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Moreno Bondi
Le opere sono tutti oli su tela, dipinti secondo le tecniche dei grandi maestri del passato, con l’utilizzo di colori preparati a mano, le cui formule sono state apprese e sperimentate attraverso anni di ricerche.
Comunicato stampa
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La Fondazione Teatro Lirico di Cagliari organizza la mostra dedicata alla pittura di Moreno Bondi dal 26 aprile al 13 giugno 2004, con il sostegno della Regione Autonoma Sardegna-Assessorato al Turismo.
La personale verrà inaugurata il 26 aprile 2004 alle ore 12.00 presso il Foyer del Teatro Lirico, in occasione dell’apertura ufficiale del "IV "Festival di Sant’Efisio" nel corso del quale in Teatro sarà sede d’importanti manifestazioni musicali.
L'esposizione- che per il pubblico costituirà una duplice occasione d’incontro con un’arte raffinata e colta- prevede 30 quadri di grandi dimensioni. Le opere sono tutti oli su tela, dipinti secondo le tecniche dei grandi maestri del passato, con l'utilizzo di colori preparati a mano, le cui formule sono state apprese e sperimentate attraverso anni di ricerche
Moreno Bondi (nato a Carrara nel 1959) è, infatti, Docente Titolare della Cattedra di Tecniche Pittoriche presso l'Accademia di Belle Arti di Roma. La pittura di questo artista contemporaneo nasce dalla profonda ammirazione per Caravaggio da cui prende ispirazione la sua espressione artistica attuale e moderna . "Moreno Bondi –scrive lo storico dell’arte, già Ministro dei Beni Culturali, Prof. Antonio Paolucci- conosce come nessuno il mestiere dei maestri dei grandi secoli e sa replicarlo con sapienza mimetica assoluta". L’approfondita conoscenza tecnica della storia dell'arte e la lunga pratica nel campo della pittura e della scultura gli consentono di imprimere alle figure -moderne nei gesti e nelle pose- il calore e la potenza della pittura seicentesca. Il risultato è un affascinante oscillare della percezione fra antico e contemporaneo.
L’esperienza artistica di Moreno Bondi, nato a Carrara nel 1959, matura nell’ambito della storia e della cultura d’una terra ricca di un passato antico come la Toscana. Sin dagli anni di studio presso l’Accademia delle Belle Arti della sua città, Bondi studia l’arte di Michelangelo, di Caravaggio e di Guercino, si appropria del mestiere antico di pittore, apprende le tecniche tradizionali, si dedica allo studio dei materiali e si sofferma con particolare attenzione sugli equilibri formali e compositivi delle opere del passato. Parallelamente, approfondisce lo studio delle tecniche scultoree, in particolare sul marmo, come nella tradizione della storia della sua Carrara, con Floriano Bodini. Dal marmo l’artista mutua austerità ed essenzialità come regola per i dipinti. La scultura contribuisce ad intensificare la sua passione per la materia, per la fisicità delle cose, per la spazialità. Ed il suo linguaggio sarà poi costantemente presente anche nelle opere pittoriche. Nell’opera di Bondi pittura e scultura si compenetrano e si armonizzano con dei linguaggi complementari.
Appena terminati gli studi in Accademia Bondi si dedica completamente e con particolare passione alla ricerca sulle tecniche pittoriche, attraverso lo studio e l’interpretazione dei manuali antichi, la sperimentazione e la rielaborazione delle formule originarie dei colori usati tra Rinascimento e Seicento. Come un colto alchimista, Bondi sperimenta oltre tremila “ricette” di colore e riproduce una materia pittorica fedele agli olii di secoli fa e che permettono all’artista di realizzare la rarissima tecnica di “fresco su fresco”.
Nel 1986 diviene il più giovane Titolare ricoprendo l’incarico di Docente di Tecniche Pittoriche presso l’Accademia delle Belle Arti di Carrara,. In seguito, dal 1992, è Docente Titolare presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma.
