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Roxy in the box – Kit a kkat
Corpi a denominazione incontrollata, marchi registrati che registrano il caos feticistico, scene superpop tra ruoli sociali e moltiplicazioni d’identità…
Comunicato stampa
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Roxy in the box scivola lungo gli scaffali del supermercato, dentro gli armadietti del bagno, davanti alle mensole in cucina, tra cassetti e cassettoni stracolmi di cose. Ma, soprattutto, scivola lungo le librerie della nevrosi, negli spazi sghembi della solitudine, nei posti oscuri dell’ansia privatissima, spesso disvelata da uno specchio invisibile che filtra e stravolge le storie creative. L’ universo di Roxy è colorato, feticistico, impossibile da circoscrivere in un singolo linguaggio. L’artista prende Nutella, Soflan, Active Tabs, Kit
e kat ed altri prodotti che raccontano le idiosincrasie, le debolezze, i tic e le passioni di una persona a passo morbido nella folla urbana. La immaginiamo davanti ai molti marchi che diventano la storia di un personaggio, il suo timbro identitario, il confessionale anomalo di eventi privati che scopriamo pezzo per pezzo, momento dopo momento. Ogni progetto si trasforma in un racconto visivo dove la pittura si collega ad altri elementi, diversi a seconda delle esigenze specifiche. Quadri pittorici, light-box, oggetti installativi, frammenti reali, costumi, musiche: molteplici visioni per racchiudere la personalità del singolo carattere, dando l’abito e il contesto adeguato ad ogni protagonista in scena.
Psicosomaro parte dalla Red Donkey Beer
Femmenella parte da una Nutella roxizzata
Deep End parte da Roxy Wc Active Tabs
Strawberry Juice parte dal succo Roxy Blue alla fragola
Kit a kkat parte da un cibo per gatti davvero roxizzato
Cinque racconti per cinque prodotti che invadono i supermercati e i piccoli negozi mentali di una nomade dell’immaginario urbano. Ogni marchio racchiude qualcosa di personale, descrivendo il contrappunto autobiografico che ribalta la storia stessa del marchio, il suo contenuto ulteriore, le sensibili vicende private che umanizzano gli oggetti.
Psicosomaro : un quadro pittorico, cinque light-box, una panchina con cinque ciucci… Femmenella: un quadro pittorico, cinque light-box…
Deep End: un quadro pittorico, alcune scatole che diventano lampade, un water che manda un video dal suo buco…
Strawberry Juice: un quadro pittorico, due light-box…
Kit
a kkat : un light-box, ciotole da gatti con caramelle, un video…
In galleria vedremo le cinque installazioni appena descritte, mentre alcuni giorni prima ci sarà la performance che catapulterà il pubblico romano nel pieno Kit a kkat del titolo. Vi lasciamo la sorpresa da scoprire nella serata con Stop presso l’Opera Cafè in P.zza Caprettari a Roma. D’altronde lei è così: misteriosa e radicale, complessa oltre la pura apparenza di marchi e corpi. Roxy si identifica mimeticamente coi prodotti che sceglie e rielabora. Entra nella loro notorietà sociale per ribaltarla con un protagonismo cinicamente spettacolare, frutto di intelligenza e intuizioni visive, di ironia ma anche cultura del nostro immaginario sempre più pop.
Il marchio si tramuta in persona. La persona diventa contenuto e contenitore…
e kat ed altri prodotti che raccontano le idiosincrasie, le debolezze, i tic e le passioni di una persona a passo morbido nella folla urbana. La immaginiamo davanti ai molti marchi che diventano la storia di un personaggio, il suo timbro identitario, il confessionale anomalo di eventi privati che scopriamo pezzo per pezzo, momento dopo momento. Ogni progetto si trasforma in un racconto visivo dove la pittura si collega ad altri elementi, diversi a seconda delle esigenze specifiche. Quadri pittorici, light-box, oggetti installativi, frammenti reali, costumi, musiche: molteplici visioni per racchiudere la personalità del singolo carattere, dando l’abito e il contesto adeguato ad ogni protagonista in scena.
Psicosomaro parte dalla Red Donkey Beer
Femmenella parte da una Nutella roxizzata
Deep End parte da Roxy Wc Active Tabs
Strawberry Juice parte dal succo Roxy Blue alla fragola
Kit a kkat parte da un cibo per gatti davvero roxizzato
Cinque racconti per cinque prodotti che invadono i supermercati e i piccoli negozi mentali di una nomade dell’immaginario urbano. Ogni marchio racchiude qualcosa di personale, descrivendo il contrappunto autobiografico che ribalta la storia stessa del marchio, il suo contenuto ulteriore, le sensibili vicende private che umanizzano gli oggetti.
Psicosomaro : un quadro pittorico, cinque light-box, una panchina con cinque ciucci… Femmenella: un quadro pittorico, cinque light-box…
Deep End: un quadro pittorico, alcune scatole che diventano lampade, un water che manda un video dal suo buco…
Strawberry Juice: un quadro pittorico, due light-box…
Kit
a kkat : un light-box, ciotole da gatti con caramelle, un video…
In galleria vedremo le cinque installazioni appena descritte, mentre alcuni giorni prima ci sarà la performance che catapulterà il pubblico romano nel pieno Kit a kkat del titolo. Vi lasciamo la sorpresa da scoprire nella serata con Stop presso l’Opera Cafè in P.zza Caprettari a Roma. D’altronde lei è così: misteriosa e radicale, complessa oltre la pura apparenza di marchi e corpi. Roxy si identifica mimeticamente coi prodotti che sceglie e rielabora. Entra nella loro notorietà sociale per ribaltarla con un protagonismo cinicamente spettacolare, frutto di intelligenza e intuizioni visive, di ironia ma anche cultura del nostro immaginario sempre più pop.
Il marchio si tramuta in persona. La persona diventa contenuto e contenitore…
03
aprile 2004
Roxy in the box – Kit a kkat
Dal 03 al 25 aprile 2004
arte contemporanea
Location
STOP.SHOP
Roma, Via Laurina, 18, (Roma)
Roma, Via Laurina, 18, (Roma)
Vernissage
3 Aprile 2004, ore 18.00