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Joseph Beuys – Disegni, Oggetti, Stampe. 1948-1985
Dopo la mostra del Viaggio dell’uomo immobile, il Museo d’arte contemporanea di Villa Croce prosegue la sua attività con un’altra esposizione di respiro internazionale rendendo omaggio a Joseph Beuys, una delle personalità più complesse e interessanti della storia dell’arte della seconda metà del Novecento.
Comunicato stampa
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La sua arte fonde in maniera totale la sua esistenza con il suo essere artista. La sua opera quindi travalica l’ambito strettamente artistico, per toccare questioni di ordine sociale o antropologico: Beuys ha posto l’uomo e la sua energia creativa al centro della sua ricerca artistica; ciò lo ha portato ad occuparsi di politica, economia, agricoltura, ecologia e tutti quei problemi che coinvolgono quotidianamente l’individuo.
L’artista tedesco teorizza la Soziale Plastik, che consiste nella relazione tra la libertà dell’uomo, la sua creatività e la capacità attraverso essa di valorizzare ogni atto quotidiano, promuovendolo ad atto artistico.
L’opera di Beuys è principalmente conosciuta per le sue Aktionen (Azioni), complesse operazioni comportamentali che l’artista mette in atto dalla metà degli anni Sessanta, e per le sue numerose esposizioni e partecipazioni a diverse edizioni di “Documenta” (Kassel).
Questa mostra, realizzata in collaborazione con il Goethe Institut, e curata da Götz Adriani (direttore della Kunsthalle di Tübingen, uno dei più prestigiosi e importanti punti di riferimento in Germania per l’arte moderna, nonché docente presso l’Accademia Statale di Arti Figurative di Karlsruhe) presenta l’opera dell’artista realizzata nell’arco di quasi quarant’anni (dal 1948 al 1985), concentrandosi soprattutto sulla sua attività grafica: sono esposti 72 disegni, oltre a 17 oggetti-allestimenti e 19 stampe (per lo più litografie).
I disegni occupano l’attenzione dell’artista soprattutto durante la sua prima produzione (anni Quaranta e Cinquanta), ma in seguito questo mezzo accompagnerà tutta la produzione artistica di Beuys. Inizialmente queste opere sono schizzi di paesaggi e di figure umane, più tardi diventano espressione delle sue riflessioni socio-politiche; i suoi vasti interessi (scienze naturali, filosofia, religione ecc.) vengono elaborati nei suoi disegni mediante l’uso della metafora. Prevalentemente composti a matita, da tratti evanescenti; con un uso del colore come sostanza plastica più che rappresentativa.
Tra i soggetti trattati vi sono spesso vedute (scene visuali del Mar Baltico con le sue formazioni rocciose di cristalli e ghiacci, le spiagge infinite e le steppe della Russia del sud), o la rappresentazione di animali: spronato dal suo maestro Ewald Mataré, Beuys sperimenta la raffigurazione degli archetipi animali (simboli della natura primordiale, non ancora contaminata dalla civiltà industriale); tra i motivi ricorrenti vi sono la lepre, il cervo, l’alce, la pecora, il cigno e l’ape, interpretati in modo personale.
Nelle sue installazioni Beuys utilizza materiali poveri, inerti, che spesso indicano metaforicamente calore (feltro, grasso, legno, cera, acciaio, piombo, rame, juta, zinco), oltre ad oggetti di uso comune (come ferri da stiro, bottiglie di vetro, piatti, scatole, torce elettriche, telefoni, motori ecc.), materiali e oggetti che hanno una energia insita e un valore simbolico autobiografico, valori che l’artista sprigiona attraverso nuove relazioni e loro modificazioni.
L’artista tedesco teorizza la Soziale Plastik, che consiste nella relazione tra la libertà dell’uomo, la sua creatività e la capacità attraverso essa di valorizzare ogni atto quotidiano, promuovendolo ad atto artistico.
L’opera di Beuys è principalmente conosciuta per le sue Aktionen (Azioni), complesse operazioni comportamentali che l’artista mette in atto dalla metà degli anni Sessanta, e per le sue numerose esposizioni e partecipazioni a diverse edizioni di “Documenta” (Kassel).
Questa mostra, realizzata in collaborazione con il Goethe Institut, e curata da Götz Adriani (direttore della Kunsthalle di Tübingen, uno dei più prestigiosi e importanti punti di riferimento in Germania per l’arte moderna, nonché docente presso l’Accademia Statale di Arti Figurative di Karlsruhe) presenta l’opera dell’artista realizzata nell’arco di quasi quarant’anni (dal 1948 al 1985), concentrandosi soprattutto sulla sua attività grafica: sono esposti 72 disegni, oltre a 17 oggetti-allestimenti e 19 stampe (per lo più litografie).
I disegni occupano l’attenzione dell’artista soprattutto durante la sua prima produzione (anni Quaranta e Cinquanta), ma in seguito questo mezzo accompagnerà tutta la produzione artistica di Beuys. Inizialmente queste opere sono schizzi di paesaggi e di figure umane, più tardi diventano espressione delle sue riflessioni socio-politiche; i suoi vasti interessi (scienze naturali, filosofia, religione ecc.) vengono elaborati nei suoi disegni mediante l’uso della metafora. Prevalentemente composti a matita, da tratti evanescenti; con un uso del colore come sostanza plastica più che rappresentativa.
Tra i soggetti trattati vi sono spesso vedute (scene visuali del Mar Baltico con le sue formazioni rocciose di cristalli e ghiacci, le spiagge infinite e le steppe della Russia del sud), o la rappresentazione di animali: spronato dal suo maestro Ewald Mataré, Beuys sperimenta la raffigurazione degli archetipi animali (simboli della natura primordiale, non ancora contaminata dalla civiltà industriale); tra i motivi ricorrenti vi sono la lepre, il cervo, l’alce, la pecora, il cigno e l’ape, interpretati in modo personale.
Nelle sue installazioni Beuys utilizza materiali poveri, inerti, che spesso indicano metaforicamente calore (feltro, grasso, legno, cera, acciaio, piombo, rame, juta, zinco), oltre ad oggetti di uso comune (come ferri da stiro, bottiglie di vetro, piatti, scatole, torce elettriche, telefoni, motori ecc.), materiali e oggetti che hanno una energia insita e un valore simbolico autobiografico, valori che l’artista sprigiona attraverso nuove relazioni e loro modificazioni.
04
marzo 2004
Joseph Beuys – Disegni, Oggetti, Stampe. 1948-1985
Dal 04 marzo al 04 aprile 2004
arte contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA VILLA CROCE
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Biglietti
biglietto intero: € 5
biglietto ridotto: € 3
Orario di apertura
martedì-venerdì: 9-19. Sabato e domenica: 10-19
Vernissage
4 Marzo 2004, ore 18