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JB Rock – Bring tha Noize
Personale di JBrock, protagonista del circuito underground romano, nel quale milita da oltre un decennio. Da sempre, il giovane artista interviene nello spazio metropolitano, disseminando il suo virus contagioso: un rumore visivo che si propaga nel flusso vorticoso e caotico della città.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 25 marzo 2004, alle ore 19:00, l’Associazione Culturale Metaverso (Roma, via di Monte Testaccio 38a) presenta una personale di JBrock, protagonista del circuito underground romano, nel quale milita da oltre un decennio. Da sempre, il giovane artista interviene nello spazio metropolitano, disseminando il suo virus contagioso: un rumore visivo che si propaga nel flusso vorticoso e caotico della città. La sua azione sconfina dai luoghi tradizionalmente deputati alla poiesis artistica nel laboratorio urbano, coacervo di codici e forme espressive molteplici.
Strumento privilegiato lo sticker, un’opera in formato tascabile, itinerante e facilmente trasportabile: può viaggiare, infatti, da un capo all’altro del globo, svelando aspetti inediti dell’estetica postmoderna. Lo sticker allude ironicamente al trend feticista e neo-pop del mondo contemporaneo, votato al culto dello spettacolo e delle icone, prodotte e consumate con eguale voracità dall’industria culturale.
I volti carpiti e immortalati dallo sguardo sottilmente analitico di JBrock formano una galleria composita di personaggi eterogenei, esponenti della scena politica, musicale, cinematografica o televisiva; le loro sagome levitano in un limbo sospeso tra l’immaginario collettivo e il vissuto personale, dipanandosi dai poli dialettici del gregge mass-mediatico e delle comunità contro-culturali. Pertanto, è possibile registrare lo sconcertante accostamento tra Bruce Lee e Bin Laden, Jack Nicholson e Mastro Lindo, in nome dell’immagine, decentrata dal suo ambito referenziale e apolide negli anemici sobborghi metropolitani.
Quest’epifania fulminea impatta istantaneamente il groviglio di percezioni stratificate nell’esperienza fugace del passante; tuttavia, permane indelebile come la sostanza multicolore di cui è intessuta, ribollendo nel magma denso e vischioso della memoria: una pulsione costante che si sprigiona dall’interno, stimolando la veglia della coscienza, in antitesi alla narcosi della comunicazione mediatica e dell’advertising.
L’allestimento ideato per l’Associazione Culturale Metaverso s’inscrive sulle pareti gibbose dell’ambiente con l’irruenza materica e cromatica di un intervento “street”: un invito a dissolvere le frontiere tra pubblico e privato, per irrompere nell’ambito interattivo e pluridimensionale della situazione. Dalle ore 22:00, alle vibrazioni visive di JBrock faranno eco quelle sonore di WSW, crew hip-hop di estrazione multietnica e poliglotta. Seguirà una jam di freestyle, rivolta a tutti gli improvvisatori di rime, pronti a sfidarsi a microfono, rigorosamente, aperto.
Strumento privilegiato lo sticker, un’opera in formato tascabile, itinerante e facilmente trasportabile: può viaggiare, infatti, da un capo all’altro del globo, svelando aspetti inediti dell’estetica postmoderna. Lo sticker allude ironicamente al trend feticista e neo-pop del mondo contemporaneo, votato al culto dello spettacolo e delle icone, prodotte e consumate con eguale voracità dall’industria culturale.
I volti carpiti e immortalati dallo sguardo sottilmente analitico di JBrock formano una galleria composita di personaggi eterogenei, esponenti della scena politica, musicale, cinematografica o televisiva; le loro sagome levitano in un limbo sospeso tra l’immaginario collettivo e il vissuto personale, dipanandosi dai poli dialettici del gregge mass-mediatico e delle comunità contro-culturali. Pertanto, è possibile registrare lo sconcertante accostamento tra Bruce Lee e Bin Laden, Jack Nicholson e Mastro Lindo, in nome dell’immagine, decentrata dal suo ambito referenziale e apolide negli anemici sobborghi metropolitani.
Quest’epifania fulminea impatta istantaneamente il groviglio di percezioni stratificate nell’esperienza fugace del passante; tuttavia, permane indelebile come la sostanza multicolore di cui è intessuta, ribollendo nel magma denso e vischioso della memoria: una pulsione costante che si sprigiona dall’interno, stimolando la veglia della coscienza, in antitesi alla narcosi della comunicazione mediatica e dell’advertising.
L’allestimento ideato per l’Associazione Culturale Metaverso s’inscrive sulle pareti gibbose dell’ambiente con l’irruenza materica e cromatica di un intervento “street”: un invito a dissolvere le frontiere tra pubblico e privato, per irrompere nell’ambito interattivo e pluridimensionale della situazione. Dalle ore 22:00, alle vibrazioni visive di JBrock faranno eco quelle sonore di WSW, crew hip-hop di estrazione multietnica e poliglotta. Seguirà una jam di freestyle, rivolta a tutti gli improvvisatori di rime, pronti a sfidarsi a microfono, rigorosamente, aperto.
25
marzo 2004
JB Rock – Bring tha Noize
Dal 25 marzo all'otto aprile 2004
arte contemporanea
Location
METAVERSO
Roma, Via Di Monte Testaccio, 38, (Roma)
Roma, Via Di Monte Testaccio, 38, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 22:00 e su appuntamento
Vernissage
25 Marzo 2004, ore 19:00