Domenico Olivero ha concepito un’operazione ambientale di chiaro significato spirituale, che intende coinvolgere i visitatori in una sorta di percorso esistenziale di purificazione individuale e collettiva. L’intervento dell’artista dà vita ad una suggestiva e personale rappresentazione di un’antica forma popolare del culto religioso, densa di mistero e di fascino ancestrale.

L’installazione di Domenico Olivero prende spunto dalla tradizione alpina delle “Monjoie”, nome con il quale si indicano le piccole piramidi di sassi create durante i pellegrinaggi verso i santuari mariani di montagna, sia per segnalare il cammino sia per esigenze votive. Il progetto è stato pensato appositamente per la Fondazione Peano e si articola in due parti: la prima, disposta nel giardino museale, è caratterizzata dalle sculture che si ispirano ai sette peccati capitali; la seconda, allestita nella sala mostre, consiste in una grande installazione dedicata alle virtù teologali. L’artista interverrà sul territorio cuneese per tutto il 2004, impegnandosi in un programma di realizzazioni unite sotto il nome di "Resonance - l'arte dell'attenzione" e incentrate sulla ricostruzione di vicende sociali e familiari vissute direttamente dall'artista o sulla meditazione dell’essere in un determinato spazio, contaminato da una particolare tradizione culturale, qual è quella della provincia subalpina

http://art.supereva.it/artresonance/