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Andrzej Wajda – Il nostro Giappone
Verranno presentati 100 disegni del regista polacco Andrzej Wajda. Le opere sono schizzi eseguiti durante i viaggi in Giappone.
Comunicato stampa
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Nell'arco di un mese e mezzo verranno presentati 100 disegni del regista polacco Andrzej Wajda.
Le opere sono schizzi eseguiti durante i viaggi in Giappone, tecniche miste su carta, che verranno presentati in concomitanza alle due sezioni della retrospettiva cinematografica dedicata al regista organizzata dal Museo
del Cinema presso il cinema Massimo di Torino.
All'interno della rassegna organizzata dal Mutamento ZC in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, per la manifestazione "Verso una Polonia Europea" a Torino, il Festival del Cinema Europeo di Lecce e l'Istituto Polacco di Roma, la Galleria 41 artecontemporanea ospiterà i disegni di Andrzej Wajda, cui è dedicata l'amplia retrospettiva, aprendo una piccola finestra sulla produzione figurativa del grande regista polacco, a svelare una dimensione più intima e riflessiva che accompagna, e talvolta soggiace alla sua espressione artistica più nota, quella teatrale che si affianca alla più consistente produzione cinematografica.
L'interesse di Wajda per il Giappone nasce negli anni '60, quando iniziano a venire proiettati in territorio nipponico i suoi primi film. In seguito due esperienze teatrali fondamentali lo avvicinano alla drammaturgia giapponese: l'incontro con Tamasaburo Bando, famoso attore onnagata, con cui mette in scena Anastasja, tratto dal romanzo di Dostoewskji, a Tokio nel 1989, da cui trae anche un film, e la rappresentazione di Mishima, spettacolo in cui gli attori polacchi si confrontano con alcune brevi opere dello scrittore giapponese, al Teatro di Cracovia, nel 1994, per l'inaugurazione del Centrum Sztuki i Techniki Japońskiej “Manggha”. La fondazione di questo centro studi giapponesi in Polonia rappresenta il coronamento del rapporto instaurato da Wajda con la cultura giapponese o, come egli stesso ama definirla, "la sua avventura con il Giappone".
Il nostro Giappone. Nostro perché "solo ciò che si è fissato si ricorda a lungo e diventa nostro".
I disegni esposti in mostra ci conducono nel mondo del Giappone antico, nei suoi templi, alle cerimonie, ai giardini imperiali e al teatro; i soggetti raffigurati sono appunti, scorci visivi, istantanee di situazioni a denso contenuto emotivo, memorie fissate sulle pagine di un taccuino, indispensabile compagno di un viaggio, nate dall'esigenza di fissarne i dettagli.
"Ho scrutato soprattutto nei dettagli, così particolari e diversi dai nostri. La forma degli alberi e il modo in cui poggiano. I foglietti con le preghiere appesi ai ramoscelli in fiore degli amareni. I monaci buddisti e gli attori del teatro Nō e kabuki. I palazzi di Kyoto e l’incredibile castello “ Il Bianco Airone”. Tutto ciò tratteggiato in fretta, dal vivo, nel momento della visita, con l’unico pensiero di cogliere l’essenza della bellezza, che sfuggiva davanti ai nostri occhi.
Non è, quindi, un’interpretazione, ma il desiderio di afferrare quello che ho veduto, con la convinzione che sia proprio l’annotazione, a rimanere per sempre impressa nella memoria di chi disegna e a ritornare ogni qualvolta sia richiesta". (A.Wajda)
Francesca Solero
Le opere sono schizzi eseguiti durante i viaggi in Giappone, tecniche miste su carta, che verranno presentati in concomitanza alle due sezioni della retrospettiva cinematografica dedicata al regista organizzata dal Museo
del Cinema presso il cinema Massimo di Torino.
All'interno della rassegna organizzata dal Mutamento ZC in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, per la manifestazione "Verso una Polonia Europea" a Torino, il Festival del Cinema Europeo di Lecce e l'Istituto Polacco di Roma, la Galleria 41 artecontemporanea ospiterà i disegni di Andrzej Wajda, cui è dedicata l'amplia retrospettiva, aprendo una piccola finestra sulla produzione figurativa del grande regista polacco, a svelare una dimensione più intima e riflessiva che accompagna, e talvolta soggiace alla sua espressione artistica più nota, quella teatrale che si affianca alla più consistente produzione cinematografica.
L'interesse di Wajda per il Giappone nasce negli anni '60, quando iniziano a venire proiettati in territorio nipponico i suoi primi film. In seguito due esperienze teatrali fondamentali lo avvicinano alla drammaturgia giapponese: l'incontro con Tamasaburo Bando, famoso attore onnagata, con cui mette in scena Anastasja, tratto dal romanzo di Dostoewskji, a Tokio nel 1989, da cui trae anche un film, e la rappresentazione di Mishima, spettacolo in cui gli attori polacchi si confrontano con alcune brevi opere dello scrittore giapponese, al Teatro di Cracovia, nel 1994, per l'inaugurazione del Centrum Sztuki i Techniki Japońskiej “Manggha”. La fondazione di questo centro studi giapponesi in Polonia rappresenta il coronamento del rapporto instaurato da Wajda con la cultura giapponese o, come egli stesso ama definirla, "la sua avventura con il Giappone".
Il nostro Giappone. Nostro perché "solo ciò che si è fissato si ricorda a lungo e diventa nostro".
I disegni esposti in mostra ci conducono nel mondo del Giappone antico, nei suoi templi, alle cerimonie, ai giardini imperiali e al teatro; i soggetti raffigurati sono appunti, scorci visivi, istantanee di situazioni a denso contenuto emotivo, memorie fissate sulle pagine di un taccuino, indispensabile compagno di un viaggio, nate dall'esigenza di fissarne i dettagli.
"Ho scrutato soprattutto nei dettagli, così particolari e diversi dai nostri. La forma degli alberi e il modo in cui poggiano. I foglietti con le preghiere appesi ai ramoscelli in fiore degli amareni. I monaci buddisti e gli attori del teatro Nō e kabuki. I palazzi di Kyoto e l’incredibile castello “ Il Bianco Airone”. Tutto ciò tratteggiato in fretta, dal vivo, nel momento della visita, con l’unico pensiero di cogliere l’essenza della bellezza, che sfuggiva davanti ai nostri occhi.
Non è, quindi, un’interpretazione, ma il desiderio di afferrare quello che ho veduto, con la convinzione che sia proprio l’annotazione, a rimanere per sempre impressa nella memoria di chi disegna e a ritornare ogni qualvolta sia richiesta". (A.Wajda)
Francesca Solero
14
aprile 2004
Andrzej Wajda – Il nostro Giappone
Dal 14 aprile al 22 maggio 2004
disegno e grafica
Location
41 ARTECONTEMPORANEA
Torino, Strada Val Salice, 9, (Torino)
Torino, Strada Val Salice, 9, (Torino)
Orario di apertura
ore 11,30 presentazione catalogo edito da Lindau. ore 18,30: inaugurazione
Vernissage
14 Aprile 2004, dal martedì al sabato, ore 16 - 19,30. Mattina su appuntamento