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Fondamenta di Pace
In opposizione ad ogni fondamentalismo ed integralismo, affinché si possa cominciare proprio dall’ambiente artistico – scevro da dogmi e bandiere – a dare un segnale di distensione.
Comunicato stampa
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Fondamenta di Pace. Tobia Ravà, Habdallah Khaled, Nader Khaleghpour, Hana Silberstein. Mostra d’arte contemporanea.
MOSTRA E CATALOGO A CURA DI Maria Luisa Trevisan, con testi critici di Mario De Micheli, Ennio Pouchard, Myriam Zerbi e Maria Luisa Trevisan
ORGANIZZAZIONE Fondazione Villa Benzi Zecchini – Associazione Concerto d’Arte Contemporanea
Con il Patrocinio della Provincia di Treviso, del Comune di Montebelluna – Assessorato alla cultura, del Comune di Caerano di San Marco (TV)
EVENTO: 14 marzo 2004 ore 16.00 incontro tavola rotonda in mostra con gli artisti, la curatrice, i critici e lo storico Giovanni Carlo Sonnino
La Fondazione Villa Benzi – Zecchini organizza in collaborazione con l’Associazione Culturale Concerto d’Arte Contemporanea la mostra Fondamenta di Pace, in opposizione ad ogni fondamentalismo ed integralismo, affinché si possa cominciare proprio dall’ambiente artistico - scevro da dogmi e bandiere - a dare un segnale di distensione. In un momento come questo in cui i rapporti tra culture “diverse” sembrano non trovare un terreno idoneo al dialogo e al confronto, è giusto e doveroso gettare solide fondamenta per costruire su nuove basi una pace durevole, nella speranza che vi sia un effetto contaminante e di questo sentimento sia permeato ogni gesto e ogni discorso. Se la religione divide invece di unire (questo dovrebbe essere il suo fine vista la sua derivazione latina), l’arte può costituire un luogo adeguato per mettere insieme culture che attualmente si mostrano in forte contrasto, per scoprire che non sono poi così lontane.
La mostra Fondamenta di pace si riallaccia a Salam Shalom, la vasta esposizione allestita presso la Mole Vanvitelliana di Ancona nel 2002 con opere di Tobia Ravà, Habdallah Khaled, Hana Silberstein.
La collaborazione tra Tobia Ravà, veneziano di cultura ebraica, e l’artista algerino Abdallah Khaled risale al 2002, quando i due artisti sono invitati a eseguire un’opera grafica a quattro mani. Da questa felice esperienza sono nate in rapida successione altre opere che sono state esposte recentemente alla mostra personale di Tobia Ravà Memoria del Futuro (a Verona e poi a Venezia) e alla mostra collettiva Halom Ha Shalom – Sogno di Pace (allestita al Kurhaus di Merano), dove erano presenti anche numerose opere di Hana Silberstein, israeliana di origini polacche, dai soggetti ironici dal sapore metafisico, resi ancor più astratti e smaterializzati nelle ultime opere, quasi a voler significare una sorta di svuotamento e mancanza di corpo, quale sentimento legato alla situazione politica in Medio Oriente. Per l’occasione sarà inoltre realizzata un’opera a quattro mani tra l’artista israeliana e l’artista iraniano Nader Khaleghpour (sposato con una palestinese israeliana), operazione che assume qui un forte valore simbolico in quanto viene confermata e rafforzata l’idea di una vera e proficua possibilità di dialogo tra culture che attualmente sembrano non poter trovare un punto d’incontro. Invece le opere di Hana e di Nader mostrano una spiritualità laica e un’umanità fatte di modelli ad un tempo concreti e astratti, di luci e colori che sono la negazione di ogni conflitto, di ogni costruzione ideologica. Nei quadri di Nader rari sono i riferimenti al mondo islamico, le sue opere non hanno alcuna connotazione se non quella di voler essere parte del dibattito artistico contemporaneo. Sono una sintesi delle culture che l’artista ha incontrato lungo il suo cammino, segno e simbolo di un’umanità riconciliata. Oltre alle opere sul tema della pace realizzate a quattro mani da Tobia Ravà e da Abdallah Khaled di Tobia Ravà saranno esposte opere numeriche che riportano elementi archetipali della cultura ebraica riferiti ad un linguaggio cosmologico universale, poiché attraverso i concetti base della kabbalah,si può arrivare ad un percorso etico-filosofico moderno e antichissimo al contempo. Attraverso esse l’artista esprime l’idea che il patrimonio culturale dell’umanità possa essere trasmesso al futuro in forma di opera sintetica. Di Abdallah Khaled, algerino di cultura berbera, saranno presenti in mostra alcune opere legate alla sua terra d’origine che sembrano emanare il profumo del deserto e avere i colori dell’Atlante.
La mostra presenterà un cospicuo numero di opere dei quattro artisti, che andranno a creare un percorso che meglio permetta di cogliere il messaggio di fratellanza e di unione che gli artisti lanciano attraverso la loro personale ricerca spirituale ed artistica affinché l’armonia che essi trovano nelle forme e nei colori sia estesa all’umanità intera, quale invito alla mescolanza e alla contaminazione culturale.
