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Adieu mon amour
Come si scrive una lettera d’addio? e come si dice al tuo amore che vai via per tornare, perché qui non puoi, ma si parte sempre per tornare, però resta l’addio mentre tu vai via…
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Come si scrive una lettera d’addio? e come si dice al tuo amore che vai via per tornare, perché qui non puoi, ma si parte sempre per tornare, però resta l’addio mentre tu vai via...
E cosa lasci dietro? cosa lasci di te?
Una fotografia che non sei tu, ma che è un’immagine che per te ha senso, che dice qualcosa di te che non sai capire, e allora la lasci indietro la lasci a lei perché la custodisca, mentre tu non ci sei, custodisca quel segreto e magari lo sciolga, ma senza poterlo dire, perché non sei più là, e quando tornerai se tornerai sarà perché ora sai che puoi scoprirlo, o che puoi ascoltartelo dire, o solo perché devi tornare e basta, e non lo ricordi nemmeno, ma intanto è lì e ti aspetta.
E una canzoncina di cui non ricordi le parole. Per questo ti rimane nella testa e la canti: perché non ricordi le parole, e le puoi inventare, e la puoi cantare in francese, perché anche se non lo sai in francese sembra che abbia un senso, che l’addio sia l’addio di un libro, in cui il prima prima o poi porta a un qualche dopo. E per questo rimane nella testa anche a lei: rimane la canzoncina con le parole che lei le mette in bocca.
E poi quel ricordo in comune, il posto del primo incontro o il cielo del primo amore.
Je suis triste, mais ici je suis encore plus triste, je dois partir.
SIMONE GIORGI
Liù , concerto-performance di Valerio Vigliar, Il Re degli Gnomi , di e con Massimo Capuano e Chiara Meloni, Le città invisibili , del teatro delle apparizioni, regia di Fabrizio Pallara, un Laboratorio di teatro sensoriale , tenuto da Fabrizio Pallara – questo, dal 28 al 30 aprile presso il
rialtosantambrogio , è
Adieu mon amour . E qualcosa di più: è il nostro modo di dire addio: non per sempre, ma per un po'. Di mezzo, c’è un viaggio da compiere: che ci terrà lontani per un anno.
Più semplicemente, Adieu mon amour è tutte queste cose insieme: è una lettera d’addio come la può scrivere chi non scrive lettere ma fa teatro: lunga sette notti.
teatro delle apparizioni
info e prenotazioni: 3387376552 3283421761
direzione artistica: Fabrizio Pallara.
…………………………………………………………………………………………………………
Liù
Avere qualcosa da raccontare, ma soprattutto saperlo raccontare, costruire il percorso migliore attraverso il quale vogliamo portarlo agli altri; con il suono di un
pianoforte a lume di candela, o la melodia di un sax che viene da lontano, con strani rumori ed un canto, che come un antico rito, sanciscono il passaggio dalla luce al buio, o, proprio nell’oscurità, con il suono graffiante di una chitarra distorta. Brani ipnotici e visionari a cui, passando per il postrock, dub, trip-hop, funky e jazz, è difficile dare un’etichetta. In tutto questo la voce; storie, personaggi, ma soprattutto parole che si possono quasi toccare. Liù è un concerto che gioca con la percezione dello spettatore, e che ogni volta trasforma il rapporto musica-pubblico attraverso un lavoro accurato sulla luce, sulla scenografia e sulla disposizione degli spettatori. Il progetto nasce dall’incontro del compositore Valerio Vigliar, dello scrittore australiano Micheal Reynolds e del regista teatrale Fabrizio Pallara. Liù è un rito di passaggio, dalla luce al buio, è un viaggio, una visione.
musiche Valerio Vigliar; regia Fabrizio Pallara; con Simone De Filippis (basso e chitarra), Flavio Pasquetto (chitarra), Micheal Reynolds (voce), Alessandro Tibaldi (batteria), Gianluca Vigliar (sax soprano).
