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Led it be – Christian Caliandro
Rassegna di dodici giovani videoarstisti pugliesi in altrettanti week-end. La prima monografia, venerdì e sabato, è dedicata a Christian Caliandro. ‘Una questione privata’, saga composta di sette video che raccontano una storia unica, quella di due personaggi (maschile e femminile).
Comunicato stampa
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In Puglia l’uso artistico del video è ormai entrato a far parte del bagaglio delle nuove leve. La sua natura ibrida, all’incrocio tra i linguaggi, rende la telecamera particolarmente gettonata tra gli artisti visivi: uno strumento di espressione pressoché naturale per la generazione dei “figli della TV” e della società-spettacolo. Tanto più che nelle sue nuove declinazioni digitali, si presta ad una facile manipolazione, ad un “fai da te” tecnologico efficace e a basso costo. Un’offerta, insomma, più che appetibile per il DNA eclettico dell’artista pugliese. Tra i più giovani è difficile sfuggire alla tentazione di maneggiare l’handycam, sia pure in parallelo ad altre forme linguistiche.
Diversi sono i terreni di confronto per i 12 autori emergenti proposti in questa ampia selezione di taglio monografico. Molti si cimentano con lo smontaggio critico dei repertori proposti dai massmedia: dal cinema (Christian Caliandro) all’indistiguibile mix di cronaca e fiction (Giuseppe Pinto) e al prelievo da un immaginario cinematografico, ma anche teatrale e musicale, per creare microstorie ambigue (Luigi Presicce). Si avvicinano di più a un’idea di cortometraggio narrativo i lavori di Stefano di Lauro, che decostruisce il mito o recupera la filosofia gnostica. Cosimo Terlizzi si confronta con dedali architettonici e naturali, facce e fisionomie narrative e Davide Pepe si affida ai montaggi interiori dello spettatore per ricostruire le sue storie pluridimensionali.
In altri casi, parodia e provocazione, eccesso e sesso, sono ingredienti che ricorrono anche in chiave di ricerca identitaria (Cristiano De Gaetano, Carlo Schirinzi). Oppure la telecamera è il tramite per un’ indagine sui meccanismi della percezione ( Annamaria Martena). O ancora funziona come specchio, diario che asseconda la costruzione della propria soggettività: è quanto fanno, con esplicita valenza al femminile, soprattutto le artiste donne (Bice Perrini, Lucia Leuci, Natascia Abbattista).
Si tratta di ricerche che trovano corrispondenze e sintonie nelle tendenze più interessanti dell’arte attuale. Ma sono spesso declinate con una particolare dose di leggerezza ed ironia, nel segno di un’ immaginazione prensile, capace di mixare con disinvoltura idee e stili diversi.
Il primo videoartista ospite è Christian Caliandro
Biografia
Nato a Mottola nel ’79, attualmente vive e lavora a Pisa. Ha conseguito la laurea in Lettere Moderne presso l’Università di Pisa, e nel 2002 il diploma di Corso Ordinario in Discipline Storico-artistiche presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Attualmente frequenta il II anno del Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Siena. Collabora con la rivista “Exibart”, dove dal gennaio 2004 coordina anche la rubrica inteoria.
Tra le mostre collettive a cui ha partecipato: la I Biennale dei Giovani Artisti di Pisa (1998) e Affioramenti (1999) a Pisa, la Biennale Adriatica Arti Nuove a San Benedetto del Tronto, The VIDEO Game presso la Galleria Pianissimo di Milano e DelirIo nel Castello Svevo di Trani (2003).
È sempre stato interessato ai concetti di dualità e schizofrenia, all’idea di montare frammenti eterogenei. I suoi video – storie create a partire da materiale cinematografico acquisito - sono sistemi illusori e ‘semiautonomi’: i pezzi preesistenti acquistano nuovo senso attraverso il loro accostamento.
Caliandro presenterà nella videodrome di Mavù
‘Una questione privata’, saga composta di sette video che raccontano una storia unica, quella di due personaggi (maschile e femminile).
