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Antonio Graziano – Con-figurazioni
Ritratti di familiari, di amici, volti di “paesani”, volti caratteristici, autoritratti, sottoposti a inquadrature e tagli inconsueti evocano ricordi, ti portano lontano; fanno nascere emozioni e soprattutto ti fanno “pensare”.
Comunicato stampa
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Crititca del Dott. Macchia Giuseppe.
Graziano Antonio, costruisce la sua identità figurativa tra le radici geografiche e gli affetti familiari.
Emancipato da tempo dal suo maestro d'elezione (Raffaele Canoro), ha elaborato una pittura capace di confrontarsi senza sfigurare col passato e di essere al tempo stesso valida e "moderna".
Ritratti di familiari, di amici, volti di "paesani", volti caratteristici,
autoritratti, sottoposti a inquadrature e tagli inconsueti evocano ricordi, ti portano lontano; fanno nascere emozioni e soprattutto ti fanno "pensare".
La bellezza di figure, che quasi si frantumano nella luce, è accompagnata da una sapienza tecnica non indifferente per un artista che viene considerato una giovane promessa, secondo le cattive abitudini della società e dei "critici" dell'arte. I suoi blù ricordano l'opera di un alchimista intento a fermare con le sue formule magiche il colore (olio o vernice che sia), e le sue emozioni su un "pezzo" di tela. Osservando le sue opere, cariche di suggestione, si capisce attraverso i particolari l'entusiasmo che l'artista tradisce di fronte a gli eventi della vita, di fronte alle piccole
cose del quotidiano, capace ancora di emozionarlo in un mondo sempre più incerto e difficile.
Le mie parole potrebbero sembrare quelle di un adulatore, ma non è così perché chi fa questo mestiere come il nostro sa riconoscere i limiti e gli errori, e sa che si può sempre migliorare: Francisco Goya a novant'anni
suonati sotto un suo disegno ha scritto "Aun aprendo".
Graziano Antonio, costruisce la sua identità figurativa tra le radici geografiche e gli affetti familiari.
Emancipato da tempo dal suo maestro d'elezione (Raffaele Canoro), ha elaborato una pittura capace di confrontarsi senza sfigurare col passato e di essere al tempo stesso valida e "moderna".
Ritratti di familiari, di amici, volti di "paesani", volti caratteristici,
autoritratti, sottoposti a inquadrature e tagli inconsueti evocano ricordi, ti portano lontano; fanno nascere emozioni e soprattutto ti fanno "pensare".
La bellezza di figure, che quasi si frantumano nella luce, è accompagnata da una sapienza tecnica non indifferente per un artista che viene considerato una giovane promessa, secondo le cattive abitudini della società e dei "critici" dell'arte. I suoi blù ricordano l'opera di un alchimista intento a fermare con le sue formule magiche il colore (olio o vernice che sia), e le sue emozioni su un "pezzo" di tela. Osservando le sue opere, cariche di suggestione, si capisce attraverso i particolari l'entusiasmo che l'artista tradisce di fronte a gli eventi della vita, di fronte alle piccole
cose del quotidiano, capace ancora di emozionarlo in un mondo sempre più incerto e difficile.
Le mie parole potrebbero sembrare quelle di un adulatore, ma non è così perché chi fa questo mestiere come il nostro sa riconoscere i limiti e gli errori, e sa che si può sempre migliorare: Francisco Goya a novant'anni
suonati sotto un suo disegno ha scritto "Aun aprendo".
13
maggio 2004
Antonio Graziano – Con-figurazioni
Dal 13 maggio al 02 giugno 2004
arte contemporanea
Location
SPAZIO ARTE
Napoli, Via Salvator Rosa, 299c, (Napoli)
Napoli, Via Salvator Rosa, 299c, (Napoli)
Orario di apertura
lun-ven 10-13 / 16-19:30. sabato 10-13
Vernissage
13 Maggio 2004, ore 18.30