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DIA – un’indagine in 26 diapositive
Comunicato stampa
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Per due settimane sulle pagine palermitane del quotidiano La Repubblica è comparsa un'insolita immagine fotografica che giorno per giorno riproduceva un
contesto cittadino diverso (un tratto di Corso Ruggiero Settimo, L'interno di un bar, una stazione ferroviaria, una sala d'aspetto d'ospedale, lo scorcio di un mercato, la sala di un cinema ecc.); su ogni immagine campeggiava una frase ancora più criptica, simile a
quei messaggi pubblicitari che, senza rivelare l'oggetto della promozione, tengono per un certo periodo il pubblico col fiato sospeso, col preciso intento di aumentare la soglia dell'interesse, della curiosità verso il prodotto pubblicizzato.
Quell' immagine però non pubblicizzava nulla, era un'intrusione, un messaggio cosiddetto "
teaser ", come
vengono indicate in gergo le campagne promozionali di cui sopra, ma il "rompicapo" si riferiva a un ben diverso oggetto, anzi, soggetto di ricerca.
Uno dei più "ricercati" da oltre quarant’anni. Proprio lui, il più noto latitante siciliano:
Il capomafia Bernardo Provenzano .
L'operazione, firmata dagli studenti dell'Accademia di Belle Arti Abadir e curata da Ida Parlavecchio e Antonio Miccichè , si pone sulla linea di confine fra arte e cronaca, ricerca e indagine investigativa, comunicazione e pubblicità. La redazione di Repubblica ne ha sostenuto il progetto, diffondendolo attraverso le pagine stampate del quotidiano, raccogliendo per giorni reazioni e commenti, domande e curiosità le più svariate.
Al termine delle due settimane, tutte le opere fotografiche vengono presentate in mostra negli spazi di
AréA contenitoreartecontemporanea a P.zza Rivoluzione, 1 - Palermo
L'esposizione dal titolo, anche quello ambiguo, "DIA" ,
raccoglie 26 diapositive
riprodotte in stampa e alcune proiezioni.
Nulla in queste immagini si lega all'inchiesta sulla "primula rossa", nessun tentativo di ricostruirne il caso, né tantomeno alcuna atmosfera o dettaglio allusivi. Le foto, eludendo ogni carattere oleografico, sono piuttosto una fredda prosaica constatazione di fatto, la risposta senza esito
a una domanda epurata da qualsiasi investimento emotivo: dov'è?
contesto cittadino diverso (un tratto di Corso Ruggiero Settimo, L'interno di un bar, una stazione ferroviaria, una sala d'aspetto d'ospedale, lo scorcio di un mercato, la sala di un cinema ecc.); su ogni immagine campeggiava una frase ancora più criptica, simile a
quei messaggi pubblicitari che, senza rivelare l'oggetto della promozione, tengono per un certo periodo il pubblico col fiato sospeso, col preciso intento di aumentare la soglia dell'interesse, della curiosità verso il prodotto pubblicizzato.
Quell' immagine però non pubblicizzava nulla, era un'intrusione, un messaggio cosiddetto "
teaser ", come
vengono indicate in gergo le campagne promozionali di cui sopra, ma il "rompicapo" si riferiva a un ben diverso oggetto, anzi, soggetto di ricerca.
Uno dei più "ricercati" da oltre quarant’anni. Proprio lui, il più noto latitante siciliano:
Il capomafia Bernardo Provenzano .
L'operazione, firmata dagli studenti dell'Accademia di Belle Arti Abadir e curata da Ida Parlavecchio e Antonio Miccichè , si pone sulla linea di confine fra arte e cronaca, ricerca e indagine investigativa, comunicazione e pubblicità. La redazione di Repubblica ne ha sostenuto il progetto, diffondendolo attraverso le pagine stampate del quotidiano, raccogliendo per giorni reazioni e commenti, domande e curiosità le più svariate.
Al termine delle due settimane, tutte le opere fotografiche vengono presentate in mostra negli spazi di
AréA contenitoreartecontemporanea a P.zza Rivoluzione, 1 - Palermo
L'esposizione dal titolo, anche quello ambiguo, "DIA" ,
raccoglie 26 diapositive
riprodotte in stampa e alcune proiezioni.
Nulla in queste immagini si lega all'inchiesta sulla "primula rossa", nessun tentativo di ricostruirne il caso, né tantomeno alcuna atmosfera o dettaglio allusivi. Le foto, eludendo ogni carattere oleografico, sono piuttosto una fredda prosaica constatazione di fatto, la risposta senza esito
a una domanda epurata da qualsiasi investimento emotivo: dov'è?
16
febbraio 2004
DIA – un’indagine in 26 diapositive
Dal 16 febbraio al 07 marzo 2004
giovane arte
Location
AREA CONTENITOREARTECONTEMPORANEA
Palermo, Piazza Della Rivoluzione, 1, (Palermo)
Palermo, Piazza Della Rivoluzione, 1, (Palermo)
Orario di apertura
dalle ore 19 escluso il lun
Vernissage
15 Febbraio 2004, ore 18:30