Gli schematismi e le etichette in arte servono solo a semplificare il ragionamento ed a facilitare la catalogazione degli artisti. Con la parola espressionismo viene caratterizzata la tendenza dell’artista a mettere in evidenza più la comunicazione che la figurazione. E’ intenzione della Galleria approfondire, con alcune mostre collettive di pittori italiani o stranieri, i temi dell’espressione e dell’immagine .
Sono stati accostati, per questa prima mostra, Stefanie Vogel, Gabì, Angelo Navetta, Luigi Caflisch e in ultimo, proveniente da Berlino Antonio Pauciulo ; la prima è un’artista tedesca, già presente a Roma con alcune personali , sono esposte le sue opere “barricate” e ”bagnanti” , due opere diverse, una con tratti forti e marcati, l’altra è un’immagine sospesa e piena di interrogativi: espressionismo di carattere, di volontà. Il secondo, Gabì, il più giovane, è presente con due opere: “malinconia di una pittrice argentina” e “ la donna in vasca”, il suo è un espressionismo di tipo romantico incentrato sulla ricerca di riempire un vuoto dell’animo. Angelo Navetta è forse il più intellettuale, il suo è un espressionismo simbolico basato su una ripetizione quasi maniacale di motivi, lettere, immagini, talismani. Luigi Caflisch espone due opere su carta: ad una tecnica pittorica di origine accademica si contrappone una ricerca materica e figurativa poveristica.
Antonio Pauciulo, proveniente dall’Accademia di Roma, scompone la figura e l’immagine con tratti e superfici di colore; porta con se l’esperienza del soggiorno berlinese.
Giorgio di Roberto