“RIDONDANTE E SOLIPSISTICO” (2003) – Durata: 3min23sec.
Il video, suddiviso in tre sezioni, consiste in un dialogo (campo-controcampo) tra personaggi appartenenti a film diversi, ottenuto utilizzando e rimontando le scene e le battute originali.
Nella prima parte, una bambina del Villaggio dei Dannati parla con Michael Corleone nel Padrino Parte II della crudeltà della vita e della selezione naturale. Nella seconda, la ragazza sulla spiaggia de La Dolce Vita cerca inutilmente di convincere Derek di American History X a seguirla e ad abbandonare la sua malinconia. Nella terza parte, infine, Tyler Durden (Brad Pitt in Fight Club) e Louis Cypher (Robert De Niro in Angel Heart) analizzano la loro condizione e il loro ruolo: sono, in realtà, la stessa persona.
La musica (Georges Delerue, Théme de Camille) è la colonna sonora di Le mépris di Jean-Luc Godard.
“PLANETARIUM” (2003) – Durata: 6min8sec.
Il video mette in scena una visione dolcemente apocalittica. Il concetto-guida, il “Planetarium”, suggerisce che esplorazione dell’universo e della personalità in ultima analisi coincidano. I personaggi (Jim Stark di Gioventù bruciata, Cole del Sesto Senso e Bowman di 2001) sono in fondo tre freak che stanno compiendo, in modi diversi, un doloroso ma straordinario percorso di formazione e di conoscenza.
I film usati sono: Gioventù bruciata (N. Ray, 1955), 2001: odissea nello spazio (S. Kubrick, 1968), Dark Star (J. Carpenter, 1974), Terremoto (M. Robson, 1975), Il sesto senso (M. Night Shyamalan, 1998).
“DOPPIO SOGNO”
Trinity di Matrix, dopo essere morta, incontra una versione di se stessa meno disincantata e la allena ad affrontare le difficoltà della vita: Dorothy del Mago di Oz. Sono entrambe donne-streghe, in contatto con forze ancestrali, che vivono in due mondi e combattono un nemico pericoloso: esse compiono lo stesso percorso di formazione di Planetarium, da un punto di vista diverso (attivo invece che contemplativo).
Colonna sonora: Elbow, Switching off.
“COLTIVO LE MIE SCORIE”
Robert De Niro – Jack Travis in Taxi Driver, dopo aver visto al cinema una versione più vecchia e più di successo di se stesso coronare il suo sogno d’amore (Sam “Asso” Rothstein in Casinò), cerca di convincere Elizabeth Shue in Via da Las Vegas ad andare via con lui, ma lei è troppo presa da una versione più preoccupante di Jack stesso. La storia finisce con un nuovo abbandono, e Jack torna al cinema per vedere anche il suo sogno futuro e cinematografico naufragare miseramente. Con un’inserto da L’avventura di Antonioni. Colonna sonora: Autechre, Surripere.
* * *
L’opera (ancora provvisoria, forse costituzionalmente provvisoria) è una storia d’amore che coincide con una storia di guerra.
Opera “da camera”: ha a che fare con la cameretta adolescenziale. Concezione solitaria: materiali di partenza poveri e reperibili ovunque.
Il video deve essere strapieno, straripante, elegante ma cortocircuitato. Sovraccarico.
Sebbene le nuove ‘conversazioni’ funzionino indipendentemente dal contesto di provenienza, l’opera fa leva anche sul riconoscimento degli attori-icone, dei personaggi e delle situazioni narrative in cui essi erano calati prima del loro prelievo e riposizionamento. Si tratta di un intervento sul cinema inteso sia come linguaggio regolato (costruzione, finzione) sia come metafora del mondo, che si richiama da una parte agli anni Sessanta (Guy Debord) e dall’altra alla ricerca di artisti come Douglas Gordon e il primo Doug Aitken.