24_25_26 aprile, ore 22.30
produzione tda
…………………………………………
Il Re degli Gnomi - ErlKonig
Essere due sulla scena, uomo e donna, opposti elementi, come zolfo e mercurio nello stesso vaso.
Stretti in un abbraccio che ha la natura dell’acqua nel suo fluire metamorfizzante: allacciati nel nodo come serpenti. Nella dinamica del desiderio, chi è possessore e chi è posseduto? Chi è rapito, chi rapisce?
Il confine tra l’amore e l’odio sta nel possesso. Ed è sottile.
Con la vecchia storia della fanciulla che si perde nel bosco, tentiamo di raccontare il dramma di chi cade nell’equivoco dell’illusoria dualità, di chi non riconosce la fondamentale unità del mondo.
E’ il dramma della brama.
Compagnia
degli gnomi .
di e con Massimo Capuano e Chiara Meloni
27_28_29_30 aprile, ore 21.30
produzione
tda
…………………………………………
Le città invisibili
Due cubi colorati. E dentro, niente da vedere. Non con gli occhi. Bendati, gli occhi. Si entra bendati. Dentro, un attore: e uno spettatore. Due cubi colorati come due città da scoprire: due delle città invisibili di Calvino: Armilla, la città dell’acqua, e la città della memoria, Eufemia: una storia d’amore tra una ninfa acquatica e un viandante, e una storia fatta di altre storie, e del loro ricordo.
teatro delle apparizioni .
di Fabrizio Pallara, con Francesco Grillo (Eufemia) e Margherita Lacché (Armilla).
27_28_29_30 aprile, ore 21.30 (prenotazione obbligatoria)
Laboratorio di teatro sensoriale
Tenuto da Fabrizio Pallara, regista del teatro delle apparizioni.
28_29_ 30 aprile, dalle 15,00 alle 20,00 (prenotazione obbligatoria)
direzione artistica: Fabrizio Pallara
organizzazione e allestimento: Alessandro Cassoni, Sara Ferazzoli, Stefania Frasca,
Simone Giorgi
produzione: teatro delle apparizioni e rialtosantambrogio
E cosa lasci dietro? cosa lasci di te?
Una fotografia che non sei tu, ma che è un’immagine che per te ha senso, che dice qualcosa di te che non sai capire, e allora la lasci indietro la lasci a lei perché la custodisca, mentre tu non ci sei, custodisca quel segreto e magari lo sciolga, ma senza poterlo dire, perché non sei più là, e quando tornerai se tornerai sarà perché ora sai che puoi scoprirlo, o che puoi ascoltartelo dire, o solo perché devi tornare e basta, e non lo ricordi nemmeno, ma intanto è lì e ti aspetta.
E una canzoncina di cui non ricordi le parole. Per questo ti rimane nella testa e la canti: perché non ricordi le parole, e le puoi inventare, e la puoi cantare in francese, perché anche se non lo sai in francese sembra che abbia un senso, che l’addio sia l’addio di un libro, in cui il prima prima o poi porta a un qualche dopo. E per questo rimane nella testa anche a lei: rimane la canzoncina con le parole che lei le mette in bocca.
E poi quel ricordo in comune, il posto del primo incontro o il cielo del primo amore.
Je suis triste, mais ici je suis encore plus triste, je dois partir.
SIMONE GIORGI
Liù , concerto-performance di Valerio Vigliar, Il Re degli Gnomi , di e con Massimo Capuano e Chiara Meloni, Le città invisibili , del teatro delle apparizioni, regia di Fabrizio Pallara, un Laboratorio di teatro sensoriale , tenuto da Fabrizio Pallara – questo, dal 28 al 30 aprile presso il
rialtosantambrogio , è
Adieu mon amour . E qualcosa di più: è il nostro modo di dire addio: non per sempre, ma per un po'. Di mezzo, c’è un viaggio da compiere: che ci terrà lontani per un anno.
Più semplicemente, Adieu mon amour è tutte queste cose insieme: è una lettera d’addio come la può scrivere chi non scrive lettere ma fa teatro: lunga sette notti.
teatro delle apparizioni
info e prenotazioni: 3387376552 3283421761
direzione artistica: Fabrizio Pallara.
