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Morena Antonucci – Proiezioni sostenibili
La mostra comprende circa quaranta opere tra acrilici e pigmenti puri su tela, pastelli e serigrafie, risalenti al periodo che va dal 2001 al 2004.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con il Patrocinio del Comune di Francavilla (CH), il MuMi Museo Michetti presenta la Mostra Personale dell’Artista Morena Antonucci .
L’esposizione verrà inaugurata il giorno 06 MARZO 2004 e si protrarrà fino al giorno 31 dello stesso mese presso “Il Museo Michetti”, Comune di Francavilla (Ch).
La mostra, dal titolo "PROIEZIONI SOSTENIBILI", comprende circa quaranta opere tra acrilici e pigmenti puri su tela, pastelli e serigrafie, risalenti al periodo che va dal 2001 al 2004.
L'ultima produzione, frutto del recente "isolamento" dell'artista nel Parco Nazionale della Majella, sarà recensita dal critico d’arte Rosalba Silvestri ed avrà una forte valenza territoriale, in quanto è incentrata sul recupero, sia pure in una visione post-moderna, degli elementi che caratterizzano quello che si può definire il “giacimento culturale” dell’entroterra abruzzese, fortemente legato alla tradizione della sua popolazione, e così importante da salvaguardare di fronte alla forza “divoratrice” dell’evoluzione tecnologica e della globalizzazione.
In sostanza, l'Antonucci ha cercato di abbinare alla ricerca precedente, nata dal confronto con Ennio Calabria e caratterizzata da una sorta di spaesamento dell’artista di fronte all’evoluzione dei processi tecnologici e comunicativi e da una produzione “illogica” e frutto di un processo dialettico con la tela, un recupero di elementi culturali-ambientali locali (Parco Nazionale della Majella) ma nello stesso tempo di valenza universale.
E’ come dire che lo spaesamento che si prova di fronte alla globalizzazione può essere gestito solo con un orientamento di antropizzazione locale, che ci dà sicurezza e ci permette di relazionarci con il mondo con una precisa identità.
Si trascrive, di seguito, una testimonianza critica del prof. Leo Strozzieri, tratta dalla pubblicazione "Colore come energia", ArteChiara edizioni 2003:
(…) Il campo all’allusività diventa più consistente e direi quasi ampio e totale nel momento in cui le tematiche riguardano la figura umana. Sembra che questa venga dissepolta da un magma archeologico di colori forti per essere restituita all’affetto e al godimento del fruitore. L’artista registra, dopo che le figure erano fossilizzate e rapprese in una spessa e bruta materia informe, il momento ilare dell’emersione pittoricamente espressa in quel suggestivo e voleggiante movimento dei brandelli anatomici sottoposti ad insistenti bagliori luministici di raffinato lirismo. Dunque mai radicale aniconismo nella pittura di Morena Antonucci, ma dovizie di orizzonti figurali, per lo più riferite all’uomo con un’attendibile atmosfera elegiaca: celebrazione e patetico recupero d’una realtà sommersa dalla potenzialità del buio che comunque rimane correlato (questa è l’altra faccia della dualità) al regno della vita e della luce.
Il buio è l’istinto, l’irrazionalità, e la concretezza storica del vissuto contemporaneo (si pensi per analogia ai décollages, che pur servendosi dei segni/sogni di una lucida figuratività pubblicitaria, sono emblema della lacerazione, dovuta alla gestualità dello strappo, della solarità logico-comunicativa). In questo senso la nostra artista attraverso le sue opere denuncia una crisi, una situazione di scacco dell’esistente, svela il sipario innaturale che ostruisce gli orizzonti dell’umanesimo: quindi una pittura assai impegnata sotto l’aspetto etico, ove la compresenza di valori estetici e il patrimonio antropologico coabitano in assoluta armonia.
L’esposizione verrà inaugurata il giorno 06 MARZO 2004 e si protrarrà fino al giorno 31 dello stesso mese presso “Il Museo Michetti”, Comune di Francavilla (Ch).
La mostra, dal titolo "PROIEZIONI SOSTENIBILI", comprende circa quaranta opere tra acrilici e pigmenti puri su tela, pastelli e serigrafie, risalenti al periodo che va dal 2001 al 2004.
L'ultima produzione, frutto del recente "isolamento" dell'artista nel Parco Nazionale della Majella, sarà recensita dal critico d’arte Rosalba Silvestri ed avrà una forte valenza territoriale, in quanto è incentrata sul recupero, sia pure in una visione post-moderna, degli elementi che caratterizzano quello che si può definire il “giacimento culturale” dell’entroterra abruzzese, fortemente legato alla tradizione della sua popolazione, e così importante da salvaguardare di fronte alla forza “divoratrice” dell’evoluzione tecnologica e della globalizzazione.
In sostanza, l'Antonucci ha cercato di abbinare alla ricerca precedente, nata dal confronto con Ennio Calabria e caratterizzata da una sorta di spaesamento dell’artista di fronte all’evoluzione dei processi tecnologici e comunicativi e da una produzione “illogica” e frutto di un processo dialettico con la tela, un recupero di elementi culturali-ambientali locali (Parco Nazionale della Majella) ma nello stesso tempo di valenza universale.
E’ come dire che lo spaesamento che si prova di fronte alla globalizzazione può essere gestito solo con un orientamento di antropizzazione locale, che ci dà sicurezza e ci permette di relazionarci con il mondo con una precisa identità.
Si trascrive, di seguito, una testimonianza critica del prof. Leo Strozzieri, tratta dalla pubblicazione "Colore come energia", ArteChiara edizioni 2003:
(…) Il campo all’allusività diventa più consistente e direi quasi ampio e totale nel momento in cui le tematiche riguardano la figura umana. Sembra che questa venga dissepolta da un magma archeologico di colori forti per essere restituita all’affetto e al godimento del fruitore. L’artista registra, dopo che le figure erano fossilizzate e rapprese in una spessa e bruta materia informe, il momento ilare dell’emersione pittoricamente espressa in quel suggestivo e voleggiante movimento dei brandelli anatomici sottoposti ad insistenti bagliori luministici di raffinato lirismo. Dunque mai radicale aniconismo nella pittura di Morena Antonucci, ma dovizie di orizzonti figurali, per lo più riferite all’uomo con un’attendibile atmosfera elegiaca: celebrazione e patetico recupero d’una realtà sommersa dalla potenzialità del buio che comunque rimane correlato (questa è l’altra faccia della dualità) al regno della vita e della luce.
Il buio è l’istinto, l’irrazionalità, e la concretezza storica del vissuto contemporaneo (si pensi per analogia ai décollages, che pur servendosi dei segni/sogni di una lucida figuratività pubblicitaria, sono emblema della lacerazione, dovuta alla gestualità dello strappo, della solarità logico-comunicativa). In questo senso la nostra artista attraverso le sue opere denuncia una crisi, una situazione di scacco dell’esistente, svela il sipario innaturale che ostruisce gli orizzonti dell’umanesimo: quindi una pittura assai impegnata sotto l’aspetto etico, ove la compresenza di valori estetici e il patrimonio antropologico coabitano in assoluta armonia.
06
marzo 2004
Morena Antonucci – Proiezioni sostenibili
Dal 06 al 31 marzo 2004
arte contemporanea
Location
MUMI – MUSEO MICHETTI
Francavilla Al Mare, Piazza San Domenico, 1, (Chieti)
Francavilla Al Mare, Piazza San Domenico, 1, (Chieti)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica (lunedì chiuso) dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 18,00
Vernissage
6 Marzo 2004, ore 17,30
Sito web
www.theart.it