Artisti che incontrano i confini dello spazio conchiuso dell’opera richiedendo sempre uno specifico atto di lettura della superficie e di localizzazione di fronte all’area di attracco dell’opera stessa, recuperano una possibile dimensione storica dell’immagine mentre analizzano con “indiscrezione” l’aspetto materiale. La mostra tenderà a sottolineare e supportare le indiscrezioni di ogni artista attraverso i propri specifici e precipui linguaggi “indiscreti”. L’indiscrezione come status qualificante artistico, innegabile la totale mancanza di discrezione propria del linguaggio dell’arte. L’indiscrezione come modus operandi potrebbe fungere da antidoto per combattere l’invisibilità a cui spesso vengono sottoposte le creazioni dell’artista. Alcuni artisti riesumando una qualità propria del lessico artistico, hanno deciso di non essere “discreti” e percorrere la via DELL’indiscrezione per potersi manifestare. Non bisogna mai dimenticarsi che dietro il passatempo crudele dell’artificio, dietro una congerie di segni, si nasconde una meditazione. L’arte per una spontanea predilizione adotta sempre il concetto di “indiscrezione” per dichiararsi, non percorre mai i propri sentieri in punta di piedi. Un artista che si trova ad operare “dentro la pancia di un cavallo” o “in fondo al mare” non riuscirà comunque ad sembrare “discreto” . Fatalmente accade invece che attraverso la manipolazione del proprio Dna, essa spesso si imbatte in un tombale silenzio, un coro muto, una eco soffocata. In maniera snaturata viene prodotto un “dannato” mutismo. Questa rassegna cercherà di occuparsi di 4 artisti inequivocabilmente “rumorosi”, che producono un interessante frastuono e che desiderano a tutti i costi essere “indiscreti” per esserci. Si tratta di ripristino. La mostra è finanziata dalla Fondazione Banca Carivit di Viterbo e patrocinata dal Comune di Viterbo. Sarà corredata da un catalogo scientifico. L’ufficio stampa è a cura di Francesca Zucchiatti. La rassegna si colloca in un ambito più ampio di lancio della città di Viterbo nel sistema dell’arte contemporanea, debutta infatti dal 22 al 25 aprile la prima edizione di Vitarte- la prima mostra mercato di Arte Moderna e Contemporanea del Centro Italia, patrocinata dalla Regione Lazio, dalla Provincia, dal Comune e dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Viterbo. Avrà un allestimento spettacolare e ospiterà una serie di eventi, incontri e mostre, tra di esse una dedicata a Sebastian Matta.