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Nicola Vescio
Presentazione del libro Il Nome delle Pietre di Giuseppe Zupo. Il Nome delle Pietre sarà presentato dallo scrittore Mario Quattrucci . Interverrà Francesco Faeta ( docente di antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Messina) e l’artista Gabriele Cerminara che presenterà sue sculture in legno liberamente ispirate al testo.
Comunicato stampa
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Bisogna incominciare a perdere la memoria, anche solo a pezzi e bocconi, per rendersi conto che è proprio questa memoria a fare la nostra vita. Una vita senza memoria non sarebbe una vita, così come un’intelligenza senza possibilità di esprimersi non sarebbe un’intelligenza. La nostra memoria è la nostra coerenza, la ragione, l’azione, il sentimento.Senza di lei, siamo niente.
Luis Bunuel
Giuseppe Zupo, avvocato calabrese, ha voluto introdurre il suo testo- dedicato al figlio- con questa citazione, a sottolineare che il suo è un viaggio a ritroso nella memoria nel tentativo, grazie alla scrittura, di stabilire un ponte tra il proprio presente e il proprio passato, tra generazioni e mondi culturalmente
diversi, tra vivi e morti. O semplicemente, come scrive: “valorizzare un sentimento minore: il sentire poetico, quel bisogno che tutti hanno di dare un’accettabile grazia alla brutalità opaca dei fatti” Si scopre, dopo aver letto le sue pagine, che il confine tra questi universi- apparentemente opposti o lontani- è estremamente sottile e di complessa lettura. Il ricordare a volte sfuma ed annulla le distanze spazio/temporali, in altri casi le accentua. Il Nome delle Pietre è la Fotografia, filtrata e virata da una memoria personale, di un intero paese calabrese, Nicastro (ora Lamezia Terme), il luogo nativo e d’ infanzia dell’autore.
Il testo e la mostra accolgono i delicati disegni di Nicola Vescio, anche lui di Nicastro, che con grande sensibilità ha saputo rendere visivamente l’atmosfera del libro.
Il Nome delle Pietre sarà presentato dallo scrittore Mario Quattrucci . Interverrà Francesco Faeta ( docente di antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Messina) e l’artista Gabriele Cerminara che presenterà sue sculture in legno liberamente ispirate al testo.
Sarà presente anche Saveria Sesto , calabrese doc, insegnante, agronoma, pubblicista ed artista, con la sua collezione di “cuori di pietra”, le sue pubblicazioni “La cipolla rossa di Tropea”, “I Mostaccioli di Soriano” e “Questione di zucca”, assistite da una degustazione di vini scelti di Calabria e qualche “lacrima” di soppressata.
I curiosi di questo “microcosmo calabro” potranno proseguire la serata nel Teatro S. Lorenzo di Gabriele Cerminara in via del Verano 39, dove verrà rappresentato lo spettacolo Quinto Potere .Si chiude con la cena extra-comunitaria sul proscenio .
Luis Bunuel
Giuseppe Zupo, avvocato calabrese, ha voluto introdurre il suo testo- dedicato al figlio- con questa citazione, a sottolineare che il suo è un viaggio a ritroso nella memoria nel tentativo, grazie alla scrittura, di stabilire un ponte tra il proprio presente e il proprio passato, tra generazioni e mondi culturalmente
diversi, tra vivi e morti. O semplicemente, come scrive: “valorizzare un sentimento minore: il sentire poetico, quel bisogno che tutti hanno di dare un’accettabile grazia alla brutalità opaca dei fatti” Si scopre, dopo aver letto le sue pagine, che il confine tra questi universi- apparentemente opposti o lontani- è estremamente sottile e di complessa lettura. Il ricordare a volte sfuma ed annulla le distanze spazio/temporali, in altri casi le accentua. Il Nome delle Pietre è la Fotografia, filtrata e virata da una memoria personale, di un intero paese calabrese, Nicastro (ora Lamezia Terme), il luogo nativo e d’ infanzia dell’autore.
Il testo e la mostra accolgono i delicati disegni di Nicola Vescio, anche lui di Nicastro, che con grande sensibilità ha saputo rendere visivamente l’atmosfera del libro.
Il Nome delle Pietre sarà presentato dallo scrittore Mario Quattrucci . Interverrà Francesco Faeta ( docente di antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Messina) e l’artista Gabriele Cerminara che presenterà sue sculture in legno liberamente ispirate al testo.
Sarà presente anche Saveria Sesto , calabrese doc, insegnante, agronoma, pubblicista ed artista, con la sua collezione di “cuori di pietra”, le sue pubblicazioni “La cipolla rossa di Tropea”, “I Mostaccioli di Soriano” e “Questione di zucca”, assistite da una degustazione di vini scelti di Calabria e qualche “lacrima” di soppressata.
I curiosi di questo “microcosmo calabro” potranno proseguire la serata nel Teatro S. Lorenzo di Gabriele Cerminara in via del Verano 39, dove verrà rappresentato lo spettacolo Quinto Potere .Si chiude con la cena extra-comunitaria sul proscenio .
21
febbraio 2004
Nicola Vescio
Dal 21 al 27 febbraio 2004
disegno e grafica
Location
ODRADEK LA LIBRERIA
Roma, Via Dei Banchi Vecchi, 57, (Roma)
Roma, Via Dei Banchi Vecchi, 57, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni con orario continuato dalle 9 alle 20 e la domenica dalle 10 alle 20
Vernissage
21 Febbraio 2004, h. 18.00