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Franco Martani – Il fermento della vita
Sono esposte un centinaio di opere, molte delle quali di grandi dimensioni, alcune addirittura inedite, fra quelle più significative prodotte in cinquant’anni da questo infaticabile artista mantovano-bolognese, ma anche versiliese, per non pochi aspetti legati alla sua ultra-trentennale attività di scultore a Pietrasanta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A Palazzo Mediceo di Seravezza dal 13 marzo (fino al 18 aprile) una mostra
antologica sull'intera opera pittorica di Francesco Martani, organizzata
dall'Assessorato alla cultura del Comune di Seravezza (Lu), in
collaborazione con il Comune di Zola Predosa e la Fondazione di Ca' la
Ghironda.
Curata da Claudio Cerritelli e Giuseppe Cordoni, attraverso un organico
percorso tematico e cronologico, la mostra si propone di offrire una
visione sufficientemente articolata della varia e infaticabile ricerca
espressiva dell'Artista.
Essa ha attraversato, infatti, quest'ultimo mezzo secolo (1946-2003)
criticamente dialogando con quelle mutazioni che - in campo internazionale
- hanno così radicalmente segnato i linguaggi della pittura contemporanea
dal secondo dopoguerra ad oggi.
Sono esposte un centinaio di opere, molte delle quali di grandi dimensioni,
alcune addirittura inedite, fra quelle più significative prodotte in
cinquant'anni da questo infaticabile artista mantovano-bolognese, ma anche
versiliese, per non pochi aspetti legati alla sua ultra-trentennale
attività di scultore a Pietrasanta.
Il Percorso
Tenendo conto delle felici soluzioni offerte dalla struttura ad anello
degli spazi di Palazzo Mediceo, nei primi due grandi saloni viene
ricostruita una sintesi di tutti i momenti più salienti della produzione
martaniana, fra cui anche alcune opere già presentate al Padiglione Arte e
Ecologia della Biennale di Venezia. Poi il criterio espositivo adottato è
quello di sviluppare, di sala in sala, ogni capitolo dell'idea stessa di
"visione" pittorica quale si è andata sviluppando nel corso degli anni.
Dagli iniziali paesaggi, figure e nature morte, in cui Martani, con
un'impronta già ante-litteram-gestuale, sintetizza ed evoca lungo le rive
del Po gli umori della sua gente e della sua terra mantovana. Poi è
l'occhio di un Orfeo artista-scienziato a discendere agli inferi della
materia per cogliere i fermenti vitali delle forme biologiche; o a
sintetizzare in forme di assoluto equilibrio geometrico-mentale le ragioni
di armonia possibile fra segno e colore, o a calarsi nelle foreste più
intricate della psiche per evocarne paesaggi surreali e fantastici in cui
fermentano in foreste di simboli le tensioni e le angosce di un "daimon"
che agita così profondamente l'intimo dell'uomo d'oggi. Poi questo suo
sguardo, sempre così inquieto ed acuto, torna a mettere a fuoco la realtà
delle cose e del mondo che attualmente ci circonda, recuperando in ogni sua
visione, con un'incredibile maestria illustrativa, una figuralità
istantanea, quasi fotografica, dei corpi, dei paesaggi e delle cose, da cui
sempre più problematico si percepisce quel senso di precarietà che avvolge
la nostra umana avventura attuale, soggetta com'è ormai a così rapide,
impoetiche e ingovernabili modificazioni.
antologica sull'intera opera pittorica di Francesco Martani, organizzata
dall'Assessorato alla cultura del Comune di Seravezza (Lu), in
collaborazione con il Comune di Zola Predosa e la Fondazione di Ca' la
Ghironda.
Curata da Claudio Cerritelli e Giuseppe Cordoni, attraverso un organico
percorso tematico e cronologico, la mostra si propone di offrire una
visione sufficientemente articolata della varia e infaticabile ricerca
espressiva dell'Artista.
Essa ha attraversato, infatti, quest'ultimo mezzo secolo (1946-2003)
criticamente dialogando con quelle mutazioni che - in campo internazionale
- hanno così radicalmente segnato i linguaggi della pittura contemporanea
dal secondo dopoguerra ad oggi.
Sono esposte un centinaio di opere, molte delle quali di grandi dimensioni,
alcune addirittura inedite, fra quelle più significative prodotte in
cinquant'anni da questo infaticabile artista mantovano-bolognese, ma anche
versiliese, per non pochi aspetti legati alla sua ultra-trentennale
attività di scultore a Pietrasanta.
Il Percorso
Tenendo conto delle felici soluzioni offerte dalla struttura ad anello
degli spazi di Palazzo Mediceo, nei primi due grandi saloni viene
ricostruita una sintesi di tutti i momenti più salienti della produzione
martaniana, fra cui anche alcune opere già presentate al Padiglione Arte e
Ecologia della Biennale di Venezia. Poi il criterio espositivo adottato è
quello di sviluppare, di sala in sala, ogni capitolo dell'idea stessa di
"visione" pittorica quale si è andata sviluppando nel corso degli anni.
Dagli iniziali paesaggi, figure e nature morte, in cui Martani, con
un'impronta già ante-litteram-gestuale, sintetizza ed evoca lungo le rive
del Po gli umori della sua gente e della sua terra mantovana. Poi è
l'occhio di un Orfeo artista-scienziato a discendere agli inferi della
materia per cogliere i fermenti vitali delle forme biologiche; o a
sintetizzare in forme di assoluto equilibrio geometrico-mentale le ragioni
di armonia possibile fra segno e colore, o a calarsi nelle foreste più
intricate della psiche per evocarne paesaggi surreali e fantastici in cui
fermentano in foreste di simboli le tensioni e le angosce di un "daimon"
che agita così profondamente l'intimo dell'uomo d'oggi. Poi questo suo
sguardo, sempre così inquieto ed acuto, torna a mettere a fuoco la realtà
delle cose e del mondo che attualmente ci circonda, recuperando in ogni sua
visione, con un'incredibile maestria illustrativa, una figuralità
istantanea, quasi fotografica, dei corpi, dei paesaggi e delle cose, da cui
sempre più problematico si percepisce quel senso di precarietà che avvolge
la nostra umana avventura attuale, soggetta com'è ormai a così rapide,
impoetiche e ingovernabili modificazioni.
13
marzo 2004
Franco Martani – Il fermento della vita
Dal 13 marzo al 18 aprile 2004
arte contemporanea
Location
PALAZZO MEDICEO
Seravezza, viale A. Amadei, (Lucca)
Seravezza, viale A. Amadei, (Lucca)
Biglietti
Euro 5 (ridotto euro 3,00)
Orario di apertura
15-19,30 (chiusa lunedì)
Vernissage
13 Marzo 2004, ore 17