Gli ultimi decenni hanno visto affermarsi la pratica video come una forma
di espressione artistica autonoma e riconosciuta. Le opere audiovisive e
multimediali vivono più di ogni altra realtà d’arte i cambiamenti frenetici
di linguaggio, di moda, di contesto sociale. Per offrire una panoramica
ampia e multiforme sull’attuale produzione di video arte Trieste
Contemporanea propone una rassegna di più di cinquanta video provenienti
dai paesi dell’Europa centro orientale. Dal 27 febbraio al 20 marzo, nello
spazio dello Studio Tommaseo in via del Monte 2/1 a Trieste, si
alterneranno le proiezioni di video e alcuni incontri con artisti ed
esperti nell’orario tradizionalmente dedicato all’aperitivo, le 7 di sera.
Da qui il nome “VideoSpritz”. Accanto alle proposte sulla realtà
dell’Europa dell’Est, di cui Trieste Contemporanea si è sempre occupata,
tre saranno gli appuntamenti speciali della rassegna: venerdì 27 febbraio
nella serata inaugurale la maggior esperta italiana di video arte,
Valentina Valentini, presenterà i suoi ultimi due libri “Le pratiche del
video” e “Le storie del video” (Bulzoni Editore) e introdurrà l’ultimo
video di Nam June Paik, “Tiger Lives”. Sabato 6 marzo sarà la volta di
Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti, componenti del gruppo teatrale
Societas Raffaello Sanzio e autori di cinque video che dimostrano
l’interesse per la sperimentazione e le contaminazioni artistiche di questa
compagnia la cui fama travolgente ha valicato i confini italiani. Mercoledì
17 marzo Carlo Montanaro terrà una conversazione sui primi video di Bill
Viola, di cui saranno visibili quattro introvabili opere degli anni
Settanta. I tre incontri che fanno parte del progetto “Brainwork” sono a
cura dell’associazione L’Officina. Inoltre lo Studio Tommaseo proporrà ogni
sera la visione di una propria produzione, il video “Fragile!” di Emanuela
Marassi, che segna anche il debutto dell’artista triestina nella video
arte, e che anticipa i festeggiamenti che si terranno nel corso del 2004
per i trent’anni di attività dello Studio Tommaseo. Durante la rassegna
presso la “Libreria degli Studenti” di piazza Benco saranno disponibili i
testi di video arte presentati negli incontri e verrà allestita un’apposita
vetrina.

Prima serata venerdì 27 febbraio ore 19
Valentina Valentini, protagonista del primo Brainwork, insegna
all’Università della Calabria e al Corso di Studi in Arti e Scienze dello
Spettacolo dell’Università di Roma La Sapienza. Le sue ricerche comprendono
lo spettacolo nel Novecento e il campo delle interferenze fra teatro, arte
e nuovi media. Questi interessi l’hanno portata a curare i due testi appena
editi che presenterà a Trieste: “Le pratiche del video” (Bulzoni Editore),
antologia di testi scritti da artisti impegnati nel campo delle arti
visive, del cinema, della televisione, tra cui Daniele Ciprì e Franco
Maresco, Matthew Barney e Jean-Luc Godard, e “Le storie del video” (Bulzoni
Editore) che raccoglie saggi di autorevoli studiosi a livello
internazionale come Jean Baudrillard, Jacques Derrida e Rosalind Krauss. Al
termine dell’incontro verrà proiettato l’ultimo video di Nam June Paik,
“Tiger Lives” (1999). Il grande artista coreano ha riassemblato e montato
assieme alcune riprese tratte dai suoi video più famosi come il
documentario di John Cage sul suono prodotto dal sistema nervoso dell’uomo
e la scena di due tigri in combattimento che rappresentano la Corea del
Nord e quella del Sud. Un flusso ininterrotto di immagini e ambientazioni,
in cui si vede anche l’artista al lavoro nel suo studio: questa l’opera
video commissionata all’inventore della video arte dalla televisione
coreana per rappresentare lo stato asiatico al Millennium Broadcast
Project, un programma in mondovisione che ha segnato il passaggio dal
Novecento al Duemila.