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Artists of Fun
In questo progetto gli artisti sono stati invitati a creare un autoritratto, con l’unico vincolo di restare entro le misure massime di cm 15 di base per cm 20 di altezza.
Comunicato stampa
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FUN (Funtastic United Nations) è un’organizzazione sovranazionale aperta e indipendente, attiva dal 2001, ispirata ad una deglobalizzazione creativa delle culture. Intende stimolare la cooperazione tra ogni genere di nazioni e mondi immaginari, creando un ponte tra le più diverse e mutevoli entità geografiche alternative, multietniche e transgender. Dopo aver prodotto cartoline, francobolli, timbri, banconote, calendiari e altri oggetti ed eventi etnologici da paesi immaginari, in vista della prima convention intergalattica FUN of FUN (First Universal Nexus of Funtastic United Nations) del 18-19 settembre 2004 a Treviso sull’isola fluviale P.AR.CO Foundation, l’ARTchivio del Registro FUNtastico ha portato a termine un primo censimento anagrafico degli artisti che hanno collaborato alla proliferazione e documentazione di nuovi mondi immaginari, dove possono essere reali i francobolli e le monete ma non le guerre.
Gli artisti sono stati invitati a creare un autoritratto completamente liberi da limitazioni burocratiche circa la tecnica o le modalità di realizzazione, con l’unico vincolo di restare entro le misure massime di cm 15 di base per cm 20 di altezza. Gli inviti sono partiti a più riprese, via posta, tramite e-mail e consegnati di persona a nominativi scelti inizialmente da Vittore Baroni, Emanuela Biancuzzi, Piermario Ciani, Carlo Clocchiatti, Alessandra Ghirardelli, Ferruccio Giromini, Moreno Miorelli e Roberto Vidali. In un secondo momento è stato chiesto ai partecipanti di segnalare a loro volta una o due persone, sono così arrivati oltre 170 autoritratti.
Finalmente liberi di esprimere la loro personalità lontano dall’anonimato segnaletico delle cabine per fototessera, gli artisti di FUN hanno rivelato le loro vere sembianze di verdi creature aliene e pastori sardi, avventurieri e pantofolari, clown e cervelloni atomici, vampiri e santi, astronauti e ferrovieri, micette e cagnoline, suore e investigatori del sogno, figli dei fiori e scienziati pazzi, turisti e attivisti no global, finti dittatori e reali maniaci postali, fluxisti e sgorbionisti, come pure personaggi di fiabe, fumetti o videogiochi.
Progetto di Piermario Ciani
Testo in catalogo di Ferruccio Giromini
Allestimento di Gioia Danielis
Immagini © degli autori
Si ringraziano: Vittore Baroni, Artestudio Clocchiatti, Canova dei Querini, Juliet Art Magazine
FUN, Via Latisana 6, 33032 Bertiolo (Ud)
piermario_ciani@libero.it - 348.2716360
Aggiornamenti su FUN nel sito http://www.aaa-edizioni.it
ARTISTS OF FUN:
Al Fadhil, Anna Banana, Vittore Baroni, Keith Bates, Carlo Battisti, Lancillotto Bellini, John M. Bennett, Emanuela Biancuzzi, Andrea Bocchi, Alessandra Borsetti, Claudia Bortolato, Anna Boschi, Matteo Bosi, Antonino Bove, Hans Braumuller, Carlo Brisotto, BuZ Blurr, Massimo Caccia, Corinna Cadetto, Matteo Cagnola, J. M. Calleja, Bruno Capatti, Lamberto Caravita, Casaluce-Geiger, Alessandro Ceccotto, Piermario Ciani, Cobas (Mario Carchini), Paolo Guglielmo Conti, Tonia Copertino, Marisa Cortese, Walter Criscuoli, Laura Cristin, Alessio Curto, Daniel Daligand, Stefania Dameri, Danila D’Andrea, Olga Danelone, Gioia Danielis, Lucia Danielis, Geert De Ecker, Carolina Del Sal, Rino De Michele, Adolfina De Stefani, Mary Beth Dodson, Emiliano Donaggio, Tamara Donati, Martin Raul Eckmeier, Johan Everaers, Maria Pia Fanna Roncoroni, Angela Fasoli, Sergio Fedriani, Luc Fierens, Giuseppe Filardi, Carlo Fontana, Camilla Franz Malagnini, Junko Fukunda, Alberto Gallingani, Werther Germondari, Luciano Ghersi, Alessandra Ghirardelli, Aldo Ghirardello, Massimo Giacon, Mario Giavino, Coco Gordon, Paola Gramellini, Klaus Groh, Graciela Gutierrez Marx, Michel Hosszu, Jean Hugues, Carlo Iacomucci, Claudio Jaccarino, Ruud Janssen, Birger Jesch, Marvin Johnson, Ali Kadhum, Dobrica Kamperelic, Rora Kamperelic, Karpuseler, Helmut King, Merita Koci, Lukha Kromo Baroncinj, Susanna Lakner, Eric Langolff,
Pascal Lenoir, Silvia Lepore, Oronzo Liuzzi, Tania Lorandi, Paolo Loschi, Gisella Lucci, Michael Lumb, Ruggero Maggi, Maicol & Mirco, Konstantin Malakhovn, Yves Maraux, Lunia Marchetti, Lorena Matic, Antonella Mazzoni, Monica Michelotti, Yoshiyuki Miura, Beppe Mora, Emilio Morandi, Mudokon, Alban Muja, Rosanna Musumeci, Alex Nasi, Angela & Peter Netmail, Miriam Nonino, Luciano Olivato, Clemente Padin, Stefano Paolicchi, Alessandro Pascoli, Hilda Paz, Linda Pelati, Pawel Petasz, Gianni Pignat, Silvia Pignat, Carlo Pittore, Anna Pontel, Angelo Pretolani, John Puig (John Mountain), Alessandra Ragusa, Cesar Reglero, Totto Renna, Tullio Restrepo, Gabriele Riva, Rocola, Claudio Romeo, Alberto Ruggieri, Lorenzo Ruggiero, Marcel Ruijters, I Santini del Prete, Fabio Sassi, Antonio Sassu, Aine Scannell, Guido Scarabottolo, Gianni Simone, Rolf Soesman, Antonio Sofianopulo, Luigino Solamito, Fulvia Spizzo, Pasquale Squaz Todisco, Ale Staffa, Honoria Madelyn Starbuck, Giovanni e Renata Strada, Lorik Sylejmani, Angela Tampieri, Marco Terroni, Paul Tilila, Marco Tonus, Alessandro Traina, Beverly Trump Dittberger, Alberto Valgimigli, Ingrid Van Kogelenberg, Fabio Varnerin, David Vecchiato, Ivano Vitali, Valerio Vivian, Debora Vrizzi, Reid Wood, Oscar Yeats, Carolina Zanelli, Zoe E. I. Zois, Giovanna Zorzenon
SPECCHI & VERTIGINI
Il volto nostro consueto agli altri non è questo cui siamo abituati noi. In teoria hanno ragione loro; la fisionomia a noi abituale è solo la speculare. A vederla rivoltata al contrario, per esempio in fotografia o in tv, riconoscerci eppure non riconoscerci ci dà leggera nausea. Ma mettersi di fronte a se stessi è sempre, sempre, una sfida grande. Guardarsi negli occhi può fare molta paura. Ci si vede in impudica trasparenza, o abbigliati con ammennicoli impensati. A volte viene da pulire la superficie dello specchio, pensando che alcune imperfezioni stiano lì fuori invece che qui dentro. In altre occasioni ci si scopre troppo assottigliati, o eccessivamente rotondi. Ci si deve riconsiderare. Ogni volta è una prova; è un giudizio che ci diamo; almeno un voto ce lo dobbiamo assegnare; ed è comunque più facile promuoversi che bocciarsi – al massimo ci si rimanda a successivi esami di riparazione.
