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Bruno Aita – Boschi senz’aria
L’artista è considerato dalla critica come uno dei più importanti esponenti della pittura contemporanea in regione, ma è ancora poco conosciuto dal grande pubblico.
Comunicato stampa
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Sarà inaugurata sabato 8 maggio, ore 18.30, a Pordenone, nelle sale della Galleria Sagittaria del Centro Iniziative Culturali Pordenone, la mostra dal titolo “Boschi senz’aria”, dedicata ai dipinti e ai disegni di Bruno Aita (Udine, 1954).
L’artista è considerato dalla critica come uno dei più importanti esponenti della pittura contemporanea in regione, ma è ancora poco conosciuto dal grande pubblico. La mostra alla Galleria Sagittaria intende ora offrire un significativo contributo alla conoscenza del lavoro di Bruno Aita proponendo una vasta e articolata selezione delle opere realizzate dall’artista nel corso degli ultimi dieci anni. Nell’occasione verrà esposto anche un recentissimo e inedito ciclo di opere pittoriche e grafiche intitolato “Boschi senz’aria” (da cui il titolo dell’intera mostra).
Il tema centrale del lavoro di Bruno Aita è la mancanza d’aria, l’impossibilità per l’uomo del futuro più prossimo di respirare liberamente in un’atmosfera ormai inquinata e definitivamente compromessa. I dipinti e i disegni hanno per protagonisti uomini che sono costretti a indossare una maschera antigas e una pesante tuta in gomma per poter sopravvivere, ma la lunga consuetudine con tali arnesi sembra ormai aver indotto in loro una sorta di mutazione, per cui la maschera, i tubi per la respirazione e i corpi sono diventati una cosa sola. E’ comunque evidente che la mancanza d’aria e l’angoscia oppressiva che ne deriva sono soprattutto metafore della mancanza di senso, della perdita di significato della nostra esistenza. I quadri e i disegni dell’artista friulano non sono da interpretare in modo restrittivo come le ennesime denunce ecologiste che riguardino il degrado della natura, quanto piuttosto vanno intesi come lucide analisi del vuoto esistenziale in cui oggi ci ritroviamo a vivere. Infatti non vi è nulla di fantascientifico e di evasivo nei lavori di Aita: nei personaggi che li popolano dobbiamo riconoscere noi stessi, la nostra condizione presente, ancor più che una possibile condizione futura.
La mostra è a cura di Angelo Bertani. Nel corso dell’inaugurazione sono previsti gli interventi critici del curatore, di Tito Maniacco e di Giancarlo Pauletto.
L’artista è considerato dalla critica come uno dei più importanti esponenti della pittura contemporanea in regione, ma è ancora poco conosciuto dal grande pubblico. La mostra alla Galleria Sagittaria intende ora offrire un significativo contributo alla conoscenza del lavoro di Bruno Aita proponendo una vasta e articolata selezione delle opere realizzate dall’artista nel corso degli ultimi dieci anni. Nell’occasione verrà esposto anche un recentissimo e inedito ciclo di opere pittoriche e grafiche intitolato “Boschi senz’aria” (da cui il titolo dell’intera mostra).
Il tema centrale del lavoro di Bruno Aita è la mancanza d’aria, l’impossibilità per l’uomo del futuro più prossimo di respirare liberamente in un’atmosfera ormai inquinata e definitivamente compromessa. I dipinti e i disegni hanno per protagonisti uomini che sono costretti a indossare una maschera antigas e una pesante tuta in gomma per poter sopravvivere, ma la lunga consuetudine con tali arnesi sembra ormai aver indotto in loro una sorta di mutazione, per cui la maschera, i tubi per la respirazione e i corpi sono diventati una cosa sola. E’ comunque evidente che la mancanza d’aria e l’angoscia oppressiva che ne deriva sono soprattutto metafore della mancanza di senso, della perdita di significato della nostra esistenza. I quadri e i disegni dell’artista friulano non sono da interpretare in modo restrittivo come le ennesime denunce ecologiste che riguardino il degrado della natura, quanto piuttosto vanno intesi come lucide analisi del vuoto esistenziale in cui oggi ci ritroviamo a vivere. Infatti non vi è nulla di fantascientifico e di evasivo nei lavori di Aita: nei personaggi che li popolano dobbiamo riconoscere noi stessi, la nostra condizione presente, ancor più che una possibile condizione futura.
La mostra è a cura di Angelo Bertani. Nel corso dell’inaugurazione sono previsti gli interventi critici del curatore, di Tito Maniacco e di Giancarlo Pauletto.
08
maggio 2004
Bruno Aita – Boschi senz’aria
Dall'otto maggio al 27 giugno 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA SAGITTARIA – CENTRO INIZIATIVE CULTURALI PORDENONE
Pordenone, Via Concordia Sagittaria, 7, (Pordenone)
Pordenone, Via Concordia Sagittaria, 7, (Pordenone)
Orario di apertura
da lunedì a sabato dalle ore 16.00 alle 19.30; nei giorni festivi dalle ore 10.30 – 12.30 e 16.00 – 19.30. Chiuso mercoledì 2 giugno
Vernissage
8 Maggio 2004, ore 18.30