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Marta Luppi – le cARTe di mARTa
Ci sono artisti per cui la scelta del mezzo utilizzato e dei materiali scelti è già una dichiarazione di poetica: Marta Luppi ha scelto di dipingere su fogli di velina, con colori acrilici mescolati a tempere, che diventano una volta miscelati e carichi di bianco.
Comunicato stampa
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Ci sono artisti per cui la scelta del mezzo utilizzato e dei materiali scelti è già una dichiarazione di poetica: Marta Luppi ha scelto di dipingere su fogli di velina, con colori acrilici mescolati a tempere, che diventano una volta miscelati e carichi di bianco quasi degli acquerelli per la leggerezza e delicatezza di toni, ma densi e terribilmente materici se se ne osserva il peso specifico, densi concentrati pesanti coprenti a dare corpo alla leggerezza esagerata della carta.
L’incontro della materia colore con la materia carta produce delle corrugazioni, come quando l’acqua refluendo si ritira e lascia sulla sabbia tracce di questo movimento, che le fa apparire come le rughe su un viso.
Il supporto è la cosa più leggera di queste opere seducenti, dev’essere questa sottile incongruenza a sedurre l’occhio, perché quello che di solito sostiene, e che simboleggia la materialità corporea che opprime l’anima e ostacola la conoscenza, qui si fa tenue, al limite della possibilità di rarefazione della materia.
Tutto è delegato al colore e alla materia colore, quasi che, anzi sicuramente, quel rosa quel rosso quel violetto abbiano in sé nella loro frequenza vibratile un messaggio loro proprio. Ogni colore significa un mondo, ogni accostamento di colore un sentimento sul mondo, ogni forma incapsula un pensiero sugli uomini e sulle loro relazioni col mondo.
La seduzione attraverso le vibrazioni di pensiero emozionato, sinfonie di migrazioni emotive, attraverso forme in transizione sulle pagine di carta velina.
Colomba d’Apolito
L’incontro della materia colore con la materia carta produce delle corrugazioni, come quando l’acqua refluendo si ritira e lascia sulla sabbia tracce di questo movimento, che le fa apparire come le rughe su un viso.
Il supporto è la cosa più leggera di queste opere seducenti, dev’essere questa sottile incongruenza a sedurre l’occhio, perché quello che di solito sostiene, e che simboleggia la materialità corporea che opprime l’anima e ostacola la conoscenza, qui si fa tenue, al limite della possibilità di rarefazione della materia.
Tutto è delegato al colore e alla materia colore, quasi che, anzi sicuramente, quel rosa quel rosso quel violetto abbiano in sé nella loro frequenza vibratile un messaggio loro proprio. Ogni colore significa un mondo, ogni accostamento di colore un sentimento sul mondo, ogni forma incapsula un pensiero sugli uomini e sulle loro relazioni col mondo.
La seduzione attraverso le vibrazioni di pensiero emozionato, sinfonie di migrazioni emotive, attraverso forme in transizione sulle pagine di carta velina.
Colomba d’Apolito
16
marzo 2004
Marta Luppi – le cARTe di mARTa
Dal 16 marzo all'otto aprile 2004
arte contemporanea
Location
LA CORTE ARTE CONTEMPORANEA
Firenze, Via Dei Coverelli, 27r, (Firenze)
Firenze, Via Dei Coverelli, 27r, (Firenze)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, ore 16-19 e per appuntamento
Vernissage
16 Marzo 2004, ore 18