si sono insinuati nel suo lavoro, divenendo elemento caratterizzante e partecipando a plasmare il flusso del segno pittorico. Per quanto riguarda il romanzo di Conrad, invece, non è il solo tema della navigazione sul fiume a restare l’oggetto del confrontarsi dell’artista, ma vi acquisisce rilievo anche il principio della ricerca. Con «Bevagna» vede la luce una specie di prospetto figurato, una serie di immagini che si sviluppa con continuità attraverso i tre quaderni. Peter Roesch ha scelto un metodo di lavoro basato sulla trasposizione da una pagina a quella successiva, dove il disegno precedente caratterizza quello successivo. La genesi del disegno è influenzata dalle impronte che, da un foglio, si trasmettono sulla pagina seguente per riflettervisi. Il disegno che precede diventa così parte integrante del disegno che segue. Si tratta del metodo chiamato compenetrazione. La ricerca alla base di questo progetto non solo affonda le radici nell’ambito culturale e letterario, ma anche il lavoro vero e proprio ricalca il tracciato della lettura. Questa pittura rilegge la sua creazione e, sulla pagina successiva, ripristina se stessa. Peter Roesch sovrappone relazioni e riferimenti alle pagine e ai singoli quaderni di disegno. Come elemento continuo dei tre quaderni da disegno, egli dispiega un paesaggio collinare. Questo paesaggio, ripetutamente reinventato nei meandri dei corsi d’acqua, costituisce una sorta di foglio su cui Roesch iscrive gli eventi e nella cui topografia egli inserisce le sue «Navigazioni sul fiume», inventate e fittizie. Peter Roesch ha affermato una volta che i tre quaderni vanno intesi come una sorta di diario, un tentativo di collegare tra di loro impressioni e ricordi diversi. Con ciò l’autore sottolinea la rilevanza non solo formale, ma anche sostanziale del metodo della compenetrazione.
I tre quaderni da disegno sono una sorta di concentrato di significati e contenuti. Non sono di facile accesso e sono soggetti ad un certo ermetismo. Il lavoro, per così dire, nasconde se stesso; uno sguardo generico sull’insieme non permette di fruirlo. Si schiude solo voltando pagina, allontanando le singole raffigurazioni. La costruzione di un significato, però, non è mai unico scopo del lavoro. Nonostante il chiaro riferimento che fa da propulsore ai tre quaderni di disegni, il legame con la pittura e la sua prassi è percepibile nella maniera più distinta. E in questo senso, per l’arte di Peter Roesch, occorre parlare di una pittura metonimica, di una pittura che costruisce una specie di sistema di rimandi incrociati, la cui ricorrenza intende evidenziare la pittura in quanto tale. Peter Roesch è in primo luogo pittore e in questo senso è un adepto del genere. E quando cita Piero della Francesa vuole significare la pittura in senso traslato. In questo senso «Bevagna» - che può essere definito una specie di progetto letterario - è paragonabile alle sue più recenti e ridotte pitture murali, inglobate nel contesto architettonico, nelle quali l’artista, a differenza di Piero della Francesca, usa solamente pigmenti e pennello.
Testo tratto dal libro: “Peter Roesch, Bevagna”, Edizioni Periferia, 2004, Lucerna-Poschiavo.
Un concetto iconografico chiaramente ispirato a tre libri che l’artista porta con sé nel viaggio: “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad, “Brasile” di Blaise Cendras e “Magellano” di Stefan Zweig.
Gli scenari letterari, mescolati al paesaggio collinare umbro e alle visite a chiese e conventi con i loro affreschi e dipinti, sono gli elementi che ritroviamo negli 8 acquarelli formato cm. 140 x 160 presentati per la prima volta in mostra.