…………………………………………………………………………………………………………
Liù
Avere qualcosa da raccontare, ma soprattutto saperlo raccontare, costruire il percorso migliore attraverso il quale vogliamo portarlo agli altri; con il suono di un
pianoforte a lume di candela, o la melodia di un sax che viene da lontano, con strani rumori ed un canto, che come un antico rito, sanciscono il passaggio dalla luce al buio, o, proprio nell’oscurità, con il suono graffiante di una chitarra distorta. Brani ipnotici e visionari a cui, passando per il postrock, dub, trip-hop, funky e jazz, è difficile dare un’etichetta. In tutto questo la voce; storie, personaggi, ma soprattutto parole che si possono quasi toccare. Liù è un concerto che gioca con la percezione dello spettatore, e che ogni volta trasforma il rapporto musica-pubblico attraverso un lavoro accurato sulla luce, sulla scenografia e sulla disposizione degli spettatori. Il progetto nasce dall’incontro del compositore Valerio Vigliar, dello scrittore australiano Micheal Reynolds e del regista teatrale Fabrizio Pallara. Liù è un rito di passaggio, dalla luce al buio, è un viaggio, una visione.
musiche Valerio Vigliar; regia Fabrizio Pallara; con Simone De Filippis (basso e chitarra), Flavio Pasquetto (chitarra), Micheal Reynolds (voce), Alessandro Tibaldi (batteria), Gianluca Vigliar (sax soprano).
24_25_26 aprile, ore 22.30
produzione tda
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Il Re degli Gnomi - ErlKonig
Essere due sulla scena, uomo e donna, opposti elementi, come zolfo e mercurio nello stesso vaso.
Stretti in un abbraccio che ha la natura dell’acqua nel suo fluire metamorfizzante: allacciati nel nodo come serpenti. Nella dinamica del desiderio, chi è possessore e chi è posseduto? Chi è rapito, chi rapisce?
Il confine tra l’amore e l’odio sta nel possesso. Ed è sottile.
Con la vecchia storia della fanciulla che si perde nel bosco, tentiamo di raccontare il dramma di chi cade nell’equivoco dell’illusoria dualità, di chi non riconosce la fondamentale unità del mondo.
E’ il dramma della brama.
Compagnia
degli gnomi .
di e con Massimo Capuano e Chiara Meloni
27_28_29_30 aprile, ore 21.30
produzione
tda
…………………………………………
Le città invisibili
Due cubi colorati. E dentro, niente da vedere. Non con gli occhi. Bendati, gli occhi. Si entra bendati. Dentro, un attore: e uno spettatore. Due cubi colorati come due città da scoprire: due delle città invisibili di Calvino: Armilla, la città dell’acqua, e la città della memoria, Eufemia: una storia d’amore tra una ninfa acquatica e un viandante, e una storia fatta di altre storie, e del loro ricordo.
teatro delle apparizioni .
di Fabrizio Pallara, con Francesco Grillo (Eufemia) e Margherita Lacché (Armilla).
27_28_29_30 aprile, ore 21.30 (prenotazione obbligatoria)
Laboratorio di teatro sensoriale
Tenuto da Fabrizio Pallara, regista del teatro delle apparizioni.
28_29_ 30 aprile, dalle 15,00 alle 20,00 (prenotazione obbligatoria)
direzione artistica: Fabrizio Pallara
organizzazione e allestimento: Alessandro Cassoni, Sara Ferazzoli, Stefania Frasca,
Simone Giorgi
produzione: teatro delle apparizioni e rialtosantambrogio
24
aprile 2004
Adieu mon amour
Dal 24 al 30 aprile 2004
performance - happening
Location
RIALTOSANTAMBROGIO
Roma, Via Di Sant'ambrogio, 4, (Roma)
Roma, Via Di Sant'ambrogio, 4, (Roma)
Biglietti
E’ CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE
Sito web
www.teatrodelleapparizioni.it