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Benvenuto in Mia Casa
Marina Gasparini, Clara Luiselli, Gianfranco Milanesi, Cristina Pavesi, Daniele Zennaro. Una mostra in cui cinque artisti offrono una propria riflessione e interpretazione dell’ambiente domestico.
Comunicato stampa
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La Galleria Vanna Casati presenta Benvenuto in Mia Casa, una mostra in cui cinque artisti offrono una propria riflessione e interpretazione dell’ambiente domestico.
La casa come spazio da vivere, luogo intimo dove si ritrova la famiglia, dove ci si riposa, ma anche ci si scontra, si discute, si litiga. Ambiente accogliente, nido o rifugio, la casa per i più si traduce nelle quattro mura calde e sicure, per altri diviene prigione da cui cercare di evadere, luogo dove accade di tutto, dove l’ordinario spesso si trasforma in tragedia, dove la televisione non ci fa sentire mai soli.
Ogni artista porta avanti un’indagine personale soffermandosi sulle diverse valenze del concetto “casa”, indagando differenti realtà legate al vivere contemporaneo.
Marina Gasparini riproduce l’interno di varie stanze che possono essere la camera da letto, la cucina o ancora il bagno, visualizzate da angolature diverse, un po’ come avesse in mano la macchina fotografica. In realtà realizza disegni in cui sui vari mobili e oggetti rappresentati campeggiano scritte che suggeriscono stati d’animo o sono domande aperte, “Perché poi ci si stanca?”, “Sai realizzare?”, “Fammi arrabbiare fammi ridere”.
Una casa-fai-da-te è quella che propone Clara Luiselli che incomincia ad individuare gli oggetti a cui nessuno vorrebbe rinunciare (il letto, il fornello, il lavandino…). Rintracciando il mobilio essenziale per vivere in comodità, Luiselli compone dei ricami dalle linee colorate e geometriche, sullo stile dei cartamodelli, che diventano le inconsuete decorazioni di calde coperte.
Nelle cere di Gianfranco Milanesi si delineano pochi elementi che però fanno subito capire qual è il luogo rappresentato dall’artista: una stufetta, un materasso buttato a terra, alcuni sgabelli sono l’essenziale arredamento del rifugio dove emarginati, poveri o immigrati si rintanano.
Gran parte del lavoro di Cristina Pavesi è legato in qualche modo all’ambiente domestico. La casa viene raccontata ora in maniera divertente ed ironica, ora in maniera assurda e dissacratoria grazie alla capacità di Pavesi di dare vita a storie, suggerite semplicemente da oggetti o ricreate da immagini, dove quel ambiente che pare suggerire serenità in realtà cela la fatica, la disperazione, l’orrore.
Il più giovane artista in mostra, Daniele Zennaro , offre una riflessione sullo spazio legato sì alla casa ma relazionata con l’esterno. Il binomio interno/esterno convive in un’istallazione video in cui lo spettatore diventa voyeur . Il lavoro di Zennaro riflette assolutamente il nostro vivere quotidiano dominato dalla comunicazione e sottomissione mediatica.
Il titolo della mostra è stato preso dall’omonima canzone dei Casinò Royale (da CRX , Polygram, 1997) .
La mostra Benvenuto in Mia Casa sarà accompagnata da un testo di Valentina Costa.
La casa come spazio da vivere, luogo intimo dove si ritrova la famiglia, dove ci si riposa, ma anche ci si scontra, si discute, si litiga. Ambiente accogliente, nido o rifugio, la casa per i più si traduce nelle quattro mura calde e sicure, per altri diviene prigione da cui cercare di evadere, luogo dove accade di tutto, dove l’ordinario spesso si trasforma in tragedia, dove la televisione non ci fa sentire mai soli.
Ogni artista porta avanti un’indagine personale soffermandosi sulle diverse valenze del concetto “casa”, indagando differenti realtà legate al vivere contemporaneo.
Marina Gasparini riproduce l’interno di varie stanze che possono essere la camera da letto, la cucina o ancora il bagno, visualizzate da angolature diverse, un po’ come avesse in mano la macchina fotografica. In realtà realizza disegni in cui sui vari mobili e oggetti rappresentati campeggiano scritte che suggeriscono stati d’animo o sono domande aperte, “Perché poi ci si stanca?”, “Sai realizzare?”, “Fammi arrabbiare fammi ridere”.
Una casa-fai-da-te è quella che propone Clara Luiselli che incomincia ad individuare gli oggetti a cui nessuno vorrebbe rinunciare (il letto, il fornello, il lavandino…). Rintracciando il mobilio essenziale per vivere in comodità, Luiselli compone dei ricami dalle linee colorate e geometriche, sullo stile dei cartamodelli, che diventano le inconsuete decorazioni di calde coperte.
Nelle cere di Gianfranco Milanesi si delineano pochi elementi che però fanno subito capire qual è il luogo rappresentato dall’artista: una stufetta, un materasso buttato a terra, alcuni sgabelli sono l’essenziale arredamento del rifugio dove emarginati, poveri o immigrati si rintanano.
Gran parte del lavoro di Cristina Pavesi è legato in qualche modo all’ambiente domestico. La casa viene raccontata ora in maniera divertente ed ironica, ora in maniera assurda e dissacratoria grazie alla capacità di Pavesi di dare vita a storie, suggerite semplicemente da oggetti o ricreate da immagini, dove quel ambiente che pare suggerire serenità in realtà cela la fatica, la disperazione, l’orrore.
Il più giovane artista in mostra, Daniele Zennaro , offre una riflessione sullo spazio legato sì alla casa ma relazionata con l’esterno. Il binomio interno/esterno convive in un’istallazione video in cui lo spettatore diventa voyeur . Il lavoro di Zennaro riflette assolutamente il nostro vivere quotidiano dominato dalla comunicazione e sottomissione mediatica.
Il titolo della mostra è stato preso dall’omonima canzone dei Casinò Royale (da CRX , Polygram, 1997) .
La mostra Benvenuto in Mia Casa sarà accompagnata da un testo di Valentina Costa.
23
aprile 2004
Benvenuto in Mia Casa
Dal 23 aprile al 20 maggio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA VANNA CASATI
Bergamo, Via Borgo Palazzo, 42 interno, (Bergamo)
Bergamo, Via Borgo Palazzo, 42 interno, (Bergamo)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.30
Sabato dalle 11.00 alle 12.30; dalle 16.00 alle 19.30
Chiuso il martedì
Vernissage
23 Aprile 2004, ore 18.30