Dodici settimane durante le quali Resta Domiciliari (progetto che intende manifestare preoccupazione per la carenza di appuntamenti artistici e culturali nella città, sollecitando e motivando altri cittadini affinché loro stessi diventino promotori di proposte similari) ha continuato un lavoro incessante fatto di incontri tra artisti e gente comune, di visite e scambi di opinioni ed aspettative.
La divulgazione dell’evento, oltre ai media locali, ha colpito l’interesse di diverse testate specializzate on line come undo.net, artonweb, arteinrete, ar-tema ed il portale di Supereva e ha portato Resta Domiciliari a nutrirsi di nuove presenze, allargando la rete di scambi ed andando a evidenziare sempre più un desiderio collettivo di vicinanza alle tematiche del progetto e alla diffusione di una coscienza sociale nei riguardi dell’arte e della cultura.

Questo, oggi, ci ha portati a riorganizzare l’intervento proponendo una seconda edizione che si svilupperà in tre appartamenti aperti al pubblico durante il primo week-end di aprile.
Dodici artisti, provenienti da Torino, Genova, Roma, Pescara e naturalmente Alessandria, abiteranno tre case con le loro opere pittoriche, fotografiche, animazioni multimediali e performance musicali.

Esporranno a casa di Mico, in Piazza S. Maria di Castello 1, Annalisa Pisoni (una che prova a far l’artista, sempre meglio che lavorare), Stefano Buzzelli (enfatizzo l'essenza dell'oggetto comune in un tempo in cui la sua durata tende a contrarsi sempre di più), Cristina Mandelli (-).

A casa di Daniela e Claudio in Via Firenze 6 saranno esposte le opere di Beppe Macca (movimento - mediterraneo - sentimentale), Antonio de Luca (artista in vendita), Marta Milanese (illuminata dalla letteratura italiana e dal rock internazionale cerca in se pastafrolli e apocalippi), Nevio Otriojotiv (la ventresca è un piatto che va gustato freddo).

A casa di Beppe in Via Chenna 34 intervengono Simonetta Cappello (un'artista alla ricerca del tempo e del perturbante in tutte le sue forme di manifestazione), Monica Basso (il sogno: immagini distorte, paure e angosce quotidiane riesaminate dal pensiero insonne), Max Oddone (Max, basta la parola!), Beppe Anderi e Giorgio Penotti (con le immagini e la musica ci trasportano nel mondo rarefatto dell'altitudine, dove tutto si fa etereo e imponderabile).