Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pietro Lenzini – Il dardo di fuoco
Pietro Lenzini conduce ancora una volta la sua indagine in direzione di una rilettura di temi antichi; ma tagliente e sulfurea è la sua pittura, i timbri cromatici sono lividi e folgorati da luci baluginanti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Una coincidenza ha voluto che due città romagnole si contendano in questo periodo un primato d'attenzione verso l'arte e la cultura del seicento, dedicando ai temi e alle espressioni del barocco in Romagna due importanti mostre composite e ricche (ci riferiamo a Rimini con Seicento inquieto e a Cesena con Storie barocche).
E' abbastanza singolare che in questa confluenza si situi un cultore contemporaneo dell'arte barocca che ha trasformato in un credo pittorico il suo ammirato sapere verso i maggiori rappresentanti di quel secolo.
Con Il dardo di fuoco la mostra che inaugura domenica 18 aprile 2004 alla Galleria Comunale S.Croce di Cattolica, Pietro Lenzini conduce ancora una volta la sua indagine in direzione di una rilettura di temi antichi; ma tagliente e sulfurea è la sua pittura, i timbri cromatici sono lividi e folgorati da luci baluginanti, i temi ambigui e sottilmente erotici, mentre sono attuali la materia pittorica, le contaminazioni del segno, la sapienza nutrita di contemporaneità (Bacon, Sutherland, Moreni, Galliani).
Pietro Lenzini infatti percorre da anni con inesausto impegno un suo singolare cammino pittorico dove unisce l'abisso e la vertigine berniniana (come in questa mostra) con l'acre certezza del contemporaneo. Mette insieme in modo fluido una dimensione antistorica e circolare dove passato-presente circuitano nella stessa direzione e con la stessa forza.
In realtà sono molteplici i relitti del passato che entrano nella mira visionaria di Pietro Lenzini, il quale gioca e si abbondona alle citazioni e coltiva i suoi temi prediletti (gli abbandoni estatici, le morti nella loro messinscena più teatrale, gli angeli - apparizioni- sogni, le ferite del corpo contrapposte alle ferite dell'anima, le visioni nella loro relazione con il misticismo).
Accostare Lenzini alla tradizione del barocco non esaurisce la sua personalità. Certamente come sottolineava Marilena Pasquali qualche tempo fa “liberarsi di questa angolazione interpretativa certamente corretta ma che rischia di trasformarsi per Lendini, dopo quasi ventanni di lavoro e di giudizi critici, in uno stereotipo un po' soffocante” potrà essere utile per capire meglio il suo impegno artistico.
Tuttavia con questa nuova serie pittorica acutamente intitolata Il dardo di fuoco, Pietro Lenzini non si sottrae alla grande tentazione, ancora una volta, di guardare quei 'modelli', il metamorfismo, i languori, la sensualità, malcelati nei suoi vortici e nei suoi equilibri, nell'artificio e nella visionarietà.
E' abbastanza singolare che in questa confluenza si situi un cultore contemporaneo dell'arte barocca che ha trasformato in un credo pittorico il suo ammirato sapere verso i maggiori rappresentanti di quel secolo.
Con Il dardo di fuoco la mostra che inaugura domenica 18 aprile 2004 alla Galleria Comunale S.Croce di Cattolica, Pietro Lenzini conduce ancora una volta la sua indagine in direzione di una rilettura di temi antichi; ma tagliente e sulfurea è la sua pittura, i timbri cromatici sono lividi e folgorati da luci baluginanti, i temi ambigui e sottilmente erotici, mentre sono attuali la materia pittorica, le contaminazioni del segno, la sapienza nutrita di contemporaneità (Bacon, Sutherland, Moreni, Galliani).
Pietro Lenzini infatti percorre da anni con inesausto impegno un suo singolare cammino pittorico dove unisce l'abisso e la vertigine berniniana (come in questa mostra) con l'acre certezza del contemporaneo. Mette insieme in modo fluido una dimensione antistorica e circolare dove passato-presente circuitano nella stessa direzione e con la stessa forza.
In realtà sono molteplici i relitti del passato che entrano nella mira visionaria di Pietro Lenzini, il quale gioca e si abbondona alle citazioni e coltiva i suoi temi prediletti (gli abbandoni estatici, le morti nella loro messinscena più teatrale, gli angeli - apparizioni- sogni, le ferite del corpo contrapposte alle ferite dell'anima, le visioni nella loro relazione con il misticismo).
Accostare Lenzini alla tradizione del barocco non esaurisce la sua personalità. Certamente come sottolineava Marilena Pasquali qualche tempo fa “liberarsi di questa angolazione interpretativa certamente corretta ma che rischia di trasformarsi per Lendini, dopo quasi ventanni di lavoro e di giudizi critici, in uno stereotipo un po' soffocante” potrà essere utile per capire meglio il suo impegno artistico.
Tuttavia con questa nuova serie pittorica acutamente intitolata Il dardo di fuoco, Pietro Lenzini non si sottrae alla grande tentazione, ancora una volta, di guardare quei 'modelli', il metamorfismo, i languori, la sensualità, malcelati nei suoi vortici e nei suoi equilibri, nell'artificio e nella visionarietà.
18
aprile 2004
Pietro Lenzini – Il dardo di fuoco
Dal 18 aprile al 23 maggio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA COMUNALE SANTA CROCE
Cattolica, Viale Giovanni Pascoli, 21, (Rimini)
Cattolica, Viale Giovanni Pascoli, 21, (Rimini)
Orario di apertura
venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19 -dal 27 aprile al 2 maggio 2004 ;tutti i giorni dalle 16 alle 19
Vernissage
18 Aprile 2004, ore 18