Scrive di lui Francesco Esposito:
“Un senso di libertà mi ha sempre offerto la pittura naif. La genuina e festosa produzione di Ligabue, di Nerone, di artisti slavi, trova ancora numerosi collezionisti. Un profondo amore per questa pittura nutre Franco Sartor. Il paesaggio lo predilige in modo particolare; i contenuti formali si sviluppano, pertanto, con pennellate fluide in richiami di fantasia e realtà, sempre luminosi ed espressivi sì da attirare la nostra attenzione. Sartor sta riscuotendo consensi di critica ed ambiti premi confermando quel riconoscimento che merita. Osservando le sue opere affermo che testimoniano non uno sforzo di estrinsecazione, ma una gioiosa, istintiva rivelazione del suo senso estetico. Le opere sono di facile leggibilità e non manca l’aspetto emozionale per la spontaneità che anima gli stessi dipinti. Ed è proprio il linguaggio chiaro che dà vigore agli effetti cromatici mai chiassosi, bensì vivaci in quell’equilibrio che il tema richiede”.