Proseguendo da una appassionata ricerca pittorica sugli aspetti metamorfici delle forme, Antonella Gandini, ha cominciato ad interrogare le immagini diffuse dai mass media, interpretandole con una sua particolare, complessa e indecifrabile tecnica che le consente di restituire alla percezione soggettiva le forme perentoriamente imposte. Le opere di Antonella Gandini non sono esplicabilmente pittoriche e neppure decisamente fotografiche, ma un prodotto visivo che risulta da una sottile connessione tra le due arti ottenuta speculando sui valori espressivi di ciascuna, delimitando un linguaggio comune alle due senza dare esplicita prevalenza all’uno o all’altro, e non si tratta semplicemente di una fusione. Il risultato è originalissimo sul piano dell’espressività poetica, ma soprattutto per l’ambiguo metamorfismo oggettivo che ne deriva, partendo da forme umane, vegetali, animali e oggettuali, si ha l’impressione di poter riconoscere ciascuna di queste essenze, a volte suggestivamente erotiche, senza potere in realtà affermare che siano quanto, oppure cosa, s’immagina. Sono forme di una realtà simile e diversa da quella a noi nota, nature parallele. Ne deriva un fascino avvincente che avverte del mistero esistenziale e dell‘incertezza delle percezioni umane. La mostra di Gazoldo ospiterà circa quaranta opere di grande formato, mentre verrà proiettato il più recente DVD realizzato dall’artista, “Altricorpi”.