“Guttuso interlocutore”. Interlocutore attraverso i suoi scritti. Interlocutore nel dialogo con Picasso.
Enrico Crispolti, uno dei più famosi studiosi d’arte contemporanea, sarà relatore della conferenza dal titolo, appunto, “Guttuso interlocutore” attesa mercoledì 28 aprile alle 16.30 alla Civica Galleria d’Arte Moderna di viale Milano 21 a Gallarate (Va). L’incontro, già in programma per il 26 marzo scorso e sospeso per lo sciopero nazionale, si inserisce nel ciclo di conferenze “Arte tra le righe” che, proposto dalla Civica Galleria di Gallarate negli scorsi mesi di febbraio e marzo, ha voluto presentare grandi maestri del Novecento (tra cui anche Matisse, De Chirico, Rouault, Fontana, Medardo Rosso) non solo attraverso le opere, ma anche con i loro scritti, le testimonianze, i diari, la corrispondenza con altri artisti, per fare emergere la personalità e il vissuto personale di ciascun artista.
La conferenza in programma il 28 aprile, pur ponendosi come momento di alta valenza artistica in sé, prepara alla grande mostra in programma tra marzo e maggio del prossimo anno alla Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate dedicata a “Guttuso: il dialogo con Picasso. Opere 1930 – 1982” che, curata dallo stesso Crispolti e dalla direttrice della Civica Galleria Emma Zanella, offrirà una lettura inedita e scientifica, sviluppandosi su cinque sezioni, della ricerca di Guttuso, grande e incisiva personalità dell’arte italiana del secondo dopoguerra. La mostra andrà a esplorare, forse per la prima volta, il tema delle riconsiderazione della pittura di Renato Guttuso sotto la particolarissima angolazione del suo lungo dialogo con Picasso: le ottanta opere in mostra (lavori pittorici e disegni di Guttuso, opere di Picasso, ma anche scritti, lettere, articoli, documentari e fotografie di incontri tra i due maestri, nonché alcuni lavori di artisti italiani vicini a loro) si muoveranno infatti dal dialogo dapprima con aspetti particolari della ricerca pittorica di Picasso per poi documentare il riferimento all’artista catalano quale personalità esemplare di una pittura “impegnata” negli Anni Cinquanta e, in ultimo, sottolineare come la figura dell’artista sia da Guttuso inserita in una dimensione di evocazione memoriale.