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Renato Fascetti / Gianfranco Russo – Superfici Profonde
Renato Fascetti-Gianfranco Russo, in questo duale sono a confronto artisti ”lontani” sia per le scelte poetiche che per il linguaggio utilizzato, ma tutte e due in modo del tutto originale elaborano i propri lavori prevalentemente per sovrapposizioni.
Comunicato stampa
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Renato Fascetti-Gianfranco Russo, in questo duale sono a confronto artisti ”lontani” sia per le scelte poetiche che per il linguaggio utilizzato, ma tutte e due in modo del tutto originale elaborano i propri lavori prevalentemente per sovrapposizioni, stratificazioni, velature, con una matrice tutto sommato segnica.
Fascetti destruttura l’immagine (che sia un labirinto, lettere o icone come l’uomo di Leonardo) la frazione e la struttura a più livelli, ri/conquistando una forma, un’immagine ri/composta.
L’elegante sovrapposizione dei frammenti è regolata da interspazi tra strato e strato (a formare una meta/velatura), il vuoto tra gli strati (l’interspazio) diviene anche esso segno, in quanto stabilisce il mutare e l’apparire della nuova forma, a seconda del punto prospettico del fruitore. Altro elemento costante e caratterizzante del lavoro di Fascetti è l’uso monocromatico del bianco, come scrive Vittoria Biasi: “La trans-scrizione nella monocromia bianca costruisce in Fascetti un sistema visivo forte e poeticamente registrato, distante da aspirazioni di annullamento dell’immagine e vicino alla relazione con la luce di Castellani al desiderio di esorcizzarla”
In Russo gesti, sgocciolature (Drippings) filamenti e graffi, campiture morfologicamente magmatiche, formano percorsi labirintici, dove si intuiscono pre/forme che suggeriscono molteplici visioni, pre/figurazioni.
Russo passa da un primo intervento dal forte impianto espressivo e gestuale dai timbri vivacissimi, policromi, ad una seconda fase più riflessiva, più meditata,dove sovrappone neri strati di pittura a coprire, ma più mediamente a velare e apparentemente a rendere monocromo il fondo.
Ulteriori riquadrature, nero su nero e graffi segnici (con l’uso del pennello), felici accensioni luminose concorrono verso nuovi mutamenti del lavoro. Come scrive Stefano Gallo: “…Russo osserva com’è naturale, con gli strumenti dell’architetto e del pittore e così dunque la sua produzione artistica tematizza per così dire, un altro vedere, fa emergere dallo studio delle forme altri rapporti, imprevisti”.
Bruno Aller
Fascetti destruttura l’immagine (che sia un labirinto, lettere o icone come l’uomo di Leonardo) la frazione e la struttura a più livelli, ri/conquistando una forma, un’immagine ri/composta.
L’elegante sovrapposizione dei frammenti è regolata da interspazi tra strato e strato (a formare una meta/velatura), il vuoto tra gli strati (l’interspazio) diviene anche esso segno, in quanto stabilisce il mutare e l’apparire della nuova forma, a seconda del punto prospettico del fruitore. Altro elemento costante e caratterizzante del lavoro di Fascetti è l’uso monocromatico del bianco, come scrive Vittoria Biasi: “La trans-scrizione nella monocromia bianca costruisce in Fascetti un sistema visivo forte e poeticamente registrato, distante da aspirazioni di annullamento dell’immagine e vicino alla relazione con la luce di Castellani al desiderio di esorcizzarla”
In Russo gesti, sgocciolature (Drippings) filamenti e graffi, campiture morfologicamente magmatiche, formano percorsi labirintici, dove si intuiscono pre/forme che suggeriscono molteplici visioni, pre/figurazioni.
Russo passa da un primo intervento dal forte impianto espressivo e gestuale dai timbri vivacissimi, policromi, ad una seconda fase più riflessiva, più meditata,dove sovrappone neri strati di pittura a coprire, ma più mediamente a velare e apparentemente a rendere monocromo il fondo.
Ulteriori riquadrature, nero su nero e graffi segnici (con l’uso del pennello), felici accensioni luminose concorrono verso nuovi mutamenti del lavoro. Come scrive Stefano Gallo: “…Russo osserva com’è naturale, con gli strumenti dell’architetto e del pittore e così dunque la sua produzione artistica tematizza per così dire, un altro vedere, fa emergere dallo studio delle forme altri rapporti, imprevisti”.
Bruno Aller
16
aprile 2004
Renato Fascetti / Gianfranco Russo – Superfici Profonde
Dal 16 al 30 aprile 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTE E PENSIERI
Roma, Via Ostilia, 3A, (Roma)
Roma, Via Ostilia, 3A, (Roma)
Orario di apertura
dal mercoledì al sabato ore 16/20
Vernissage
16 Aprile 2004, ore 18