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Guerra, Pace, Ecc…
Mostra finale del Laboratorio delle tecniche e delle espressioni artistiche 9.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Testo a cura di Lewis Baltz
In una scena memorabile del film Patton di Franklin Schaffner (1970), il generale impersonato da George C. Scott, durante un sopralluogo al termine di una battaglia sanguinosa, osserva che 'paragonate alla guerra, tutte le altre attività umane perdono di significato'. Non è chiaro se Patton pronunciò effettivamente queste parole, perlomeno in quelle circostanze, ma è un fatto ben documentato che l'allora presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon, rimase alzato tutta la notte per guardare il film Patton, più e più volte, prima di ordinare l'invasione della Cambogia il mattino seguente. Lo scopo di questo aneddoto non è quello di esprimere commenti sui gusti cinematografici dei guerrafondai, ma di ricordarci in modo drammatico che guerra e pace, sfortunatamente, rimangono una questione tanto del mondo fenomenico che delle sue rappresentazioni. Ai fini della nostra indagine abbiamo preso le mosse dalla definizione di John Keegan della guerra come 'violenza umana organizzata', cioè come distinta dalla violenza casuale o da quella non umana. Anche entro i limiti di questa definizione, tuttavia, sono possibili risposte diverse alla domanda 'che cosa è guerra?' – come questa mostra testimonia. Da qui discendono logicamente altre domande: l'arte – un fatto ludico – può o dovrebbe esprimere un punto di vista su un tema tanto enorme e, spesso, così indescrivibilmente tragico? È possibile rappresentare la pace in termini non negativi, ovvero come assenza di guerra? Le rappresentazioni sono un mezzo adeguato al compito di informare, esprimere e/o promuovere? E se sì, in quale modo?
Queste sono state alcune delle questioni proposte ai partecipanti del Laboratorio 9.
Le opere in questa mostra tentano di fornire, quantomeno, una risposta provvisoria.
A CURA DI LEWIS BALTZ E ANTONELLO FRONGIA
Artisti presenti
Federico Covre
Francesca De Pieri
Silvia Ferrari
Sabina Jallow
Jacopo Jarach
Valentina Mai
Gabriele Mazzariol
Giuliana Racco
Marian Vanzetto
Marika Vicari
Veronica Voltolina
Chuang Yen Yun
Thanos Zakopoulos
Piera Zanei
In una scena memorabile del film Patton di Franklin Schaffner (1970), il generale impersonato da George C. Scott, durante un sopralluogo al termine di una battaglia sanguinosa, osserva che 'paragonate alla guerra, tutte le altre attività umane perdono di significato'. Non è chiaro se Patton pronunciò effettivamente queste parole, perlomeno in quelle circostanze, ma è un fatto ben documentato che l'allora presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon, rimase alzato tutta la notte per guardare il film Patton, più e più volte, prima di ordinare l'invasione della Cambogia il mattino seguente. Lo scopo di questo aneddoto non è quello di esprimere commenti sui gusti cinematografici dei guerrafondai, ma di ricordarci in modo drammatico che guerra e pace, sfortunatamente, rimangono una questione tanto del mondo fenomenico che delle sue rappresentazioni. Ai fini della nostra indagine abbiamo preso le mosse dalla definizione di John Keegan della guerra come 'violenza umana organizzata', cioè come distinta dalla violenza casuale o da quella non umana. Anche entro i limiti di questa definizione, tuttavia, sono possibili risposte diverse alla domanda 'che cosa è guerra?' – come questa mostra testimonia. Da qui discendono logicamente altre domande: l'arte – un fatto ludico – può o dovrebbe esprimere un punto di vista su un tema tanto enorme e, spesso, così indescrivibilmente tragico? È possibile rappresentare la pace in termini non negativi, ovvero come assenza di guerra? Le rappresentazioni sono un mezzo adeguato al compito di informare, esprimere e/o promuovere? E se sì, in quale modo?
Queste sono state alcune delle questioni proposte ai partecipanti del Laboratorio 9.
Le opere in questa mostra tentano di fornire, quantomeno, una risposta provvisoria.
A CURA DI LEWIS BALTZ E ANTONELLO FRONGIA
Artisti presenti
Federico Covre
Francesca De Pieri
Silvia Ferrari
Sabina Jallow
Jacopo Jarach
Valentina Mai
Gabriele Mazzariol
Giuliana Racco
Marian Vanzetto
Marika Vicari
Veronica Voltolina
Chuang Yen Yun
Thanos Zakopoulos
Piera Zanei
14
aprile 2004
Guerra, Pace, Ecc…
Dal 14 al 17 aprile 2004
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE BEVILACQUA LA MASA – PALAZZETTO TITO
Venezia, Dorsoduro, 2826, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 2826, (Venezia)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 14 alle 19
Chiuso il martedì
Vernissage
14 Aprile 2004, ore 18.30