MOSTRA E CATALOGO A CURA DI Maria Luisa Trevisan, con testi critici di Mario De Micheli, Ennio Pouchard, Myriam Zerbi e Maria Luisa Trevisan
ORGANIZZAZIONE Fondazione Villa Benzi Zecchini – Associazione Concerto d’Arte Contemporanea
Con il Patrocinio della Provincia di Treviso, del Comune di Montebelluna – Assessorato alla cultura, del Comune di Caerano di San Marco (TV)
EVENTO: 14 marzo 2004 ore 16.00 incontro tavola rotonda in mostra con gli artisti, la curatrice, i critici e lo storico Giovanni Carlo Sonnino
La Fondazione Villa Benzi – Zecchini organizza in collaborazione con l’Associazione Culturale Concerto d’Arte Contemporanea la mostra Fondamenta di Pace, in opposizione ad ogni fondamentalismo ed integralismo, affinché si possa cominciare proprio dall’ambiente artistico - scevro da dogmi e bandiere - a dare un segnale di distensione. In un momento come questo in cui i rapporti tra culture “diverse” sembrano non trovare un terreno idoneo al dialogo e al confronto, è giusto e doveroso gettare solide fondamenta per costruire su nuove basi una pace durevole, nella speranza che vi sia un effetto contaminante e di questo sentimento sia permeato ogni gesto e ogni discorso. Se la religione divide invece di unire (questo dovrebbe essere il suo fine vista la sua derivazione latina), l’arte può costituire un luogo adeguato per mettere insieme culture che attualmente si mostrano in forte contrasto, per scoprire che non sono poi così lontane.
La mostra Fondamenta di pace si riallaccia a Salam Shalom, la vasta esposizione allestita presso la Mole Vanvitelliana di Ancona nel 2002 con opere di Tobia Ravà, Habdallah Khaled, Hana Silberstein.
La collaborazione tra Tobia Ravà, veneziano di cultura ebraica, e l’artista algerino Abdallah Khaled risale al 2002, quando i due artisti sono invitati a eseguire un’opera grafica a quattro mani. Da questa felice esperienza sono nate in rapida successione altre opere che sono state esposte recentemente alla mostra personale di Tobia Ravà Memoria del Futuro (a Verona e poi a Venezia) e alla mostra collettiva Halom Ha Shalom – Sogno di Pace (allestita al Kurhaus di Merano), dove erano presenti anche numerose opere di Hana Silberstein, israeliana di origini polacche, dai soggetti ironici dal sapore metafisico, resi ancor più astratti e smaterializzati nelle ultime opere, quasi a voler significare una sorta di svuotamento e mancanza di corpo, quale sentimento legato alla situazione politica in Medio Oriente. Per l’occasione sarà inoltre realizzata un’opera a quattro mani tra l’artista israeliana e l’artista iraniano Nader Khaleghpour (sposato con una palestinese israeliana), operazione che assume qui un forte valore simbolico in quanto viene confermata e rafforzata l’idea di una vera e proficua possibilità di dialogo tra culture che attualmente sembrano non poter trovare un punto d’incontro. Invece le opere di Hana e di Nader mostrano una spiritualità laica e un’umanità fatte di modelli ad un tempo concreti e astratti, di luci e colori che sono la negazione di ogni conflitto, di ogni costruzione ideologica. Nei quadri di Nader rari sono i riferimenti al mondo islamico, le sue opere non hanno alcuna connotazione se non quella di voler essere parte del dibattito artistico contemporaneo. Sono una sintesi delle culture che l’artista ha incontrato lungo il suo cammino, segno e simbolo di un’umanità riconciliata. Oltre alle opere sul tema della pace realizzate a quattro mani da Tobia Ravà e da Abdallah Khaled di Tobia Ravà saranno esposte opere numeriche che riportano elementi archetipali della cultura ebraica riferiti ad un linguaggio cosmologico universale, poiché attraverso i concetti base della kabbalah,si può arrivare ad un percorso etico-filosofico moderno e antichissimo al contempo. Attraverso esse l’artista esprime l’idea che il patrimonio culturale dell’umanità possa essere trasmesso al futuro in forma di opera sintetica. Di Abdallah Khaled, algerino di cultura berbera, saranno presenti in mostra alcune opere legate alla sua terra d’origine che sembrano emanare il profumo del deserto e avere i colori dell’Atlante.
La mostra presenterà un cospicuo numero di opere dei quattro artisti, che andranno a creare un percorso che meglio permetta di cogliere il messaggio di fratellanza e di unione che gli artisti lanciano attraverso la loro personale ricerca spirituale ed artistica affinché l’armonia che essi trovano nelle forme e nei colori sia estesa all’umanità intera, quale invito alla mescolanza e alla contaminazione culturale.
06
marzo 2004
Fondamenta di Pace
Dal 06 al 28 marzo 2004
arte contemporanea
Location
VILLA BENZI ZECCHINI
Caerano Di San Marco, Via Montello, 61, (Treviso)
Caerano Di San Marco, Via Montello, 61, (Treviso)
Orario di apertura
Dal lunedì al giovedì 10.00-12.30; dal venerdì alla domenica 10.00-12.30 e 15.30 – 19.30. In altri orari su appuntamento telefonando allo 0423/650509
Vernissage
6 Marzo 2004, ore 18.30