Calendario della rassegna ‘Led it be’
Febbraio 13 e 14 Christian Caliandro
20 e 21 Cosimo Terlizzi
27 e 28 Carlo Michele Schirinzi
Marzo 5 e 6 Stefano Di Lauro
12 e 13 Natascia Abbattista
19 e 20 Lucia Leuci
26 e 27 Bice Perrini
Aprile 2 e 3 Davide Pepe
16 e 17 Cristiano De Gaetano
23 e 24 Giuseppe Pinto
29 e 30 Anna Maria Martena
7 e 8 Luigi Presicce
14 e 15 ANTOLOGICA
Diversi sono i terreni di confronto per i 12 autori emergenti proposti in questa ampia selezione di taglio monografico. Molti si cimentano con lo smontaggio critico dei repertori proposti dai massmedia: dal cinema (Christian Caliandro) all’indistiguibile mix di cronaca e fiction (Giuseppe Pinto) e al prelievo da un immaginario cinematografico, ma anche teatrale e musicale, per creare microstorie ambigue (Luigi Presicce). Si avvicinano di più a un’idea di cortometraggio narrativo i lavori di Stefano di Lauro, che decostruisce il mito o recupera la filosofia gnostica. Cosimo Terlizzi si confronta con dedali architettonici e naturali, facce e fisionomie narrative e Davide Pepe si affida ai montaggi interiori dello spettatore per ricostruire le sue storie pluridimensionali.
In altri casi, parodia e provocazione, eccesso e sesso, sono ingredienti che ricorrono anche in chiave di ricerca identitaria (Cristiano De Gaetano, Carlo Schirinzi). Oppure la telecamera è il tramite per un’ indagine sui meccanismi della percezione ( Annamaria Martena). O ancora funziona come specchio, diario che asseconda la costruzione della propria soggettività: è quanto fanno, con esplicita valenza al femminile, soprattutto le artiste donne (Bice Perrini, Lucia Leuci, Natascia Abbattista).
Si tratta di ricerche che trovano corrispondenze e sintonie nelle tendenze più interessanti dell’arte attuale. Ma sono spesso declinate con una particolare dose di leggerezza ed ironia, nel segno di un’ immaginazione prensile, capace di mixare con disinvoltura idee e stili diversi.
Il primo videoartista ospite è Christian Caliandro
Biografia
Nato a Mottola nel ’79, attualmente vive e lavora a Pisa. Ha conseguito la laurea in Lettere Moderne presso l’Università di Pisa, e nel 2002 il diploma di Corso Ordinario in Discipline Storico-artistiche presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Attualmente frequenta il II anno del Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Siena. Collabora con la rivista “Exibart”, dove dal gennaio 2004 coordina anche la rubrica inteoria.
Tra le mostre collettive a cui ha partecipato: la I Biennale dei Giovani Artisti di Pisa (1998) e Affioramenti (1999) a Pisa, la Biennale Adriatica Arti Nuove a San Benedetto del Tronto, The VIDEO Game presso la Galleria Pianissimo di Milano e DelirIo nel Castello Svevo di Trani (2003).
È sempre stato interessato ai concetti di dualità e schizofrenia, all’idea di montare frammenti eterogenei. I suoi video – storie create a partire da materiale cinematografico acquisito - sono sistemi illusori e ‘semiautonomi’: i pezzi preesistenti acquistano nuovo senso attraverso il loro accostamento.
Caliandro presenterà nella videodrome di Mavù
‘Una questione privata’, saga composta di sette video che raccontano una storia unica, quella di due personaggi (maschile e femminile).
“RIDONDANTE E SOLIPSISTICO” (2003) – Durata: 3min23sec.
Il video, suddiviso in tre sezioni, consiste in un dialogo (campo-controcampo) tra personaggi appartenenti a film diversi, ottenuto utilizzando e rimontando le scene e le battute originali.
Nella prima parte, una bambina del Villaggio dei Dannati parla con Michael Corleone nel Padrino Parte II della crudeltà della vita e della selezione naturale. Nella seconda, la ragazza sulla spiaggia de La Dolce Vita cerca inutilmente di convincere Derek di American History X a seguirla e ad abbandonare la sua malinconia. Nella terza parte, infine, Tyler Durden (Brad Pitt in Fight Club) e Louis Cypher (Robert De Niro in Angel Heart) analizzano la loro condizione e il loro ruolo: sono, in realtà, la stessa persona.
