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Michele Corso – Luoghi comuni
L’esposizione, costituita da 8 immagini a colori di grande formato e 20 di piccolo formato, sempre a colori, offre ai visitatori gli esisti della recente ricerca compiuta dall’artista sulla segnaletica urbana.
Comunicato stampa
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Luoghi comuni è il titolo della mostra del fotografo parmigiano Michele Corso, con cui l'Archivio Giovani Artisti dell'Assessorato alle Attività Culturali e Teatrali del Comune di Parma, con il contributo di Fondazione Monte Parma, inaugura, il prossimo sabato 20 marzo, alle ore 17, la nuova stagione espositiva della rassegna 'Cittàchecambia' (dedicata al tema urbano come luogo della trasformazione) presso la Galleria del Teatro di Via Mameli 4.
L'esposizione, curata da Vanja Strukelj per l'Archivio Giovani Artisti e costituita da 8 immagini a colori di grande formato e 20 di piccolo formato, sempre a colori, offre ai visitatori gli esisti della recente ricerca compiuta dall'artista sulla segnaletica urbana, riferita non solo ai semplici segnali stradali, ma anche agli stereotipi visivi della vita cittadina, ai segnali del nostro tempo a Parma.
Le foto, quasi sempre frutto di un lavoro composito, in cui Corso compensa i vuoti, equilibra la composizione, aggiusta la luce, utilizzando più fotogrammi della stessa immagine, scattati nello stesso momento o in un momento successivo. Sono immagini ricercate, sedimentate nella mente, nate da una lunga riflessione. Corso è un fotografo da cavalletto, non un fotoreporter: torna più volte sul 'luogo del delitto' e fa molti scatti, prima di trovare quello che davvero lo coinvolge e lo convince.
Ogni immagine fotografica è compositivamente curata, nel suo gioco di linee, forme e colori, come fosse un quadro neoplasticista, e in alcuni casi svela un intento ironico. Ad esempio, nel dittico in cui si vedono due autovetture che sbucano fuori dai rispettivi garage, perché troppo lunghe, l'autore sembra dirci che le macchine ci hanno preso così tanto la mano che non sappiamo più dove metterle, manca perfino lo spazio nelle autorimesse.
L'esposizione, curata da Vanja Strukelj per l'Archivio Giovani Artisti e costituita da 8 immagini a colori di grande formato e 20 di piccolo formato, sempre a colori, offre ai visitatori gli esisti della recente ricerca compiuta dall'artista sulla segnaletica urbana, riferita non solo ai semplici segnali stradali, ma anche agli stereotipi visivi della vita cittadina, ai segnali del nostro tempo a Parma.
Le foto, quasi sempre frutto di un lavoro composito, in cui Corso compensa i vuoti, equilibra la composizione, aggiusta la luce, utilizzando più fotogrammi della stessa immagine, scattati nello stesso momento o in un momento successivo. Sono immagini ricercate, sedimentate nella mente, nate da una lunga riflessione. Corso è un fotografo da cavalletto, non un fotoreporter: torna più volte sul 'luogo del delitto' e fa molti scatti, prima di trovare quello che davvero lo coinvolge e lo convince.
Ogni immagine fotografica è compositivamente curata, nel suo gioco di linee, forme e colori, come fosse un quadro neoplasticista, e in alcuni casi svela un intento ironico. Ad esempio, nel dittico in cui si vedono due autovetture che sbucano fuori dai rispettivi garage, perché troppo lunghe, l'autore sembra dirci che le macchine ci hanno preso così tanto la mano che non sappiamo più dove metterle, manca perfino lo spazio nelle autorimesse.
20
marzo 2004
Michele Corso – Luoghi comuni
Dal 20 marzo al 10 aprile 2004
fotografia
Location
GALLERIA DEL TEATRO
Parma, Via Goffredo Mameli, 4, (Parma)
Parma, Via Goffredo Mameli, 4, (Parma)