Bondi partecipa ad esposizioni personali e collettive in Italia, ed in particolare presso il Palazzo delle Esposizioni (Gli Angeli sopra Roma, Roma, 1999, tra le altre), e a Palazzo Caselli a Carrara (Aforismi, 2001). All’estero, tra le altre, espone presso la Biblioteca Alessandrina (Cleopatra fra storia e mito, Alessandria d’Egitto, 2002). Su commissione della Curia Generalizia dell’Ordine degli Agostiniani scalzi, realizza il Trittico e la pala d’Altare presso la Chiesa di Gesù e Maria di via del Corso a Roma (1997), ed il ritratto del Cardinal Marchisano presso la sala degli affreschi di Perin del Vaga del Palazzo della Cancelleria a Roma.
I dipinti di Bondi nascono da una partic
olare attenzione all’eredità del passato culturale e si propongono in continuità con la tradizione con i canoni classici di ordine, proporzione, equilibrio. Ma l’artista intraprende anche una ricerca di linguaggi pittorici innovativi. Il mondo raccontato nelle sue opere è il suo mondo contemporaneo. Bondi pensa che il passato vada tesaurizzato per poter alimentare il presente. Come ha scritto Antonio Paolucci, “La pittura di Moreno Bondi fa pensare ad uno specchio in cui si riflettono le icone dell’arte antica… [ma] lo specchio si è rotto. Riflette Michelangelo e Caravaggio e i naturalisti del Seicento in disarticolati frammenti”.
Nell’opera di Bondi coesistono inoltre l’evocazione della grande metafisica e del surrealismo insieme alla raffigurazione della concretezza della materia, sempre protagonista, della fisicità del lavoro, della composizione fatta di spazi pieni e di vuoti. E così forme inspiegabili, simboli enigmatici, sogni e visioni dell’inconscio alcune volte parlano del suo autore e del suo mondo, altre volte alludono ad un passato remoto ma non smarrito e che ha lasciato nell’Uomo una traccia indelebile.
La personale verrà inaugurata il 26 aprile 2004 alle ore 12.00 presso il Foyer del Teatro Lirico, in occasione dell’apertura ufficiale del "IV "Festival di Sant’Efisio" nel corso del quale in Teatro sarà sede d’importanti manifestazioni musicali.
L'esposizione- che per il pubblico costituirà una duplice occasione d’incontro con un’arte raffinata e colta- prevede 30 quadri di grandi dimensioni. Le opere sono tutti oli su tela, dipinti secondo le tecniche dei grandi maestri del passato, con l'utilizzo di colori preparati a mano, le cui formule sono state apprese e sperimentate attraverso anni di ricerche
Moreno Bondi (nato a Carrara nel 1959) è, infatti, Docente Titolare della Cattedra di Tecniche Pittoriche presso l'Accademia di Belle Arti di Roma. La pittura di questo artista contemporaneo nasce dalla profonda ammirazione per Caravaggio da cui prende ispirazione la sua espressione artistica attuale e moderna . "Moreno Bondi –scrive lo storico dell’arte, già Ministro dei Beni Culturali, Prof. Antonio Paolucci- conosce come nessuno il mestiere dei maestri dei grandi secoli e sa replicarlo con sapienza mimetica assoluta". L’approfondita conoscenza tecnica della storia dell'arte e la lunga pratica nel campo della pittura e della scultura gli consentono di imprimere alle figure -moderne nei gesti e nelle pose- il calore e la potenza della pittura seicentesca. Il risultato è un affascinante oscillare della percezione fra antico e contemporaneo.