Peter Roesch
E’ nato in Svizzera nel 1950, si è diplomato in grafica, pittura e scultura alla Scuola d’Arte di Lucerna. Dal 1975 al 1977 è stato membro dell’Istituto Svizzero di Roma. Nel 1975, 1982 e 1983 gli sono state assegnate delle borse di studio federali. Nel 1977 e nel 1980 ha avuto la borsa di studio della Fondazione Kiefer-Hablitzel. Nel 1983 gli è stato assegnato il Prix de la reconaissance della città di Lucerna. Nel 1984 ha avuto la borsa di studio del Cantone e della città di Lucerna. Ha vissuto e lavorato a Parigi dall’1981 al 1982 e dal 1984 al 1995. Nel1993 ha vissuto a Monaco di Baviera. Dall’estate 1995 vive e lavora a Lucerna. Dal 1975 ha presentato le sue opere in esposizioni personali e collettive in Gallerie e Musei svizzeri e internazionali. Alle sue opere sono stati dedicati numerosi cataloghi e pubblicazioni artistiche. Dal 1996 al 2004 è Membre de la commission des Arts plastiques de la Ville de Lucerne. Dal 1999 è titolare della Cattedra di Pittura e Disegno alla Ecole Supérieure des Beaux-Arts (ESBA) di Ginevra. Nel 2003 è stato invitato a partecipare al concorso dell’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica: Luzern, Eidg. Versicherungsgericht Künstlerische Intervention im Gottahrdgebäude. Nel 1998, su invito dell’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica, ha partecipato al concorso: Bern Bollwerk 27, Verwaltungsgebäude Bundesamt für Verkehr. Künstlerische Intervention. Nel 2003 è stato membro della giuria di fine anno del HGK Hochschule für Gestaltung und Kunst Luzern. Nel 1997 è stato membro di giuria per i diplomi all’ECAL di Lausanna.
Ha inoltre all’attivo numerose collaborazioni con architetti: con Patrick Gmür Zurich, ha realizzato il concept artistique de coloris per la scuola Scherr Zurich 2000-2003 / Prix principale du canton de Zurich: Gute Bauten im Kanton Zürich 2003 (publication), ha realizzato il concept artistique de coloris pour l’école Ahorn Schwamendingen, Zurich 1999 / Prix du canton de Zurich: Gute Bauten im Kanton Zürich 2001 (publication). Prix de la ville de Zurich: Auszeichnung gutes Bauen der Stadt Zürich 1995-2001 (publication). Ha collaborato con gli architetti Bosshard + Luchsinger Lucerne. Ha realizzato il concept artistique de coloris pour la construction de l’établissement de bain en plein air LIDO Lucerne 1999. Ha collaborato con Beda Achermann et l’agence de publicité Studio Achermann Zurich. Dal 1985 ha realizzato illustrazioni e seguito progetti artistici in campo pubblicitario e per riviste di life-style. Nel luglio e agosto del 2003 e nell’agosto del 2004, Roesch ha fatto un soggiorno di studio a Bevagna, in Umbria. Nel 1998 e nel 2002 è stato invitato dall’ Hôtel Anse Chastanet a Soufrière, a St. Lucia, nelle Indie orientali, per un soggiorno di lavoro.
Nel 2002 ha partecipato ai colloqui sulla pittura presso l’Ecole des beaux-arts di Sierre.