La musica (Georges Delerue, Théme de Camille) è la colonna sonora di Le mépris di Jean-Luc Godard.
“PLANETARIUM” (2003) – Durata: 6min8sec.
Il video mette in scena una visione dolcemente apocalittica. Il concetto-guida, il “Planetarium”, suggerisce che esplorazione dell’universo e della personalità in ultima analisi coincidano. I personaggi (Jim Stark di Gioventù bruciata, Cole del Sesto Senso e Bowman di 2001) sono in fondo tre freak che stanno compiendo, in modi diversi, un doloroso ma straordinario percorso di formazione e di conoscenza.
I film usati sono: Gioventù bruciata (N. Ray, 1955), 2001: odissea nello spazio (S. Kubrick, 1968), Dark Star (J. Carpenter, 1974), Terremoto (M. Robson, 1975), Il sesto senso (M. Night Shyamalan, 1998).
“DOPPIO SOGNO”
Trinity di Matrix, dopo essere morta, incontra una versione di se stessa meno disincantata e la allena ad affrontare le difficoltà della vita: Dorothy del Mago di Oz. Sono entrambe donne-streghe, in contatto con forze ancestrali, che vivono in due mondi e combattono un nemico pericoloso: esse compiono lo stesso percorso di formazione di Planetarium, da un punto di vista diverso (attivo invece che contemplativo).
Colonna sonora: Elbow, Switching off.
“COLTIVO LE MIE SCORIE”
Robert De Niro – Jack Travis in Taxi Driver, dopo aver visto al cinema una versione più vecchia e più di successo di se stesso coronare il suo sogno d’amore (Sam “Asso” Rothstein in Casinò), cerca di convincere Elizabeth Shue in Via da Las Vegas ad andare via con lui, ma lei è troppo presa da una versione più preoccupante di Jack stesso. La storia finisce con un nuovo abbandono, e Jack torna al cinema per vedere anche il suo sogno futuro e cinematografico naufragare miseramente. Con un’inserto da L’avventura di Antonioni. Colonna sonora: Autechre, Surripere.
* * *
L’opera (ancora provvisoria, forse costituzionalmente provvisoria) è una storia d’amore che coincide con una storia di guerra.
Opera “da camera”: ha a che fare con la cameretta adolescenziale. Concezione solitaria: materiali di partenza poveri e reperibili ovunque.
Il video deve essere strapieno, straripante, elegante ma cortocircuitato. Sovraccarico.
Sebbene le nuove ‘conversazioni’ funzionino indipendentemente dal contesto di provenienza, l’opera fa leva anche sul riconoscimento degli attori-icone, dei personaggi e delle situazioni narrative in cui essi erano calati prima del loro prelievo e riposizionamento. Si tratta di un intervento sul cinema inteso sia come linguaggio regolato (costruzione, finzione) sia come metafora del mondo, che si richiama da una parte agli anni Sessanta (Guy Debord) e dall’altra alla ricerca di artisti come Douglas Gordon e il primo Doug Aitken.
Calendario della rassegna ‘Led it be’
Febbraio 13 e 14 Christian Caliandro
20 e 21 Cosimo Terlizzi
27 e 28 Carlo Michele Schirinzi
Marzo 5 e 6 Stefano Di Lauro
12 e 13 Natascia Abbattista
19 e 20 Lucia Leuci
26 e 27 Bice Perrini
Aprile 2 e 3 Davide Pepe
16 e 17 Cristiano De Gaetano
23 e 24 Giuseppe Pinto
29 e 30 Anna Maria Martena
7 e 8 Luigi Presicce
14 e 15 ANTOLOGICA
13
febbraio 2004
Led it be – Christian Caliandro
Dal 13 al 14 febbraio 2004
Location
MAVU’
Locorotondo, Strada Provinciale Da Locorotondo Verso Cisternino, (Bari)
Locorotondo, Strada Provinciale Da Locorotondo Verso Cisternino, (Bari)