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Arnulf Rainer – Sotto la Croce
LA mostra è dedicata all’opera di carattere religioso di Arnulf Rainer (Baden, Austria, 1929), una delle più importanti personalità sulla scena internazionale dell’arte contemporanea.
Comunicato stampa
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Curata da Enzo Di Martino e Friedhelm Mennekes, la mostra che si inaugurerà il 13 marzo al Museo d’Arte dello Splendore, ha per titolo “Arnulf Rainer – Sotto la croce”.
Essa è dedicata all’opera di carattere religioso di Arnulf Rainer (Baden, Austria, 1929), una delle più importanti personalità sulla scena internazionale dell’arte contemporanea.
Dopo gli esordi da autodidatta subisce l’influsso delle teorie surrealiste e nel 1950 fonda lo Hundsgruppe (“gruppo del cane”), movimento artistico che assume atteggiamenti aggressivi e dissacratori della morale comune. Tra il 1951 e il 1954 sperimenta la pittura ad occhi chiusi. Contemporaneamente si dedica alle sovrapitture e alle photoposen, fotografie che lo colgono nel fare smorfie e sulle quali interviene poi con segni grafici. Negli anni sessanta realizza autoritratti fotografici rielaborati pittoricamente, accostandosi alla body art. Nel contesto della diffusione della pratica degli happenings in Europa, aderisce al Wiener Aktionismus. Negli anni settanta scopre lo scultore settecentesco Masserschmied e realizza un ciclo sulle maschere mortuarie che è all’origine di successivi studi sui cadaveri, degli autoritratti di Van Gogh e Rembrandt, delle vedute di Hiroshima. Lavora su soggetti naturalistici e religiosi: nel 1996 comincia le illustrazioni della Bibbia; seguono il ciclo di Giotto e la serie delle Traumland (terra del sogno).
La sua ricerca caratterizzata da discontinuità trova la sua ragion d’essere nel desiderio di trascendere il mero dato estetico per soddisfare esigenze principalmente religiose e mistiche.
Ha partecipato alle più importanti rassegne internazionali d’arte quali la Biennale di Venezia (1978), Documenta Kassel (1982), la Biennale di San Paolo del Brasile (1996) etc.
Gli sono state dedicate grandi mostre in spazi museali prestigiosi quali la Kunsthalle di Berna, la Nationalgalerie di Berlino, la Whitechapel di Londra, il Kunstmuseum di Bonn, lo Sprengel Museum di Hannover, il Centre Pompidou di Parigi, il Musée Royale di Bruxelles, il Solomon Guggenheim di New York, la Kunsthalle di Francoforte, il Castello di Rivoli di Torino, il Museo di Bellas Artes di Buenos Aires, il Museo Nazionale di Bucarest, la Galleria Nazionale di Praga, lo Stedelijk Museum di Amsterdam e, nel 2003, il Museo Correr di Venezia.
Espone per l’occasione una selezione di 36 dipinti eseguiti tra il 1987 ed il 2003, lavori che lo stesso artista definisce “sovrapitture” perché realizzati su basi tratte da celebri opere storiche di carattere religioso. La serie delle Übermalungen nasce con il proposito di abbandonare la pittura attraverso la pittura, perché ritenuta un vano tentativo di ristabilire il perduto contatto con i valori metafisici. Il rifiuto dell’immagine è però accompagnato dalla volontà di penetrarne il significato e quindi di creare, mediante i personali apporti pittorici, una nuova immagine e quindi un nuovo percorso visivo. Il comparire/scomparire dell’immagine originaria e l’emergere dell’attuale restituiscono all’immagine stessa la connaturale dimensione di mistero che, in fine, ne fa un costante richiamo alla spiritualità.
Il titolo “Sotto la Croce” allude al dramma sotteso a questo simbolo ancestrale e che coinvolge tutte le figure rappresentate ed esposte nella mostra; allo stesso tempo, come la croce è passaggio necessario perché si approdi alla vera vita, così l’intervento dell’artista è un gesto distruttivo che tuttavia fa “rinascere” l’immagine, come nel compimento di un’attesa resurrezione.
