Testi in Catalogo di: Dario Esposito, Igino Poggiali, Fulco Pratesi, Michele Costanzo, Gabriella Di Trani, Roberta Filippi, Monica Melani, Anna Maria fica, Igino Pineschi, Rocco Salvia.

Opere di: Pietrantonio Arminio, Ann Baratto, Rita Biuso, Carla De Simone, Gabriella Di Trani, Ermanno Dosa, Roberta Filippi, Gianni Galassi, Enrico Grasso, Raffaella Losapio, Monica Melani, Adriana Miccolis, Franco Nuti, Alessandra Porfidia, Rocco Salvia, IvanToller, SergeUbertì, Romana Vanacore.
La necessità e l'importanza di una mostra da proporre nel circuito delle biblioteche di Roma, alcune delle quali si stanno costituendo come centri multimediali, dotati di sale video, e sale computer, rientra nel generale orientamento dell' Attività espositiva, emerso a Roma, in questi anni che tende ad individuare di volta in volta, spazi idonei alle tematiche scelte.
La rassegna vuole mettere in rapporto le opere col contesto urbano circostante, fornendo, allo stesso tempo, un'occasione ad operatori di settori diversi, di esporre il loro punto di vista sull' Argomento.

In Catalogo, quindi, oltre agli interventi di Figure Istituzionali avremo anche: un Ambientalista, un Architetto, un Docente uno Scrittore, un Artista, con l'intento di confrontare i vari punti di vista di lettura, della tematica scelta. Gli argomenti trattati in Catalogo riguardano: l'uso del colore in Architettura, un' interpretazione dei graffiti urbani, la necessità di spazi espositivi non-museali, l~estensione della città negli ultimi anni, il mutamento nel rapporto città-periferia, la cultura nella quarta fase dei mass-media, e i Linguaggi dell' Arte Contemporanea.
Le immagini degli Artisti in Catalogo, costituiscono un primo viaggio, la Pittura, la Fotografia, La Scultura, La Pittura Digitale, l'Istallazione, colgono aspetti diversi della Città e dell'Uomo che la abita, dei vecchi e nuovi miti, delle abitudini e dei comportamenti, dando al pubblico la possibilità di rifare un viaggio.
Un Viaggio è anche quello che la mostra stessa farà nelle tre sedi delle Biblioteche, venendo così a contatto con un pubblico vario e diversificato.
Al soggettivismo e intimismo degli anni 80, all' Arte dell'effimero e del vuoto intrattenimento degli anni 90, sembra seguire un atteggiamento più consapevole della necessità di comunicare attraverso le immagini e non limitarsi semplicemente ad esprimere se stessi, facendo della Mostra un 'occasione per affrontare argomenti diversi, che possano anche coinvolgere e stimolare l'interesse di un pubblico diversificato.