Eppure Cerastico è stato fra i nostri principali editori di libri d'Artista negli anni che vanno dal 1962 al 1979.

Pressochè la totalità delle opere esposte in questa mostra hanno fatto parte della collezione privata di Gino e Luisa Cerastico, anche se, d'altro conto, la collezione ne comprende numerose altre non meno importanti.

Di particolare rilievo, fra quelle qui presente, alcuni dipinti ad olio, come il magnifico 'ritratto dell'editore', la 'natura morta' del 1968, l'intenso 'omaggio a Morandi', il piccolo ritratto petrarchesco del 1968, che non puo che rimandare ai disegni per il 'Canzoniere', il non comune paesaggio della costa scozzese del 1976, i tre bellissimi 'nudi' degli anni 1961, 1962 e 1964; tra gli aquarelli, davvero notevole la 'natura morta' del 1971 e poi disegni, studi per le edizioni; quelli qui presentati ne rappresentano un campione significativo ma non certo esaustivo, ma servono a dare il senso piu profondo dell'intensità della collaborazione fra l'Artista e l'Editore, ed al tempo stesso, della serietà, dello scrupolo con cui Mattioli si accingeva al lavoro preparatorio per quelle che dovevano divenire le sue illustrazoni.

Non si trattava soltanto, come si è visto, di bel disegno, terreno sul quale Mattioli communque aveva ben pochi rivali alla sua altezza; si trattava di adattare il testo al proprio linguaggio espressivo e, insieme, di allargare quest'ultimo in direzione del primo, non tanto dunque come opera di mediazione quanto accrescimento. Anche per questo, Mattioli è stato un grandissimo illustratore di libri, ed il Belfagor, le Venexiane, Vanina Vanini, che restano certamente fra i suoi capolavori, valgono anche a testimoniare della qualità del lavoro di un editore davvero d'eccezione come Igino Cerastico.