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Maria Cristina Galli
In mostra sono gli ultimi lavori di Maria Cristina Galli (1966): carte, sculture, polaroid, incisioni in cui un riferimento chiarissimo è alla letteratura e in particolare ai versi del poeta salentino Salvatore Toma.
Comunicato stampa
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La scrittura, esercizio quotidiano, elemento portante nella sua ricerca, diviene prezioso elemento grafico, segno armonioso che si staglia sulla pagina privo di qualsiasi casualità.
Il suo è un lavoro al di là delle mode, al di fuori dai facili cori in cui si coglie tutta la forza del messaggio e del mezzo che Galli conosce, sperimenta, vive di momento in momento.
Nel testo introduttivo Angela Madesani scrive: “I suoi lavori sono sindoni. Palinsesti da cui si intravede, distante, la parte più lontana allo sguardo come una stratificazione compiuta dalla memoria. E quindi le glosse, le note a margine dove il dettaglio si fa fuoco della visione, punto nodale. L’immagine è sempre parte di qualcosa come se l’opera continuasse all’infinito. Utopia personale dell’artista, ma anche collettiva di tutti coloro nel cui sguardo l’opera continua a vivere”.
Per questi lavori Galli usa materiali fragili e forti al tempo stesso: carta, legno e ferro che si incontrano senza mai disturbarsi in un territorio dove il dettaglio gioca un ruolo fondamentale.
Il suo è un lavoro al di là delle mode, al di fuori dai facili cori in cui si coglie tutta la forza del messaggio e del mezzo che Galli conosce, sperimenta, vive di momento in momento.
Nel testo introduttivo Angela Madesani scrive: “I suoi lavori sono sindoni. Palinsesti da cui si intravede, distante, la parte più lontana allo sguardo come una stratificazione compiuta dalla memoria. E quindi le glosse, le note a margine dove il dettaglio si fa fuoco della visione, punto nodale. L’immagine è sempre parte di qualcosa come se l’opera continuasse all’infinito. Utopia personale dell’artista, ma anche collettiva di tutti coloro nel cui sguardo l’opera continua a vivere”.
Per questi lavori Galli usa materiali fragili e forti al tempo stesso: carta, legno e ferro che si incontrano senza mai disturbarsi in un territorio dove il dettaglio gioca un ruolo fondamentale.
24
marzo 2004
Maria Cristina Galli
Dal 24 marzo al 24 aprile 2004
arte contemporanea
Location
SPAZIOTEMPORANEO
Milano, Via Solferino, 56, (Milano)
Milano, Via Solferino, 56, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 16,00 – 19,30
Vernissage
24 Marzo 2004, ore 18,30