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White Project
Per il secondo anno consecutivo la Galleria Marconi di Cupra Marittima propone per la stagione invernale un nuovo ciclo del programma White Project ideato da Mauro Bianchini. Laura CHIARI/Eugenio PERCOSSI/Marta VALENTI.
Comunicato stampa
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Laura Chiari attraverso colori preziosi che ricordano un oriente lontano riporta in vita una cultura antica, quella del bagno turco. Uomini nudi ripresi nella loro intimità, sfocati e soffocati da un vapore invadente vengono scrutati dall’obbiettivo dell’artista. Immagini indiscrete in cui l’uomo messo a nudo è ripreso nel momento della riflessione, nel momento in cui fa i “conti” con se stesso e la propria coscienza. Immagini quiete che allo stesso tempo lasciano trasparire forti rotture interiori.
La stessa importanza del colore torna nel lavoro di Marta Valenti. Opere perlopiù autobiografiche in cui lei stessa diventa soggetto e oggetto dell’azione, di un racconto di vita che acquista una valenza quasi rituale; i suoi coralli diventano in questo senso quasi un’iniziazione. Tredici scatti di una danza davanti ad una porta, in cui lei (protagonista) da uno stato di solitudine, indossando una calza rossa libera le proprie sensazioni attraverso il movimento corporeo. Una danza in cui, come l’artista stesso definisce, “lei libera in sé le molteplici espressioni dell’anima e diviene energia sferzante, abbraccio accogliente, ali forti e coraggiose delle altitudini, ascolto delle profondità che emergono, felicità dirompente, dono di sé”. Tredici scatti per così dire circolari, in cui dal momento euforico centrale si ritorna alla quiete iniziale.
La vitalità presente nel lavoro di Marta Valenti si confronta con il concetto di morte che sottende al lavoro di Eugenio Percossi. La base della sua poetica è infatti la relazione vita/morte come fattore scatenante delle illusioni umane. Un bianco e nero che si insinua subdolamente nel colore della vita ricordandoci che la morte è parte integrante di noi stessi. Escape, realizzata poco dopo la tragedia delle torri gemelle diventa un passaggio temporale che ci riporta direttamente all’assurdità dell’undici settembre. Corpi presi a prestito dai passanti diventano anime in fuga da Ground Zero decolorate e private della loro vita(lità) rappresentano i fantasmi di una moderna metropoli.
La stessa importanza del colore torna nel lavoro di Marta Valenti. Opere perlopiù autobiografiche in cui lei stessa diventa soggetto e oggetto dell’azione, di un racconto di vita che acquista una valenza quasi rituale; i suoi coralli diventano in questo senso quasi un’iniziazione. Tredici scatti di una danza davanti ad una porta, in cui lei (protagonista) da uno stato di solitudine, indossando una calza rossa libera le proprie sensazioni attraverso il movimento corporeo. Una danza in cui, come l’artista stesso definisce, “lei libera in sé le molteplici espressioni dell’anima e diviene energia sferzante, abbraccio accogliente, ali forti e coraggiose delle altitudini, ascolto delle profondità che emergono, felicità dirompente, dono di sé”. Tredici scatti per così dire circolari, in cui dal momento euforico centrale si ritorna alla quiete iniziale.
La vitalità presente nel lavoro di Marta Valenti si confronta con il concetto di morte che sottende al lavoro di Eugenio Percossi. La base della sua poetica è infatti la relazione vita/morte come fattore scatenante delle illusioni umane. Un bianco e nero che si insinua subdolamente nel colore della vita ricordandoci che la morte è parte integrante di noi stessi. Escape, realizzata poco dopo la tragedia delle torri gemelle diventa un passaggio temporale che ci riporta direttamente all’assurdità dell’undici settembre. Corpi presi a prestito dai passanti diventano anime in fuga da Ground Zero decolorate e private della loro vita(lità) rappresentano i fantasmi di una moderna metropoli.
18
aprile 2004
White Project
Dal 18 aprile al 19 maggio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA FRANCO MARCONI
Cupra Marittima, Corso Vittorio Emanuele, 70, (Ascoli Piceno)
Cupra Marittima, Corso Vittorio Emanuele, 70, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
tutti i giorni 17/20 chiuso domenica
Vernissage
18 Aprile 2004, ore 18,00