Il 6 marzo 2004 la Haven Gallery presenta un ciclo di opere di Fabio Bàllico, artista giovane ma che ha già dimostrato di avere raggiunto una certa maturità artistica. Questa consapevolezza di capacità unita al risultato esteriore del suo studio che parte dalla parte più interna di se stesso, l’ha portato ad effettuare poche e ricercate esposizioni sia in Italia che, recentemente, all’estero (di pochi giorni fa sono le esposizioni a cui ha partecipato a Innsbruck). Bàllico propone una serie di tele in cui c’è a tratti del figurativo, rigorosamente in bianco e nero, e a tratti invece salta fuori un po’ di più la pittura vera e propria, in ogni caso il tutto integrato da giochi di pieghe di tela che rendono i suoi lavori molto particolari. Queste pieghe, unite agli spazi “dipinti” o lasciati quasi “a nudo”, rappresentano tutto il mondo interiore dell’artista fatto di contrasti tra il caos e l’armonia che si estrinseca appunto in questa “doppia valenza” delle sue opere. Nei suoi quadri c’è un po’ di tutto: arte povera, figurativo, astrattismo, spiritualità, rappresentati con grande armonia. Le sue opere possono dare senso di pace interiore e forza comunicativa allo stesso momento, espressione dell’approccio artistico di Bàllico altamente personale e interiore. Sulle tele il pittore milanese riesce a far defluire il suo stato mentale da cui nasce l’opera stessa in un vero e proprio processo di studio e passaggio tra consapevolezza dell’io - discussione sull’interiorità - approccio verso l’esterno. Delle opere eleganti e contemporanee con cui la Haven Gallery inizia l’attività espositiva del 2004 e con cui vuole rompere con certi schematismi del passato logoro e abusato.