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Agresta – Le Nozze di Antigone
In una ballata popolare, omaggio alla scrittrice Elsa Morante, un’Antigone del dopoguerra evoca, con sguardo domestico, la vicenda del padre Edipo: sogna di esser lei, incestuosa, ad impalmarlo, quasi a volerne assumere l’eredità storica.
Comunicato stampa
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Compagnia AGRESTA
Le nozze di Antigone
spettacolo vincitore del Premio Oddone Cappellino 2002-2003
di Ascanio Celestini
con Veronica Cruciani
scene Massimo Bellando Randone
musiche Francesco De Melis
luci Gianni Staropoli
regia Veronica Cruciani e Arturo Cirillo
Ascanio Celestini ha fatto del racconto la memoria viva sulla scena: questo giovane e autorevole esponente del teatro contemporaneo si affida alla narrazione per recuperare il senso della testimonianza nella storia. Non solo quella di un passato recente che si fa mito, ma anche quella del mito che trascolora in vicende contemporanee: così ne Le nozze di Antigone la protagonista è un’eroina di periferia che, negli anni ’40, racconta di un proletario, una vittima, un perdente, assassino per difesa di un gerarca e per caso marito della donna di costui, vagabondo e partigiano, moderno Edipo. Antigone ha bisogno di raccontare e ricordare queste storie, perché lì c’è la sua stessa identità. Prende forma un monologo fatto di parole semplici e complesse, concrete ed evocative, lucide e deliranti, che si compongono in una ritmata partitura della memoria. Una vera e propria ballata popolare - omaggio a Elsa Morante - che evoca un folle, incestuoso sogno a occhi aperti: la volontà della moderna Antigone di assumere l’eredità storica del padre Edipo.
L’autore affida, per la prima volta, un suo testo all’emozione di un’interprete - Veronica Cruciani – e all’attenzione di un regista – Arturo Cirillo –, segnando un’ulteriore evoluzione nel suo percorso. Vincitore del premio Oddone Cappellino 2002/03 e segnalazione al Riccione 2001/02, lo spettacolo essenziale negli arredi – un tavolino, alcune sedie e molte scarpe sparse – si carica di un realismo sociale capace di conservare dignità e mistero del mito.
La fiera indole della fanciulla mostra che è nata da fiero padre e non ha appreso a cedere alle sventure
Sofocle
Le nozze di Antigone
spettacolo vincitore del Premio Oddone Cappellino 2002-2003
di Ascanio Celestini
con Veronica Cruciani
scene Massimo Bellando Randone
musiche Francesco De Melis
luci Gianni Staropoli
regia Veronica Cruciani e Arturo Cirillo
Ascanio Celestini ha fatto del racconto la memoria viva sulla scena: questo giovane e autorevole esponente del teatro contemporaneo si affida alla narrazione per recuperare il senso della testimonianza nella storia. Non solo quella di un passato recente che si fa mito, ma anche quella del mito che trascolora in vicende contemporanee: così ne Le nozze di Antigone la protagonista è un’eroina di periferia che, negli anni ’40, racconta di un proletario, una vittima, un perdente, assassino per difesa di un gerarca e per caso marito della donna di costui, vagabondo e partigiano, moderno Edipo. Antigone ha bisogno di raccontare e ricordare queste storie, perché lì c’è la sua stessa identità. Prende forma un monologo fatto di parole semplici e complesse, concrete ed evocative, lucide e deliranti, che si compongono in una ritmata partitura della memoria. Una vera e propria ballata popolare - omaggio a Elsa Morante - che evoca un folle, incestuoso sogno a occhi aperti: la volontà della moderna Antigone di assumere l’eredità storica del padre Edipo.
L’autore affida, per la prima volta, un suo testo all’emozione di un’interprete - Veronica Cruciani – e all’attenzione di un regista – Arturo Cirillo –, segnando un’ulteriore evoluzione nel suo percorso. Vincitore del premio Oddone Cappellino 2002/03 e segnalazione al Riccione 2001/02, lo spettacolo essenziale negli arredi – un tavolino, alcune sedie e molte scarpe sparse – si carica di un realismo sociale capace di conservare dignità e mistero del mito.
La fiera indole della fanciulla mostra che è nata da fiero padre e non ha appreso a cedere alle sventure
Sofocle
30
marzo 2004
Agresta – Le Nozze di Antigone
Dal 30 marzo al 04 aprile 2004
performance - happening
Location
TEATRO VASCELLO
Roma, Via Giacinto Carini, 78, (Roma)
Roma, Via Giacinto Carini, 78, (Roma)
Biglietti
12,00 euro intero - 8,00 euro ridotto
Orario di apertura
dal martedì al sabato ore 21.00 - domenica ore 17.00