L’esperienza artistica di Moreno Bondi, nato a Carrara nel 1959, matura nell’ambito della storia e della cultura d’una terra ricca di un passato antico come la Toscana. Sin dagli anni di studio presso l’Accademia delle Belle Arti della sua città, Bondi studia l’arte di Michelangelo, di Caravaggio e di Guercino, si appropria del mestiere antico di pittore, apprende le tecniche tradizionali, si dedica allo studio dei materiali e si sofferma con particolare attenzione sugli equilibri formali e compositivi delle opere del passato. Parallelamente, approfondisce lo studio delle tecniche scultoree, in particolare sul marmo, come nella tradizione della storia della sua Carrara, con Floriano Bodini. Dal marmo l’artista mutua austerità ed essenzialità come regola per i dipinti. La scultura contribuisce ad intensificare la sua passione per la materia, per la fisicità delle cose, per la spazialità. Ed il suo linguaggio sarà poi costantemente presente anche nelle opere pittoriche. Nell’opera di Bondi pittura e scultura si compenetrano e si armonizzano con dei linguaggi complementari.
Appena terminati gli studi in Accademia Bondi si dedica completamente e con particolare passione alla ricerca sulle tecniche pittoriche, attraverso lo studio e l’interpretazione dei manuali antichi, la sperimentazione e la rielaborazione delle formule originarie dei colori usati tra Rinascimento e Seicento. Come un colto alchimista, Bondi sperimenta oltre tremila “ricette” di colore e riproduce una materia pittorica fedele agli olii di secoli fa e che permettono all’artista di realizzare la rarissima tecnica di “fresco su fresco”.
Nel 1986 diviene il più giovane Titolare ricoprendo l’incarico di Docente di Tecniche Pittoriche presso l’Accademia delle Belle Arti di Carrara,. In seguito, dal 1992, è Docente Titolare presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma.
Bondi partecipa ad esposizioni personali e collettive in Italia, ed in particolare presso il Palazzo delle Esposizioni (Gli Angeli sopra Roma, Roma, 1999, tra le altre), e a Palazzo Caselli a Carrara (Aforismi, 2001). All’estero, tra le altre, espone presso la Biblioteca Alessandrina (Cleopatra fra storia e mito, Alessandria d’Egitto, 2002). Su commissione della Curia Generalizia dell’Ordine degli Agostiniani scalzi, realizza il Trittico e la pala d’Altare presso la Chiesa di Gesù e Maria di via del Corso a Roma (1997), ed il ritratto del Cardinal Marchisano presso la sala degli affreschi di Perin del Vaga del Palazzo della Cancelleria a Roma.
I dipinti di Bondi nascono da una partic
olare attenzione all’eredità del passato culturale e si propongono in continuità con la tradizione con i canoni classici di ordine, proporzione, equilibrio. Ma l’artista intraprende anche una ricerca di linguaggi pittorici innovativi. Il mondo raccontato nelle sue opere è il suo mondo contemporaneo. Bondi pensa che il passato vada tesaurizzato per poter alimentare il presente. Come ha scritto Antonio Paolucci, “La pittura di Moreno Bondi fa pensare ad uno specchio in cui si riflettono le icone dell’arte antica… [ma] lo specchio si è rotto. Riflette Michelangelo e Caravaggio e i naturalisti del Seicento in disarticolati frammenti”.
Nell’opera di Bondi coesistono inoltre l’evocazione della grande metafisica e del surrealismo insieme alla raffigurazione della concretezza della materia, sempre protagonista, della fisicità del lavoro, della composizione fatta di spazi pieni e di vuoti. E così forme inspiegabili, simboli enigmatici, sogni e visioni dell’inconscio alcune volte parlano del suo autore e del suo mondo, altre volte alludono ad un passato remoto ma non smarrito e che ha lasciato nell’Uomo una traccia indelebile.
26
aprile 2004
Moreno Bondi
Dal 26 aprile al 02 agosto 2004
arte contemporanea
Location
TEATRO LIRICO
Cagliari, Via Sant'Alenixedda, (Cagliari)
Cagliari, Via Sant'Alenixedda, (Cagliari)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 10.00-14.00, 18.00-20.00
Vernissage
26 Aprile 2004, ore 12.00
Sito web
www.morenobondi.it