Esposizioni personali e cataloghi :
Nel 2005, Museum im Bellpark Lucerne 2005 (publication). Nel 2004, Centro Culturale Svizzero Milan; Galleria Communale Bevagna/Umbria (publication). Nel 2003, Kunstpanorama Lucerne (publication). Nel 2002, Galerie Marlene Frei Zurich. Nel 2001, Neues Kunstmuseum Lucerne. Nel 2000, Galerie Marlene Frei Zurich; Galerie Joachim Blüher Cologne. Nel 1999, Luzerner Kantonalbank. Lucerne. Bilder für einen Raum (publication). Nel 1998, Galerie am Dorfplatz Stans; Galerie Joachim Blüher Cologne; Galerie Silvia Steiner Bienne. Nel 1997, Galerie Marlene Frei Zurich;. Galerie Lisa Ungar Muniche. Nel 1996, Galerie Joachim Blüher Cologne; Galerie Anton Meier Genève. Nel 1995, Galerie Priska Meier Zell. Nel 1994, Schweizer Beitrag für die 5. Internationale Biennale Kairo, Le Caire (catalogue); Galerie Anton Meier Genève; Galerie Raymond Bollag Zurich; Galerie Joachim Blüher Cologne. Nel1993, Galerie am Dorfplatz Stans (publication); Galerie Marianne Grob Berlin; Galerie in Lenzburg Lenzbourg. Nel 1992, Galerie Jörg Stummer Zurich. Nel 1991, Aargauer Kunsthaus Aarau (catalogue); Galerie in Lenzburg Lenzbourg; Galerie Anton Meier Genève. Nel 1990, Galerie Jörg Stummer Zurich, 1989, Galerie Anton Meier Genève; Galerie Silvia Steiner Bienne. Nel 1988, Musée des Beaux-Arts La Chaux-de-Fonds (catalogue). Nel 1987, Galerie Anton Meier Genève; Galerie d’Eendt Amsterdam; Galerie Prosart Lucerne; Galerie Jörg Stummer Zurich. Nel 1986, Galerie Silvia Steiner Bienne. Nel 1985, Galerie Jörg Stummer Zurich. Nel 1984, Galerie Anton Meier Genève (publication). Nel 1983, Galerie Arte Viva Bâle; Galerie Toni Gerber Berne; Galerie Apropos Lucerne. Nel 1982, Galerie Filiale Bâle; Galerie Toni Gerber Berne; Galerie Jörg Stummer Zurich. Nel 1981, Raum für Aktuelle Schweizer Kunst Lucerne; Galerie Toni Gerber Berne. Nel 1980, Galerie Jörg Stummer Zurich. Nel 1978, Galerie Jörg Stummer Zurich; Junge Schweizer Künstler 3: Peter Roesch. Kunstmuseum Lucerne (publication).
Esposizioni collettive e cataloghi :
Nel 2004, Lasko. CAN Centre d`art Neuchâtel (publication). Nel 2003, Zeichnen. Eine Konfiguration. Museum im Bellpark Kriens (publication). Nel 2002, Art Forum Berlin. Galerie&Edition Marlene Frei Zurich; Spitzenbilder-Paper Cuts. Museum Bruder Klaus Sachseln; Ich weiss was du diesen Sommer gemalt hast. Kunstpanorama Lucerne « Les isles de tohu et bohu » Galerie Anton Meier Genève (publication). Nel 2001, Prospekt! Kunsthaus Aarau (catalogue); Sammlung der Mobiliar. Kunstmuseum Berne (catalogue); Sammlung der Bank Bär. Helmhaus Zurich (catalogue); Projekt Zentralschweiz. Neues Kunstmuseum Lucerne „Art&Musik“. Galerie Anton Meier Genève et Galerie Marlene Frei Zurich (publication); „Ad Majorem Dei Gloriam“. Galerie Joachim Blüher Cologne. Nel 2000,
Phoenix. Galerie PZK Lucerne. Nel 1999, 99 respektive 49. 70 Jahre Schweizer Kunst. Kunsthaus Aarau; Arts Lavaux. Maison des arts Chexbres Celeste. Galerie Joachim Blüher Cologne. Nel 1998, Im Reich der Zeichnung. Werke des 20. Jahrhunderts aus dem Aargauer Kunsthaus. Kunsthaus Aarau/ Bündner Kunstmuseum Coire/ Musée Jenisch Vevey/ Civica Galleria d’Arte Bellinzone (catalogue); Editionen 1985-1997. Galerie Marlene Frei Zurich
It looks familiar. Galerie Marlene Frei Zurich. Nel 1997, Arkadien. Südlicher Ort. Galerie Joachim Blüher Cologne, Editionen 1985-1997. Galerie Marlene Frei Zürich à Art Forum Berlin. Nel 1996, Essen und Trinken. Galerie Joachim Blüher Cologne. Nel 1995; Über Musik. Zeichnungen. Galerie Joachim Blüher Cologne, Works on Paper. Galerie Tony Wüthrich Bâle, Zeichnung: Innerschweiz II. Talmuseum Engelberg. Nel 1994, Ouverture. Galerie Jean-François Dumont Bordeaux. Nel 1993, Gesichte. Museum zu Allerheiligen Schaffhouse/ Kunstmuseum Coire (catalogue). Nel 1992, Artistes de la Galerie Anton Meier Genève: de Montaigu, Roesch, Schärer, Winnewisser. Centre Culturel Suisse Paris. Nel 1990, Zeichnungen. Helmhaus Zurich (catalogue). Nel 1988, Roesch, Walker, Winnewisser. Kulturpanorama Lucerne (publication), Dessins. Galerrie Jean-François Dumont Bordeaux.
