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Maurizio Arni – Colori e forme emergenti da superfici d’acciaio
Queste immagini nascono dall’idea di utilizzare a fini creativi materiali di scarto come vecchie lattine d’olio dalle quali si possono ricavare sottili lamine d’acciaio. Le superfici lisce e levigate di questi foglietti di lamiera vengono plasmate, graffiate.
Comunicato stampa
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Marzio ARNI, torinese, attivo come fotografo da oltre vent’anni, ha ottenuto soddisfacenti risultati in vari concorsi anche internazionali ed ha all’attivo importanti presenze in numerose pubblicazioni. Si dedica quasi esclusivamente al colore con il quale ha realizzato un notevole archivio d’immagini i cui soggetti principali vanno dal paesaggio alla natura, dallo sport al reportage.
Molte sue fotografie sono rintracciabili su Annuari e Monografie FIAF e su riviste specializzate quali ZOOM, REFLEX, PROGRESSO FOTOGRAFICO, FOTOGRAFARE, CHASSEUR D’IMAGES, PHOTO, PHOTOGRAFE AMATEUR, mentre alcuni lavori Still Life appaiono in alcuni numeri del bimestrale di Design OTTAGONO.
Con questo ultimo lavoro, frutto di una ricerca durata oltre due anni, vengono proposte immagini dal contenuto astratto, alcune delle quali sono state premiate ed esposte alla “Permanente di Milano” in occasione del concorso “Premio Arte 2002”.
Queste immagini nascono dall’idea di utilizzare a fini creativi materiali di scarto come vecchie lattine d’olio dalle quali si possono ricavare sottili lamine d’acciaio. Le superfici lisce e levigate di questi foglietti di lamiera vengono plasmate, graffiate, solcate da segni ed impronte prodotte con arnesi artigianali ottenendo così piccoli modelli scultorei. Numerose luci dai colori diversi creano poi riflessi ed effetti cromatici che esaltano il gioco dinamico delle forme, offrendo alla vista gradevoli effetti pittorici.
La realizzazione si avvale di tecniche assolutamente convenzionali e del tutto estranee a qualsiasi intervento di tipo digitale; in pratica si tratta di riprese molto ravvicinate di piccole porzioni di superfici metalliche.
In questa ricerca, che può definirsi unica e rigorosa, l’autore è uno sperimentatore il cui lavoro si rivela di grande suggestione quanto di notevole capacità; egli ha saputo svelare nuovi spazi visivi, ricchi di tonalità intense e di piacevoli accostamenti cromatici. Nel proporre immagini astratte non sempre e non necessariamente si ottiene l’effetto di coinvolgere emotivamente l’osservatore, il quale a volte può rimanere indifferente non riuscendo a cogliere un messaggio nel contenuto dell’opera. In questo caso, però non si può negare che le immagini proposte siano comunque molto coinvolgenti e che di fronte ad esse si avverta il desiderio di lasciar andare l’occhio a seguire le affascinanti superfici.
Queste immagini appartengono totalmente al meraviglioso mondo della fotografia, quella fotografia che ha la capacità di illuminare lo spirito, di trasmettere emozioni e di illustrare la bellezza generando sentimenti.
Molte sue fotografie sono rintracciabili su Annuari e Monografie FIAF e su riviste specializzate quali ZOOM, REFLEX, PROGRESSO FOTOGRAFICO, FOTOGRAFARE, CHASSEUR D’IMAGES, PHOTO, PHOTOGRAFE AMATEUR, mentre alcuni lavori Still Life appaiono in alcuni numeri del bimestrale di Design OTTAGONO.
Con questo ultimo lavoro, frutto di una ricerca durata oltre due anni, vengono proposte immagini dal contenuto astratto, alcune delle quali sono state premiate ed esposte alla “Permanente di Milano” in occasione del concorso “Premio Arte 2002”.
Queste immagini nascono dall’idea di utilizzare a fini creativi materiali di scarto come vecchie lattine d’olio dalle quali si possono ricavare sottili lamine d’acciaio. Le superfici lisce e levigate di questi foglietti di lamiera vengono plasmate, graffiate, solcate da segni ed impronte prodotte con arnesi artigianali ottenendo così piccoli modelli scultorei. Numerose luci dai colori diversi creano poi riflessi ed effetti cromatici che esaltano il gioco dinamico delle forme, offrendo alla vista gradevoli effetti pittorici.
La realizzazione si avvale di tecniche assolutamente convenzionali e del tutto estranee a qualsiasi intervento di tipo digitale; in pratica si tratta di riprese molto ravvicinate di piccole porzioni di superfici metalliche.
In questa ricerca, che può definirsi unica e rigorosa, l’autore è uno sperimentatore il cui lavoro si rivela di grande suggestione quanto di notevole capacità; egli ha saputo svelare nuovi spazi visivi, ricchi di tonalità intense e di piacevoli accostamenti cromatici. Nel proporre immagini astratte non sempre e non necessariamente si ottiene l’effetto di coinvolgere emotivamente l’osservatore, il quale a volte può rimanere indifferente non riuscendo a cogliere un messaggio nel contenuto dell’opera. In questo caso, però non si può negare che le immagini proposte siano comunque molto coinvolgenti e che di fronte ad esse si avverta il desiderio di lasciar andare l’occhio a seguire le affascinanti superfici.
Queste immagini appartengono totalmente al meraviglioso mondo della fotografia, quella fotografia che ha la capacità di illuminare lo spirito, di trasmettere emozioni e di illustrare la bellezza generando sentimenti.
27
aprile 2004
Maurizio Arni – Colori e forme emergenti da superfici d’acciaio
Dal 27 aprile al 23 maggio 2004
arte contemporanea
Location
MAUTO – MUSEO DELL’AUTOMOBILE
Torino, Corso Unità D'italia, 40, (Torino)
Torino, Corso Unità D'italia, 40, (Torino)
Biglietti
Biglietto unico Museo e Mostra: intero 5,50 euro; ridotto 4 euro; 2 euro scuole
Orario di apertura
mar/mer/ven/sab 10 – 18.30; giovedì 10 – 22;domenica 10 – 20.30; lunedì chiuso