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Giacomo Montanaro – Magie Ossidriche: I Segni dello Zodiaco
L´artista ha affrontato il tema alla sua maniera: non solo il Segno, ma il segno in rapporto alla figura umana. Ne derivano strani e sorprendenti connubi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A due anni di distanza dalla sua prima personale in galleria, l´artista si
confronta con un progetto specifico e di perenne attualità: I Segni dello
Zodiaco. Chi potrebbe confessare di non aver mai letto neppure di sfuggita
il proprio oroscopo?. L´artista ha affrontato il tema alla sua maniera: non
solo il Segno, ma il segno in rapporto alla figura umana. Ne derivano strani
e sorprendenti connubi. Lo Scorpione, ad esempio? E´ la cassa toracica di
una figura distante e solitaria. Il Toro? Una figura che danza in una arena
immaginaria. I gemelli? Una coppia enigmatica e metafisica in cui ogni
elemento trova sostegno nell´altro e viceversa. E così via per gli altri
segni. Acidi e graffi, l´uomo e il proprio Segno, una vicenda infinita,
appunto...
Nell´opera di Giacomo Montanaro protagonista assoluta è la figura umana. Una
figura umana ridotta ai termini essenziali: scarnificata, essenziale,
spettrale e scheletrica, esaltata dalla tecnica degli acidi su carta
fotografica, arricchita ulteriormente da una serie di graffi che esaltano la
profondità delle sue figure. Peculiare la sua sperimentazione del colore.
Montanaro riesce ad andare oltre la barriera delle tonalità. Crea colori con
nuove tecniche, con acidi sempre più sofisticati e sempre più nocivi.
Estrapola tonalità da ossidriche situazioni che lo portano sempre più in
pericolosi aneliti di catarsi sensuale e intellettuale. L´ispirazione è
sempre l´uomo inteso come individualità e per forza di cose sofferente
rispetto alla realtà che si trova ad affrontare. La matrice è la
decomposizione lavica dei corpi pompeiani che tanto ha influito sulla
poetica del pittore. La tecnica è il frutto della sua personalissima ricerca
sul colore che è passata attraverso sperimentazioni di sostanze non
tradizionalmente impiegate per dipingere (lucido per scarpe, muffa, vino...)
fino ad arrivare ai suoi ultimi bagni d´acidi che trovano la tonalità finale
dopo una lunga serie di abluzioni nell´acqua che a contrasto con le sostanze
acide fa emergere delle tinte incredibilmente vive e irreali, si potrebbero
perfino definire digitali, senza l´intervento di macchine o congegni
elettronici.
Giacomo Montanaro nato a Torre del Greco (Na) nel 1970 si è diplomato
all´Accademia di Belle Arti di Napoli sezione scultura col maestro Augusto
Perez.
Varie le mostre personali e collettive attraverso tutta la penisola. Di
particolare rilievo la sua partecipazione nel 1999 alla Biennale di
Venezia - Studio Due.
Nel 2002 la sua prima personale nella galleria IL RITROVO DI ROB SHAZAR. Nel
2003 una personale a Milano all´OPEN ART HOUSE e l´inizio della
collaborazione con la galleria STOP ARTE CONTEMPORANEA di Roma. Nel gennaio
2004 la mostra Settantadueore per la galleria romana. Marzo 2004 partecipa
ad ART EXPO 2004 di Montecarlo. Sempre nel marzo 2004 è tra gli artisti del
progetto Between The Sheets a cura di Gianluca Marziani per FLAH ART FAIR I
Edizione.
confronta con un progetto specifico e di perenne attualità: I Segni dello
Zodiaco. Chi potrebbe confessare di non aver mai letto neppure di sfuggita
il proprio oroscopo?. L´artista ha affrontato il tema alla sua maniera: non
solo il Segno, ma il segno in rapporto alla figura umana. Ne derivano strani
e sorprendenti connubi. Lo Scorpione, ad esempio? E´ la cassa toracica di
una figura distante e solitaria. Il Toro? Una figura che danza in una arena
immaginaria. I gemelli? Una coppia enigmatica e metafisica in cui ogni
elemento trova sostegno nell´altro e viceversa. E così via per gli altri
segni. Acidi e graffi, l´uomo e il proprio Segno, una vicenda infinita,
appunto...
Nell´opera di Giacomo Montanaro protagonista assoluta è la figura umana. Una
figura umana ridotta ai termini essenziali: scarnificata, essenziale,
spettrale e scheletrica, esaltata dalla tecnica degli acidi su carta
fotografica, arricchita ulteriormente da una serie di graffi che esaltano la
profondità delle sue figure. Peculiare la sua sperimentazione del colore.
Montanaro riesce ad andare oltre la barriera delle tonalità. Crea colori con
nuove tecniche, con acidi sempre più sofisticati e sempre più nocivi.
Estrapola tonalità da ossidriche situazioni che lo portano sempre più in
pericolosi aneliti di catarsi sensuale e intellettuale. L´ispirazione è
sempre l´uomo inteso come individualità e per forza di cose sofferente
rispetto alla realtà che si trova ad affrontare. La matrice è la
decomposizione lavica dei corpi pompeiani che tanto ha influito sulla
poetica del pittore. La tecnica è il frutto della sua personalissima ricerca
sul colore che è passata attraverso sperimentazioni di sostanze non
tradizionalmente impiegate per dipingere (lucido per scarpe, muffa, vino...)
fino ad arrivare ai suoi ultimi bagni d´acidi che trovano la tonalità finale
dopo una lunga serie di abluzioni nell´acqua che a contrasto con le sostanze
acide fa emergere delle tinte incredibilmente vive e irreali, si potrebbero
perfino definire digitali, senza l´intervento di macchine o congegni
elettronici.
Giacomo Montanaro nato a Torre del Greco (Na) nel 1970 si è diplomato
all´Accademia di Belle Arti di Napoli sezione scultura col maestro Augusto
Perez.
Varie le mostre personali e collettive attraverso tutta la penisola. Di
particolare rilievo la sua partecipazione nel 1999 alla Biennale di
Venezia - Studio Due.
Nel 2002 la sua prima personale nella galleria IL RITROVO DI ROB SHAZAR. Nel
2003 una personale a Milano all´OPEN ART HOUSE e l´inizio della
collaborazione con la galleria STOP ARTE CONTEMPORANEA di Roma. Nel gennaio
2004 la mostra Settantadueore per la galleria romana. Marzo 2004 partecipa
ad ART EXPO 2004 di Montecarlo. Sempre nel marzo 2004 è tra gli artisti del
progetto Between The Sheets a cura di Gianluca Marziani per FLAH ART FAIR I
Edizione.
17
aprile 2004
Giacomo Montanaro – Magie Ossidriche: I Segni dello Zodiaco
Dal 17 aprile al 30 giugno 2004
arte contemporanea
Location
IL RITROVO DI ROB SHAZAR
Sant'agata De' Goti, Via Generale Armando Diaz, 26, (Benevento)
Sant'agata De' Goti, Via Generale Armando Diaz, 26, (Benevento)
Orario di apertura
mart - dom. ore: 17.00 - 21.00. a richiesta su
appuntamento
Vernissage
17 Aprile 2004, ore 18.00