Nel 1987, Roesch, Suter, Winnewisser. Galerie Camomille Bruxelles, Stiller Nachmittag. Aspekte Junger Schweizer Kunst. Kunsthaus Zurich (catalogue), 13 Schweizer in Bonn. Galerie Steinmetz Bonn. Nel 1986, Die Sammlung Toni Gerber im Kunstmuseum Bern. Kunstmuseum Berne (catalogue). Nel 1985, 3. Internationale Triennale der Zeichnung. Kunsthalle Nuremberg (catalogue). Nel 1984, Artistes de Lucerne. Musée Rath Genève (catalogue), Blüten des Eigensinns. Kunstverein Muniche/ Berlin (catalogue). Nel 1983, Dulk, Melcher, Roesch. Galerie Georg Nothelfer Berlin. Nel 1982, Zwitserse Avant-garde. Galerie Nouvelles Images La Haye (catalogue), Présence Suisse. Galerie Farideh Cadot Paris. Nel 1981, Aspekte der Jungen Schweizer Kunst. Regensbourg (catalogue), 30 Künstler aus der Schweiz. Innsbruck/ Vienne/ Francfort/ Zuog (catalogue). Nel 1980, Schweizer Museen sammeln aktuelle Schweizer Kunst. Zurich/ Lausanne (catalogue). Nel 1975, Tentativo Bevagna. Arte Svizzera in Piazza Silvestri a Bevagna. Bevagna (publication).
Pubblicazioni
Bevagna . Edizioni Periferia Lucerne 2004
Peter Roesch. Arbeiten 1995-1997. A+R Edition Lucerne 1997
Peter Roesch. Zeichnungen. Galerie am Dorfplatz Stans 1993
Alla pittura
Commento a «Bevagna»
di Hilar Stadler (critico d’arte e giornalista)
L’opera – creata a Bevagna nell’agosto del 2002 – si inserisce in un luogo, in un orizzonte temporale, in un contesto. La località dà anche il nome al titolo dell’opera. I quaderni sono numerati da 1 a 3. Il primo quaderno reca il titolo «Navigazione sul fiume». Risulta evidente che questi tre quaderni di disegni conducono alla dimensione della memoria e dell’immaginazione. L’osservazione dell’opera non presuppone la conoscenza dell’esatta localizzazione di Bevagna. Pare che la località sia in Umbria, dalle parti di Assisi. La cartina potrebbe fornire un’indicazione più precisa. La Bevagna di Peter Roesch, tuttavia, è un costrutto, che si genera nell’ambito di quest’opera. Bevagna rinasce nell’unione fra la lettura e gli incontri. Il punto di partenza era rappresentato dalla realizzazione di un ciclo pittorico cui Peter Roesch si stava dedicando da tempo. Roesch era all’opera su cicli della navigazione fluviale all’interno del paese, della peregrinazione verso il centro di un continente, della ricerca di un varco, un concetto iconografico sotteso da chiari riferimenti a tre libri, «Heart of Darkness» di Joseph Conrad, «Brasile» di Blaise Cendrars e «Magellano» di Stefan Zweig.
