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Roma tra le due guerre
L’idea di questa mostra nasce dal desiderio di fornire una documentazione sulle trasformazioni della città di Roma avvenute tra le due guerre, utilizzando le fotografie dell’Archivio dell’Istituto Luce.
Comunicato stampa
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L’idea di questa mostra nasce dal desiderio di fornire una documentazione sulle trasformazioni della città di Roma avvenute tra le due guerre, utilizzando le fotografie dell’Archivio dell’Istituto Luce, uno straordinario patrimonio iconografico realizzato da abili fotografi, rimasti in molti casi anonimi, che per decenni hanno seguito meticolosamente le vicende storico-sociali che hanno coinvolto il nostro Paese.
La mostra vuole essere un’occasione per far conoscere o approfondire la storia urbanistica e sociale di Roma tra gli anni Venti e Trenta, fino alla conclusione bellica.
Attraverso una immaginaria promenade, si possono vedere momenti della storia della Capitale a tutti noti ma solo raramente “visualizzati” con immagini così chiare e “narrative” come quelle dell’Istituto Luce. In esse, infatti, non troviamo solo edifici distrutti o cantieri per nuove costruzioni, ma spesso riusciamo a rintracciare le atmosfere che accompagnavano questi lavori, la vita che si svolgeva in quei luoghi, i volti delle persone - protagonisti (es. operai) o semplici passanti - e le loro abitudini, in alcuni casi stravolte.
Il percorso della mostra è suddiviso in sezioni, dedicate ad alcune zone della Capitale maggiormente interessate dalle trasformazioni urbanistiche. Troviamo così, ad esempio, Il Foro Mussolini, la sistemazione dell’area archeologica dell’Argentina, il raschiamento del Campidoglio, lo sfondamento di via dell’Impero, l’isolamento dell’Augusteo, lo sventramento di corso del Rinascimento, la distruzione dei Borghi, la sistemazione della stazione Termini, e anche le zone nuove come la città universitaria, la città del cinema, l’E42 e l’espansione verso il mare.
Il materiale è presentato attraverso immagini fotografiche che ritraggono non solo i cantieri e i lavori, ma anche cronache dalla città attraverso alcuni episodi della vita quotidiana (es. strade, traffico, nuovi quartieri, borgate, ecc.) e alcuni luoghi della città oggi non più immaginabili (es. piazza Fiume, piazza S. Bernardo, ecc.).
La mostra si conclude con la guerra. Viene presentata la documentazione fotografica del bombardamento del quartiere San Lorenzo, 19 luglio 1943, e la caduta del fascismo, 25 luglio1943.
Ogni sezione è accompagnata da pannelli didattici di testo che spiegano il materiale esposto. Ogni fotografia è completata da una propria didascalia.
L’esposizione è arricchita dal volume edito dalla Palombi Editori, che raccoglie tutte le immagini fotografiche esposte, integrate con materiale proveniente da ulteriori ricerche sul tema.
In alcuni casi, infatti, il racconto fotografico è accompagnato e approfondito con le immagini di alcuni dipinti e disegni realizzati da pittori attivi a Roma in quegli anni, come, ad esempio, Scipione, Mario Mafai, Giacomo Balla, Francesco Trombadori, Eva Quajotto, Giovanni Omiccioli, Elisabetta Majo, Alfredo Furiga, Tina Tommasini, e così via.
Accanto ai testi, il libro propone anche una selezione di brani letterari scritti, o ambientati, in quegli anni, da alcuni dei più importanti scrittori italiani del Novecento, come, ad esempio, Alberto Moravia, Luigi Pirandello, Cesare Pavese, ecc.
Inoltre, vengono pubblicate alcune pagine di giornali degli anni Trenta (Il Messaggero, La Domenica del Corriere, Civiltà, Quadrivio e de L’Osservatore Romano) che danno l’annuncio dell’avvio dei lavori, rendendo in tal modo subito attuale l’atmosfera nella quale erano vissuti questi sconvolgimenti urbanistici.
