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Sono Fazion – Opere e non
L’esposizione documenta il lavoro di Land Art realizzato da Sono Fazion negli anni ’70 attraverso una selezione di ventisette fotografie in bianco e nero, provenienti dalla collezione del Museion, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
E-20, gruppo di promozione culturale, proseguendo il programma espositivo di Borgo Castello 23
a Gorizia, sabato 6 marzo 2004 alle ore 18.00 inaugura la mostra di Sono Fazion “Opere e non”.
L’esposizione documenta il lavoro di Land Art realizzato da Sono Fazion negli anni '70 attraverso una selezione di ventisette fotografie in bianco e nero, provenienti dalla collezione del Museion, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano
Le immagini illustrano la ricerca dell’autore sul concetto di identità nell’evoluzione di un personale percorso creativo, che rispecchia, al tempo stesso, un preciso periodo storico del pensiero concettuale dell’arte in relazione al territorio.
Gianpietro Sono Fazion nasce nel 1936 a Cerea (Verona). Lo stesso anno si trasferisce in Alto Adige. Studia filosofia e musicologia a Padova. Pubblica degli studi nel campo della musica popolare in Alto Adige e Umbria.
Nel 1967 realizza le prime opere di Land Art sviluppando la sua ricerca a partire dall’immedesimazione con i luoghi per arrivare al pensiero della negazione, della non-opera, del non-luogo, della non-azione, come condizione necessaria per il superamento del senso di appartenenza.
Partecipa a numerose mostre d'arte internazionali tra le quali: “Pluralità viva” a Martinengo nel 1968; “Aspetti dell’arte d’oggi” nel 1969 al Centro Artistico Nuova Serie di Novara insieme a Baj, Boetti, Ceroli, Cesar, F. Coter, Fontana, Luther, Manzoni, Warhol; “Situation Concepts” nel 1971 alla Galleria Taxis di Innsbruck insieme ad Arakawa, Baldessari, Bochner, Buren, De Dominicis, Fabro, Gilbert & George, Gerz, Haacke, M. Merz, Paolini, Serra, Smithson, Weiner e altri.
Nel 1970 pubblica il libro “Ich” (Centro di Cultura dell'Alto Adige di Bolzano): le poesie visive sono di Fazion, la realizzazione serigrafica dei fratelli Ernesto e Francesco Coter. Lo stesso anno il libro viene presentato alla Mostra libraria per la letteratura visiva e per la serigrafia di Chicago.
Nel 1971 Fazion decide di abbandonare il mondo dell'arte con una lettera aperta all’editore della rivista “Notiziario Art Contemporanee” (NAC).
Intraprende quindi una serie di viaggi in Estremo Oriente approfondendo a livello teorico e pratico il buddismo zen.
Attualmente abita a Sostino, una piccola località nei pressi di Assisi.
a Gorizia, sabato 6 marzo 2004 alle ore 18.00 inaugura la mostra di Sono Fazion “Opere e non”.
L’esposizione documenta il lavoro di Land Art realizzato da Sono Fazion negli anni '70 attraverso una selezione di ventisette fotografie in bianco e nero, provenienti dalla collezione del Museion, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano
Le immagini illustrano la ricerca dell’autore sul concetto di identità nell’evoluzione di un personale percorso creativo, che rispecchia, al tempo stesso, un preciso periodo storico del pensiero concettuale dell’arte in relazione al territorio.
Gianpietro Sono Fazion nasce nel 1936 a Cerea (Verona). Lo stesso anno si trasferisce in Alto Adige. Studia filosofia e musicologia a Padova. Pubblica degli studi nel campo della musica popolare in Alto Adige e Umbria.
Nel 1967 realizza le prime opere di Land Art sviluppando la sua ricerca a partire dall’immedesimazione con i luoghi per arrivare al pensiero della negazione, della non-opera, del non-luogo, della non-azione, come condizione necessaria per il superamento del senso di appartenenza.
Partecipa a numerose mostre d'arte internazionali tra le quali: “Pluralità viva” a Martinengo nel 1968; “Aspetti dell’arte d’oggi” nel 1969 al Centro Artistico Nuova Serie di Novara insieme a Baj, Boetti, Ceroli, Cesar, F. Coter, Fontana, Luther, Manzoni, Warhol; “Situation Concepts” nel 1971 alla Galleria Taxis di Innsbruck insieme ad Arakawa, Baldessari, Bochner, Buren, De Dominicis, Fabro, Gilbert & George, Gerz, Haacke, M. Merz, Paolini, Serra, Smithson, Weiner e altri.
Nel 1970 pubblica il libro “Ich” (Centro di Cultura dell'Alto Adige di Bolzano): le poesie visive sono di Fazion, la realizzazione serigrafica dei fratelli Ernesto e Francesco Coter. Lo stesso anno il libro viene presentato alla Mostra libraria per la letteratura visiva e per la serigrafia di Chicago.
Nel 1971 Fazion decide di abbandonare il mondo dell'arte con una lettera aperta all’editore della rivista “Notiziario Art Contemporanee” (NAC).
Intraprende quindi una serie di viaggi in Estremo Oriente approfondendo a livello teorico e pratico il buddismo zen.
Attualmente abita a Sostino, una piccola località nei pressi di Assisi.
06
marzo 2004
Sono Fazion – Opere e non
Dal 06 al 28 marzo 2004
arte contemporanea
Location
SPAZIO E-20
Gorizia, Località Borgo Castello, 23, (Gorizia)
Gorizia, Località Borgo Castello, 23, (Gorizia)
Orario di apertura
venerdì e sabato dalle ore 17.00 alle ore 20.00
domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00
Vernissage
6 Marzo 2004, ore 18.00