Tali nitide attinenze vedono tuttavia affievolirsi la loro importanza nel corso del lavoro. Questi scenari della letteratura, infatti, si mescolano a ricordi e impressioni che, nelle numerose escursioni fra le colline umbre e nelle visite a conventi e chiese con i loro affreschi e dipinti, si rinnovano e si rigenerano. Talvolta i riferimenti sono chiaramente riconoscibili, talaltra se ne avverte la presenza implicita. Peter Roesch ha fatto presente, ad esempio, che gli affreschi di Piero della Francesca, la sua Madonna del Parto, si sono insinuati nel suo lavoro, divenendo elemento caratterizzante e partecipando a plasmare il flusso del segno pittorico. Per quanto riguarda il romanzo di Conrad, invece, non è il solo tema della navigazione sul fiume a restare l’oggetto del confrontarsi dell’artista, ma vi acquisisce rilievo anche il principio della ricerca. Con «Bevagna» vede la luce una specie di prospetto figurato, una serie di immagini che si sviluppa con continuità attraverso i tre quaderni. Peter Roesch ha scelto un metodo di lavoro basato sulla trasposizione da una pagina a quella successiva, dove il disegno precedente caratterizza quello successivo. La genesi del disegno è influenzata dalle impronte che, da un foglio, si trasmettono sulla pagina seguente per riflettervisi. Il disegno che precede diventa così parte integrante del disegno che segue. Si tratta del metodo chiamato compenetrazione. La ricerca alla base di questo progetto non solo affonda le radici nell’ambito culturale e letterario, ma anche il lavoro vero e proprio ricalca il tracciato della lettura. Questa pittura rilegge la sua creazione e, sulla pagina successiva, ripristina se stessa. Peter Roesch sovrappone relazioni e riferimenti alle pagine e ai singoli quaderni di disegno. Come elemento continuo dei tre quaderni da disegno, egli dispiega un paesaggio collinare. Questo paesaggio, ripetutamente reinventato nei meandri dei corsi d’acqua, costituisce una sorta di foglio su cui Roesch iscrive gli eventi e nella cui topografia egli inserisce le sue «Navigazioni sul fiume», inventate e fittizie. Peter Roesch ha affermato una volta che i tre quaderni vanno intesi come una sorta di diario, un tentativo di collegare tra di loro impressioni e ricordi diversi. Con ciò l’autore sottolinea la rilevanza non solo formale, ma anche sostanziale del metodo della compenetrazione.
I tre quaderni da disegno sono una sorta di concentrato di significati e contenuti. Non sono di facile accesso e sono soggetti ad un certo ermetismo. Il lavoro, per così dire, nasconde se stesso; uno sguardo generico sull’insieme non permette di fruirlo. Si schiude solo voltando pagina, allontanando le singole raffigurazioni. La costruzione di un significato, però, non è mai unico scopo del lavoro. Nonostante il chiaro riferimento che fa da propulsore ai tre quaderni di disegni, il legame con la pittura e la sua prassi è percepibile nella maniera più distinta. E in questo senso, per l’arte di Peter Roesch, occorre parlare di una pittura metonimica, di una pittura che costruisce una specie di sistema di rimandi incrociati, la cui ricorrenza intende evidenziare la pittura in quanto tale. Peter Roesch è in primo luogo pittore e in questo senso è un adepto del genere. E quando cita Piero della Francesa vuole significare la pittura in senso traslato. In questo senso «Bevagna» - che può essere definito una specie di progetto letterario - è paragonabile alle sue più recenti e ridotte pitture murali, inglobate nel contesto architettonico, nelle quali l’artista, a differenza di Piero della Francesca, usa solamente pigmenti e pennello.
Testo tratto dal libro: “Peter Roesch, Bevagna”, Edizioni Periferia, 2004, Lucerna-Poschiavo.
07
maggio 2004
Peter Roesch – Bevagna
Dal 07 al 28 maggio 2004
arte contemporanea
Location
ISTITUTO SVIZZERO – SEDE DI MILANO
Milano, Via Del Vecchio Politecnico, 3, (Milano)
Milano, Via Del Vecchio Politecnico, 3, (Milano)
Orario di apertura
lunedì-sabato 14.00-18.00
Vernissage
7 Maggio 2004, ore 18.30