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Vittore Fossati – Appunti per una fotografia di paesaggio
La mostra presenta per la prima volta l’insieme della ricerca fotografica di Vittore Fossati, uno dei più interessanti artisti italiani contemporanei; opere realizzate dalla metà degli anni Ottanta a oggi.
Comunicato stampa
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Uno dei protagonisti della “scuola di paesaggio” italiana, erede, insieme a Olivo Barbieri e Vincenzo Castella, dei grandi maestri Luigi Ghirri, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Gabriele Basilico che con le loro scelte hanno segnato una svolta nella cultura fotografica italiana. Fossati, pittore e disegnatore oltre che fotografo, ha elaborato negli anni una fitta serie di lavori fortemente caratterizzati da procedure e metodi molto precisi.
Individuando nel paesaggio un vero e proprio luogo per l’esercizio dello sguardo, l'artista ha costantemente lavorato sul concetto di visione, sui meccanismi e sull’attività strutturante dell’occhio, studiando a fondo i vari atteggiamenti visivi che, una volta attivati, plasmano le forme del mondo. La fotografia assume così il significato di una sorta di “allestimento” della scena che sta davanti a noi (analogamente a una operazione di Land Art), che rivela collegamenti e rimandi inaspettati, equilibri, dialoghi fra elementi, segni, colori, spesso appena percettibili. L’allestimento non è dato da alcun intervento, ma solo da una calibrata scelta del punto di vista, dalla composizione e dai pattern visivi che questo genera: la realtà visibile presenta così di volta in volta diverse facce possibili, si offre allo sguardo come qualcosa di pronto da vedere, o pronto da scoprire, come un ready-made.
La mostra si articola in quattro parti: Appunti per una fotografia di paesaggio che presenta fotografie dalla metà degli anni Ottanta a tutti gli anni Novanta, una sorta di “catalogo” dei modi del vedere; Polvere (2001) svolta sugli oggetti dello studio del poeta romano Carlo Bordini; Viaggio in Uzbekistan (2001) un percorso in un paesaggio “nuovo” per occhi cresciuti alla scuola della prospettiva occidentale; Genova (2002) un lavoro svolto nell’ambito del progetto “Atlante italiano 003”, una committenza-concorso del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che è valso a Fossati anche l’importante riconoscimento di vincitore del primo premio.
Vittore Fossati è nato ad Alessandria nel 1954. Ha iniziato a occuparsi di fotografia nel 1977 e dal 1977 al 1982 è stato direttore di una galleria di fotografia.
Ha partecipato a diverse campagne di lettura fotografica del paesaggio contemporaneo commissionate da enti pubblici nel nostro Paese e ha tenuto incontri e seminari presso scuole di fotografia e altre istituzioni.
La sensibilità letteraria del suo approccio alla fotografia ha trovato speciale espressione in Viaggio in un paesaggio terrestre, un libro illustrato realizzato con lo scrittore Giorgio Messori, di prossima pubblicazione presso le Edizioni Diabasis.
Individuando nel paesaggio un vero e proprio luogo per l’esercizio dello sguardo, l'artista ha costantemente lavorato sul concetto di visione, sui meccanismi e sull’attività strutturante dell’occhio, studiando a fondo i vari atteggiamenti visivi che, una volta attivati, plasmano le forme del mondo. La fotografia assume così il significato di una sorta di “allestimento” della scena che sta davanti a noi (analogamente a una operazione di Land Art), che rivela collegamenti e rimandi inaspettati, equilibri, dialoghi fra elementi, segni, colori, spesso appena percettibili. L’allestimento non è dato da alcun intervento, ma solo da una calibrata scelta del punto di vista, dalla composizione e dai pattern visivi che questo genera: la realtà visibile presenta così di volta in volta diverse facce possibili, si offre allo sguardo come qualcosa di pronto da vedere, o pronto da scoprire, come un ready-made.
La mostra si articola in quattro parti: Appunti per una fotografia di paesaggio che presenta fotografie dalla metà degli anni Ottanta a tutti gli anni Novanta, una sorta di “catalogo” dei modi del vedere; Polvere (2001) svolta sugli oggetti dello studio del poeta romano Carlo Bordini; Viaggio in Uzbekistan (2001) un percorso in un paesaggio “nuovo” per occhi cresciuti alla scuola della prospettiva occidentale; Genova (2002) un lavoro svolto nell’ambito del progetto “Atlante italiano 003”, una committenza-concorso del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che è valso a Fossati anche l’importante riconoscimento di vincitore del primo premio.
Vittore Fossati è nato ad Alessandria nel 1954. Ha iniziato a occuparsi di fotografia nel 1977 e dal 1977 al 1982 è stato direttore di una galleria di fotografia.
Ha partecipato a diverse campagne di lettura fotografica del paesaggio contemporaneo commissionate da enti pubblici nel nostro Paese e ha tenuto incontri e seminari presso scuole di fotografia e altre istituzioni.
La sensibilità letteraria del suo approccio alla fotografia ha trovato speciale espressione in Viaggio in un paesaggio terrestre, un libro illustrato realizzato con lo scrittore Giorgio Messori, di prossima pubblicazione presso le Edizioni Diabasis.
04
aprile 2004
Vittore Fossati – Appunti per una fotografia di paesaggio
Dal 04 aprile al 13 giugno 2004
fotografia
Location
CESAC – CENTRO SPERIMENTALE PER LE ARTI CONTEMPORANEE – IL FILATOIO
Caraglio, Via Giacomo Matteotti, 40, (Cuneo)
Caraglio, Via Giacomo Matteotti, 40, (Cuneo)
Biglietti
il biglietto vale anche per la mostra "Four Rooms"
€ 5 intero
€ 3 ridotto (soci Marcovaldo, over 65, under 12, soci Unitre di Savigliano)
Orario di apertura
venerdì e sabato: 15,00 – 19,00
domenica: 10,00 – 12,30 / 15,00 – 19,30
Vernissage
4 Aprile 2004, ore 15.30