L’autoritratto è lo specchio dell’artista. È un autoesame. Vabbe’ che ci si promuove quasi tutti, però almeno per una volta ci si osserva con occhio indagatore esterno e non col solito sguardo interno assuefatto e senza domande, persino più empatico che assolutorio. Non esiste un modo univoco di prendersi le misure. Ci si può fronteggiare impavidi riflettendosi nelle palle degli occhi; si può ricorrere all’impietosità chirurgica da spersonalizzante fototessera; ci si può avvicinare di sbieco, tra ammiccamenti e pose confidenziali; ci si può mettere di profilo, a evidenziare qualche particolare fisiognomico specialmente segnaletico; o ci si può osservare da lontano, integrati a un ambiente come dettagli di un paesaggio fagocitante. Ci si può anche radiografare, guardandosi attraverso, con le zavorre che ci portiamo dentro, più o meno pesanti.
Dall’osservarsi puro e semplice all’oggettivare quell’analisi, però, ce ne corre. Nel secondo atto la prospettiva cambia molto. Così il risultato fisico dell’autoritratto è anche, alla fine, una scelta di identità – che diventa un documento – da esibire pubblicamente. Indi non è solo come ci si vede, ma come ci si vorrebbe vedere, o perlomeno come si vorrebbe che ci vedessero gli altri. È dunque inevitabilmente una finzione, nel bene e nel male: si può esagerare: in un senso o nell’altro, in tutti i sensi. Nato come sfogo realistico, diventa uno spurgo fantastico. Una foto impossibile. Uno sguardo in un’altra dimensione. Uno spazio-tempo alternativo. Un atto insieme interrogativo ed esclamativo. Uno sgorbio per ridere. Un esibizionismo per cuccare. Un lamento per intenerire. Una carta da gioco. Una confessione, una barzelletta, un complimento, un grido, un bacio con la lingua. Una merce di scambio. Un atto masturbatorio che si fa spudorato dono d’amore. Un atto di superficialità profonda, un ossimoro. Lei suggerisce: uno scherzo? Anche. Ma come diceva il grande umorista torinese Giorgio Cavallo: “Non mi piace la gente che scherza per scherzo. Mi piace la gente che scherza sul serio”. Appunto, e basta.
Ferruccio Giromini
Progetto di Piermario Ciani
Testo in catalogo di Ferruccio Giromini
Allestimento di Gioia Danielis
Immagini © degli autori
Si ringraziano: Vittore Baroni, Artestudio Clocchiatti, Canova dei Querini,
Juliet Art Magazine
Piermario_ciani@libero.it - 348.2716360
Aggiornamenti su FUN nel sito http://www.aaa-edizioni.it
Gli artisti sono stati invitati a creare un autoritratto completamente liberi da limitazioni burocratiche circa la tecnica o le modalità di realizzazione, con l’unico vincolo di restare entro le misure massime di cm 15 di base per cm 20 di altezza. Gli inviti sono partiti a più riprese, via posta, tramite e-mail e consegnati di persona a nominativi scelti inizialmente da Vittore Baroni, Emanuela Biancuzzi, Piermario Ciani, Carlo Clocchiatti, Alessandra Ghirardelli, Ferruccio Giromini, Moreno Miorelli e Roberto Vidali. In un secondo momento è stato chiesto ai partecipanti di segnalare a loro volta una o due persone, sono così arrivati oltre 170 autoritratti.
Finalmente liberi di esprimere la loro personalità lontano dall’anonimato segnaletico delle cabine per fototessera, gli artisti di FUN hanno rivelato le loro vere sembianze di verdi creature aliene e pastori sardi, avventurieri e pantofolari, clown e cervelloni atomici, vampiri e santi, astronauti e ferrovieri, micette e cagnoline, suore e investigatori del sogno, figli dei fiori e scienziati pazzi, turisti e attivisti no global, finti dittatori e reali maniaci postali, fluxisti e sgorbionisti, come pure personaggi di fiabe, fumetti o videogiochi.
