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Fabio di Camillo – Modus Vivendi
Fabio di Camillo altera i significati per costruire nuovi oggetti, con una progettazione che sembra esser guidata dallo spirito di un design metaforico, dove la funzione è sacrificata al bisogno di straniamento.
Comunicato stampa
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Cosa accadrebbe se la gravità agisse nel vuoto? Se una folata di vento non riuscisse più a spostare un cappello? Se uno scrigno invece di nascondere offrisse allo sguardo il suo contenuto? Se il lampione non facesse altro che mettersi in luce?
Con la sistematica trasfigurazione delle regole Fabio di Camillo (Pescara, 1977) fa capitare ad Alice nel paese delle meraviglie cose assolutamente ordinarie.
Momentaneamente, si intende. Perché l’incorruttibile non lo seduce. Perché le cose più riuscite vengono d’improvviso esattamente come se ne fuggono. E lo spazio a disposizione va annusato, come fra due cani al primo incontro.
Fabio di Camillo altera i significati per costruire nuovi oggetti, con una progettazione che sembra esser guidata dallo spirito di un design metaforico, dove la funzione è sacrificata al bisogno di straniamento.
Le relazioni abituali sono riassemblate attraverso perplessità, organizzate dai dubbi.
Questa torsione del linguaggio dà luogo ad un diverso Modus Vivendi.
Modus che prende in seria considerazione il rapporto fra la grandezza di un libro e la taglia del proprio piede.
In questo percorso, alla ricerca del livello zero dell’ironia, lo spettatore viene sottoposto ad un continuo, irresistibile solletico…
Fabio di Camillo si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Con la sistematica trasfigurazione delle regole Fabio di Camillo (Pescara, 1977) fa capitare ad Alice nel paese delle meraviglie cose assolutamente ordinarie.
Momentaneamente, si intende. Perché l’incorruttibile non lo seduce. Perché le cose più riuscite vengono d’improvviso esattamente come se ne fuggono. E lo spazio a disposizione va annusato, come fra due cani al primo incontro.
Fabio di Camillo altera i significati per costruire nuovi oggetti, con una progettazione che sembra esser guidata dallo spirito di un design metaforico, dove la funzione è sacrificata al bisogno di straniamento.
Le relazioni abituali sono riassemblate attraverso perplessità, organizzate dai dubbi.
Questa torsione del linguaggio dà luogo ad un diverso Modus Vivendi.
Modus che prende in seria considerazione il rapporto fra la grandezza di un libro e la taglia del proprio piede.
In questo percorso, alla ricerca del livello zero dell’ironia, lo spettatore viene sottoposto ad un continuo, irresistibile solletico…
Fabio di Camillo si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
05
marzo 2004
Fabio di Camillo – Modus Vivendi
Dal 05 al 25 marzo 2004
arte contemporanea
Location
SESTO SENSO
Bologna, Via Galliera, 63/d, (Bologna)
Bologna, Via Galliera, 63/d, (Bologna)
Orario di apertura
lun-ven 11-23; sab 18-23
Vernissage
5 Marzo 2004, ore 19