Essa è dedicata all’opera di carattere religioso di Arnulf Rainer (Baden, Austria, 1929), una delle più importanti personalità sulla scena internazionale dell’arte contemporanea.
Dopo gli esordi da autodidatta subisce l’influsso delle teorie surrealiste e nel 1950 fonda lo Hundsgruppe (“gruppo del cane”), movimento artistico che assume atteggiamenti aggressivi e dissacratori della morale comune. Tra il 1951 e il 1954 sperimenta la pittura ad occhi chiusi. Contemporaneamente si dedica alle sovrapitture e alle photoposen, fotografie che lo colgono nel fare smorfie e sulle quali interviene poi con segni grafici. Negli anni sessanta realizza autoritratti fotografici rielaborati pittoricamente, accostandosi alla body art. Nel contesto della diffusione della pratica degli happenings in Europa, aderisce al Wiener Aktionismus. Negli anni settanta scopre lo scultore settecentesco Masserschmied e realizza un ciclo sulle maschere mortuarie che è all’origine di successivi studi sui cadaveri, degli autoritratti di Van Gogh e Rembrandt, delle vedute di Hiroshima. Lavora su soggetti naturalistici e religiosi: nel 1996 comincia le illustrazioni della Bibbia; seguono il ciclo di Giotto e la serie delle Traumland (terra del sogno).
La sua ricerca caratterizzata da discontinuità trova la sua ragion d’essere nel desiderio di trascendere il mero dato estetico per soddisfare esigenze principalmente religiose e mistiche.
Ha partecipato alle più importanti rassegne internazionali d’arte quali la Biennale di Venezia (1978), Documenta Kassel (1982), la Biennale di San Paolo del Brasile (1996) etc.
Gli sono state dedicate grandi mostre in spazi museali prestigiosi quali la Kunsthalle di Berna, la Nationalgalerie di Berlino, la Whitechapel di Londra, il Kunstmuseum di Bonn, lo Sprengel Museum di Hannover, il Centre Pompidou di Parigi, il Musée Royale di Bruxelles, il Solomon Guggenheim di New York, la Kunsthalle di Francoforte, il Castello di Rivoli di Torino, il Museo di Bellas Artes di Buenos Aires, il Museo Nazionale di Bucarest, la Galleria Nazionale di Praga, lo Stedelijk Museum di Amsterdam e, nel 2003, il Museo Correr di Venezia.
Espone per l’occasione una selezione di 36 dipinti eseguiti tra il 1987 ed il 2003, lavori che lo stesso artista definisce “sovrapitture” perché realizzati su basi tratte da celebri opere storiche di carattere religioso. La serie delle Übermalungen nasce con il proposito di abbandonare la pittura attraverso la pittura, perché ritenuta un vano tentativo di ristabilire il perduto contatto con i valori metafisici. Il rifiuto dell’immagine è però accompagnato dalla volontà di penetrarne il significato e quindi di creare, mediante i personali apporti pittorici, una nuova immagine e quindi un nuovo percorso visivo. Il comparire/scomparire dell’immagine originaria e l’emergere dell’attuale restituiscono all’immagine stessa la connaturale dimensione di mistero che, in fine, ne fa un costante richiamo alla spiritualità.
Il titolo “Sotto la Croce” allude al dramma sotteso a questo simbolo ancestrale e che coinvolge tutte le figure rappresentate ed esposte nella mostra; allo stesso tempo, come la croce è passaggio necessario perché si approdi alla vera vita, così l’intervento dell’artista è un gesto distruttivo che tuttavia fa “rinascere” l’immagine, come nel compimento di un’attesa resurrezione.
13
marzo 2004
Arnulf Rainer – Sotto la Croce
Dal 13 marzo al 02 maggio 2004
arte contemporanea
Location
MAS – MUSEO D’ARTE DELLO SPLENDORE
Giulianova, Viale Dello Splendore, 112, (Teramo)
Giulianova, Viale Dello Splendore, 112, (Teramo)
Orario di apertura
dal Martedì alla Domenica 10-13 15-19. LUNEDI’ CHIUSO
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