Progetto di Piermario Ciani
Testo in catalogo di Ferruccio Giromini
Allestimento di Gioia Danielis
Immagini © degli autori
Si ringraziano: Vittore Baroni, Artestudio Clocchiatti, Canova dei Querini, Juliet Art Magazine
FUN, Via Latisana 6, 33032 Bertiolo (Ud)
piermario_ciani@libero.it - 348.2716360
Aggiornamenti su FUN nel sito http://www.aaa-edizioni.it
ARTISTS OF FUN:
Al Fadhil, Anna Banana, Vittore Baroni, Keith Bates, Carlo Battisti, Lancillotto Bellini, John M. Bennett, Emanuela Biancuzzi, Andrea Bocchi, Alessandra Borsetti, Claudia Bortolato, Anna Boschi, Matteo Bosi, Antonino Bove, Hans Braumuller, Carlo Brisotto, BuZ Blurr, Massimo Caccia, Corinna Cadetto, Matteo Cagnola, J. M. Calleja, Bruno Capatti, Lamberto Caravita, Casaluce-Geiger, Alessandro Ceccotto, Piermario Ciani, Cobas (Mario Carchini), Paolo Guglielmo Conti, Tonia Copertino, Marisa Cortese, Walter Criscuoli, Laura Cristin, Alessio Curto, Daniel Daligand, Stefania Dameri, Danila D’Andrea, Olga Danelone, Gioia Danielis, Lucia Danielis, Geert De Ecker, Carolina Del Sal, Rino De Michele, Adolfina De Stefani, Mary Beth Dodson, Emiliano Donaggio, Tamara Donati, Martin Raul Eckmeier, Johan Everaers, Maria Pia Fanna Roncoroni, Angela Fasoli, Sergio Fedriani, Luc Fierens, Giuseppe Filardi, Carlo Fontana, Camilla Franz Malagnini, Junko Fukunda, Alberto Gallingani, Werther Germondari, Luciano Ghersi, Alessandra Ghirardelli, Aldo Ghirardello, Massimo Giacon, Mario Giavino, Coco Gordon, Paola Gramellini, Klaus Groh, Graciela Gutierrez Marx, Michel Hosszu, Jean Hugues, Carlo Iacomucci, Claudio Jaccarino, Ruud Janssen, Birger Jesch, Marvin Johnson, Ali Kadhum, Dobrica Kamperelic, Rora Kamperelic, Karpuseler, Helmut King, Merita Koci, Lukha Kromo Baroncinj, Susanna Lakner, Eric Langolff,
Pascal Lenoir, Silvia Lepore, Oronzo Liuzzi, Tania Lorandi, Paolo Loschi, Gisella Lucci, Michael Lumb, Ruggero Maggi, Maicol & Mirco, Konstantin Malakhovn, Yves Maraux, Lunia Marchetti, Lorena Matic, Antonella Mazzoni, Monica Michelotti, Yoshiyuki Miura, Beppe Mora, Emilio Morandi, Mudokon, Alban Muja, Rosanna Musumeci, Alex Nasi, Angela & Peter Netmail, Miriam Nonino, Luciano Olivato, Clemente Padin, Stefano Paolicchi, Alessandro Pascoli, Hilda Paz, Linda Pelati, Pawel Petasz, Gianni Pignat, Silvia Pignat, Carlo Pittore, Anna Pontel, Angelo Pretolani, John Puig (John Mountain), Alessandra Ragusa, Cesar Reglero, Totto Renna, Tullio Restrepo, Gabriele Riva, Rocola, Claudio Romeo, Alberto Ruggieri, Lorenzo Ruggiero, Marcel Ruijters, I Santini del Prete, Fabio Sassi, Antonio Sassu, Aine Scannell, Guido Scarabottolo, Gianni Simone, Rolf Soesman, Antonio Sofianopulo, Luigino Solamito, Fulvia Spizzo, Pasquale Squaz Todisco, Ale Staffa, Honoria Madelyn Starbuck, Giovanni e Renata Strada, Lorik Sylejmani, Angela Tampieri, Marco Terroni, Paul Tilila, Marco Tonus, Alessandro Traina, Beverly Trump Dittberger, Alberto Valgimigli, Ingrid Van Kogelenberg, Fabio Varnerin, David Vecchiato, Ivano Vitali, Valerio Vivian, Debora Vrizzi, Reid Wood, Oscar Yeats, Carolina Zanelli, Zoe E. I. Zois, Giovanna Zorzenon
SPECCHI & VERTIGINI
Il volto nostro consueto agli altri non è questo cui siamo abituati noi. In teoria hanno ragione loro; la fisionomia a noi abituale è solo la speculare. A vederla rivoltata al contrario, per esempio in fotografia o in tv, riconoscerci eppure non riconoscerci ci dà leggera nausea. Ma mettersi di fronte a se stessi è sempre, sempre, una sfida grande. Guardarsi negli occhi può fare molta paura. Ci si vede in impudica trasparenza, o abbigliati con ammennicoli impensati. A volte viene da pulire la superficie dello specchio, pensando che alcune imperfezioni stiano lì fuori invece che qui dentro. In altre occasioni ci si scopre troppo assottigliati, o eccessivamente rotondi. Ci si deve riconsiderare. Ogni volta è una prova; è un giudizio che ci diamo; almeno un voto ce lo dobbiamo assegnare; ed è comunque più facile promuoversi che bocciarsi – al massimo ci si rimanda a successivi esami di riparazione.