Infine, una approfondita ricerca d’archivio consente di pubblicare documenti relativi ai lavori edili, contratti, quantificazione dei compensi, capitolati minuziosi, ecc., mai pubblicati sin d’ora.
La mostra vuole essere un’occasione per far conoscere o approfondire la storia urbanistica e sociale di Roma tra gli anni Venti e Trenta, fino alla conclusione bellica.
Attraverso una immaginaria promenade, si possono vedere momenti della storia della Capitale a tutti noti ma solo raramente “visualizzati” con immagini così chiare e “narrative” come quelle dell’Istituto Luce. In esse, infatti, non troviamo solo edifici distrutti o cantieri per nuove costruzioni, ma spesso riusciamo a rintracciare le atmosfere che accompagnavano questi lavori, la vita che si svolgeva in quei luoghi, i volti delle persone - protagonisti (es. operai) o semplici passanti - e le loro abitudini, in alcuni casi stravolte.
Il percorso della mostra è suddiviso in sezioni, dedicate ad alcune zone della Capitale maggiormente interessate dalle trasformazioni urbanistiche. Troviamo così, ad esempio, Il Foro Mussolini, la sistemazione dell’area archeologica dell’Argentina, il raschiamento del Campidoglio, lo sfondamento di via dell’Impero, l’isolamento dell’Augusteo, lo sventramento di corso del Rinascimento, la distruzione dei Borghi, la sistemazione della stazione Termini, e anche le zone nuove come la città universitaria, la città del cinema, l’E42 e l’espansione verso il mare.
Il materiale è presentato attraverso immagini fotografiche che ritraggono non solo i cantieri e i lavori, ma anche cronache dalla città attraverso alcuni episodi della vita quotidiana (es. strade, traffico, nuovi quartieri, borgate, ecc.) e alcuni luoghi della città oggi non più immaginabili (es. piazza Fiume, piazza S. Bernardo, ecc.).
La mostra si conclude con la guerra. Viene presentata la documentazione fotografica del bombardamento del quartiere San Lorenzo, 19 luglio 1943, e la caduta del fascismo, 25 luglio1943.
Ogni sezione è accompagnata da pannelli didattici di testo che spiegano il materiale esposto. Ogni fotografia è completata da una propria didascalia.
L’esposizione è arricchita dal volume edito dalla Palombi Editori, che raccoglie tutte le immagini fotografiche esposte, integrate con materiale proveniente da ulteriori ricerche sul tema.
In alcuni casi, infatti, il racconto fotografico è accompagnato e approfondito con le immagini di alcuni dipinti e disegni realizzati da pittori attivi a Roma in quegli anni, come, ad esempio, Scipione, Mario Mafai, Giacomo Balla, Francesco Trombadori, Eva Quajotto, Giovanni Omiccioli, Elisabetta Majo, Alfredo Furiga, Tina Tommasini, e così via.
Accanto ai testi, il libro propone anche una selezione di brani letterari scritti, o ambientati, in quegli anni, da alcuni dei più importanti scrittori italiani del Novecento, come, ad esempio, Alberto Moravia, Luigi Pirandello, Cesare Pavese, ecc.
Inoltre, vengono pubblicate alcune pagine di giornali degli anni Trenta (Il Messaggero, La Domenica del Corriere, Civiltà, Quadrivio e de L’Osservatore Romano) che danno l’annuncio dell’avvio dei lavori, rendendo in tal modo subito attuale l’atmosfera nella quale erano vissuti questi sconvolgimenti urbanistici.
Infine, una approfondita ricerca d’archivio consente di pubblicare documenti relativi ai lavori edili, contratti, quantificazione dei compensi, capitolati minuziosi, ecc., mai pubblicati sin d’ora.
02
aprile 2004
Roma tra le due guerre
Dal 02 al 28 aprile 2004
fotografia
Location
CASA DELL’ARCHITETTURA – ACQUARIO ROMANO
Roma, Piazza Manfredo Fanti, 47, (Roma)
Roma, Piazza Manfredo Fanti, 47, (Roma)
Orario di apertura
10,00 – 18,00 – SABATO 10,00 –13,00
Vernissage
2 Aprile 2004, ORE 18,00