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Artefilm – Michelangelo Pistoletto
Il filmato non è un invito a delimitare i confini dell¹arte di Michelangelo Pistoletto, piuttosto ci introduce alla sua ricerca, una ricerca ancora in atto. Pistoletto ha sempre operato come un nomade, al di fuori di ogni poetica coercitiva o limitante affezione ad una sola tecnica.
Comunicato stampa
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Il filmato non è un invito a delimitare i confini dell¹arte di Michelangelo Pistoletto, piuttosto ci introduce alla sua ricerca, una ricerca ancora in atto. Pistoletto ha sempre operato come un ³nomade², al di fuori di ogni poetica coercitiva o limitante affezione ad una sola tecnica. Egli ³costruisce² la sua identità demolendo il confine fra i linguaggi, non opera su un linguaggio precostituito ma lascia che la pittura, la fotografia, la scultura o il teatro, interferiscano e trovino possibili relazioni. L¹arte deve rimanere un luogo infinito, come lo ³specchio² dove tutto transita e si consuma; deve rimanere un¹interrogazione aperta e continua nel tempo. L¹artista rifiuta una sola risposta, storicamente effimera, trova il senso nell¹instancabile interrogare e interrogarsi, nella formulazione della domanda, che sola ci rende partecipi del movimento della realtà e della storia. Il primo passo di Pistoletto nell¹arte è il suo ritratto. L¹autoritratto, l¹io che rappresenta l¹io, è l¹intervallo più breve fra realtà e arte, spazio dell¹esistenza e spazio della rappresentazione. E tuttavia Pistoletto si rende subito conto del disagio di ³ritagliare² la figura umana dallo scorrere della storia. La domanda successiva allora è: esiste un¹arte ³in istantanea² con il presente, un tipo di rappresentazione mai conclusa, ³vivente²? Dopo aver sottratto la figura umana allo scorrere del tempo, autoritraendosi su una superficie monocroma (oro o argento), Pistoletto tenta di recuperare la dimensione temporale, della vita. Dal 1962 realizza i ³Quadri specchianti²: la figura è dipinta su una velina fotografica applicata ad una superficie di acciaio specchiato, che riflette e registra tutto ciò che casualmente si trova a passare davanti. Antico è in pittura l¹uso dello specchio come strumento per giungere a una pittura assolutamente oggettiva. Pistoletto congiunge pittura, specchio e fotografia, tutti strumenti riproduttivi; ma va oltre realizzando con i quadri-specchio non soltanto un¹arte capace di doppiare la realtà, ma un¹arte dinamica nella sua oggettività, parte e partecipe della vita. La superficie specchiante include il ³presente² e continuamente attende il futuro; in un solo punto è cieca ed insensibile, là dove è fissata la silhouette della persona in fotografia, immagine del passato che assiste al presente e aspetta il futuro. Un ulteriore passo è dato da ³Oggetti in meno² (1966), ³le mie cose di oggi non rappresentano sono²; l¹occhio dell¹artista è sempre più puntato sull¹uomo e sul mondo che lo circonda, sugli oggetti che attraversano la sua mente (lo specchio ora è l¹artista stesso) e la sua esperienza; sono gli oggetti che restano, ³frammenti² di immagini e azioni. L¹arte si identifica ora con la realtà, con i suoi oggetti, infrange il limite della cornice del quadro, varca la soglia dello specchio, l¹arte si fa oggetto, l¹oggetto del pensiero, l¹oggetto quotidiano. Dopo la disseminazione degli ³oggetti in meno² e il positivo tentativo di organizzare gli oggetti nello spazio delle Stanze (1975) , ³contenitori di tempo², lo specchio e la figura si separano: lo specchio viene tagliato, si moltiplica per specchiare sé stesso; la figura si monumentalizza. Negli anni¹80 Pistoletto è scultore, ma non è un ritorno all¹arte classica: le sue gigantesche sculture, abbozzi monumentali in marmo, sono rassegnate alla propria inerzia, all¹isolamento, sono anch¹esse ³frammenti² isolati. Frammenti, uniche ³risposte² possibili per una idea di realtà come molteplicità, accidentalità, rinnovamento continuo.
16
marzo 2004
Artefilm – Michelangelo Pistoletto
16 marzo 2004
serata - evento
Location
GALLERIA SAN FEDELE
Milano, Via Ulrico Hoepli, 3A-B, (Milano)
Milano, Via Ulrico Hoepli, 3A-B, (Milano)
Vernissage
16 Marzo 2004, ore 18.15