L’autoritratto è lo specchio dell’artista. È un autoesame. Vabbe’ che ci si promuove quasi tutti, però almeno per una volta ci si osserva con occhio indagatore esterno e non col solito sguardo interno assuefatto e senza domande, persino più empatico che assolutorio. Non esiste un modo univoco di prendersi le misure. Ci si può fronteggiare impavidi riflettendosi nelle palle degli occhi; si può ricorrere all’impietosità chirurgica da spersonalizzante fototessera; ci si può avvicinare di sbieco, tra ammiccamenti e pose confidenziali; ci si può mettere di profilo, a evidenziare qualche particolare fisiognomico specialmente segnaletico; o ci si può osservare da lontano, integrati a un ambiente come dettagli di un paesaggio fagocitante. Ci si può anche radiografare, guardandosi attraverso, con le zavorre che ci portiamo dentro, più o meno pesanti.
Dall’osservarsi puro e semplice all’oggettivare quell’analisi, però, ce ne corre. Nel secondo atto la prospettiva cambia molto. Così il risultato fisico dell’autoritratto è anche, alla fine, una scelta di identità – che diventa un documento – da esibire pubblicamente. Indi non è solo come ci si vede, ma come ci si vorrebbe vedere, o perlomeno come si vorrebbe che ci vedessero gli altri. È dunque inevitabilmente una finzione, nel bene e nel male: si può esagerare: in un senso o nell’altro, in tutti i sensi. Nato come sfogo realistico, diventa uno spurgo fantastico. Una foto impossibile. Uno sguardo in un’altra dimensione. Uno spazio-tempo alternativo. Un atto insieme interrogativo ed esclamativo. Uno sgorbio per ridere. Un esibizionismo per cuccare. Un lamento per intenerire. Una carta da gioco. Una confessione, una barzelletta, un complimento, un grido, un bacio con la lingua. Una merce di scambio. Un atto masturbatorio che si fa spudorato dono d’amore. Un atto di superficialità profonda, un ossimoro. Lei suggerisce: uno scherzo? Anche. Ma come diceva il grande umorista torinese Giorgio Cavallo: “Non mi piace la gente che scherza per scherzo. Mi piace la gente che scherza sul serio”. Appunto, e basta.
Ferruccio Giromini
Progetto di Piermario Ciani
Testo in catalogo di Ferruccio Giromini
Allestimento di Gioia Danielis
Immagini © degli autori
Si ringraziano: Vittore Baroni, Artestudio Clocchiatti, Canova dei Querini,
Juliet Art Magazine
Piermario_ciani@libero.it - 348.2716360
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18
maggio 2004
Artists of Fun
Dal 18 maggio al 05 giugno 2004
arte contemporanea
Location
ARTESTUDIO CLOCCHIATTI
Udine, Via San Francesco D'assisi, 15, (Udine)
Udine, Via San Francesco D'assisi, 15, (Udine)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10.3012.30 - 16.30-19.30
Vernissage
18 Maggio 2004, ore 18.30
Sito web
www.aaa-edizioni.it